Laced - Capitolo 30 (Nessuna Inibizione)

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"Mi sento strana." Dissi ridacchiando incrontrollabilmente, gettando la testa all'indietro.

"Abigail, hai bevuto solo due bicchieri." Disse Zayn, con un sorriso che minacciava di formarsi sulle sue labbra.

Ritornai in me stessa un attimo, alzando il bicchiere verso di lui. "Ancora." Comandai.

"Non pensi di averne bevuto abbastanza?"

Scossi la testa furiosamente. "No. Ancora!"

Sospirò, prendendo la costosa bottiglia di vino e versandomene un altro po' nel bicchiere. Mentre mi portavo il bicchiere alle labbra, rabbrividii.

"Hai freddo?"

Dopo aver cucinato il nostro pranzo speciale, il Signor Zayn mi aveva portata di sopra per rilassarmi un po' con lui nell'enorme piscina che c'era sul suo piano, dove la corta giornata invernale era passata velocemente, ed ora stavamo guardando il tramonto davanti a noi. Quando il cielo cominciò ad oscurarsi, la temperatura calò, e non riuscii a trattenermi dall'alzare le ginocchia al petto e stringerle con le braccia a me sulla sedia in cui ero seduta.

"Un po'." Ammisi con onestà.

"Vieni qui."

Lo guardai, aggrottando le sopracciglia. "Cosa?"

"Ho detto, vieni qui." Ripeté, facendomi cenno di andare verso di lui. Esitai, ma poi mi alzai un po' traballante, inebetita dall'alcool. Feci due passi verso la sedia di Zayn, e lo guardai dall'alto.

Le sue mani mi presero per i fianchi, tirandomi verso di lui. Si spostò così che fossi seduta in mezzo alle sue gambe, con la schiena contro il suo petto, e le sue braccia che mi circondavano mentre guardavamo il paesaggio davanti a noi.

Lentamente mi rilassai, godendomi la comodità e il calore che mi offriva il suo corpo. Chiusi gli occhi, facendo un respiro profondo e portandomi di nuovo il bicchiere alle labbra.

Restammo seduti e circondati da un confortante silenzio, con le sue dita che disegnavano ghirigori sulla mia pancia mentre osservava il cielo oscurarsi sempre di più. Nel tempo in cui ci mise a diventare completamente scuro, avevo bevuto altri bicchieri del delizioso vino - perdendo il conto di quanti fossero in totale.

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POV di Zayn

"Hai un buon odore." Borbottò.

"Cosa?"

"Hai un profumo...buono. Come i conigli...e la Nutella."

"Cosa?" Mi spostai, spaventato.

"Sei il mio Uomo Nutella! L'Uomo Nutella! Ed io sono la Ragazza Burro di Arachidi! O forse burro di mandorle? Il burro di mandorle è più buono! Ti metterò in una fetta di tost perché sei delizioso e-"

"Abigail, stai bene?" Ridacchiai, interrompendola. Un'Abigail ubriaca era un'Abigail divertente.

Fece un cipiglio, sembrando spaventata. "Sto bene? C'è qualcosa che non va? Cos'è successo? Sto bene?" Parlò, e riuscii a sentire l'isteria espandersi nelle sue parole.

"Abigail..."

"Oh mio dio, le mie mani!" Urlò. Guardai le sue mani, che a me sembravano perfettamente normali, tranne per il fatto che erano un po' fredde. Perché diavolo si stava preoccupando?

"Perché non ho più le mani?" Sbatté gli occhi, cercandosi le mani.

Scoppiai a ridere. "Abby, sei ubriaca."

Laced (Italian Translation)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant