La Sala delle Profezie

1.8K 114 55
                                    

Percy

"Certo che vi aiuto," sussurrò Luna. Eravamo fuori dalla sala comune di Corvonero (Annabeth era entrata e l'aveva presa). "Vado a prendere il resto dell'ES."

"No, non ci serve nessun'altro," sussurrai.

"Beh, se volete il mio aiuto, Ginny e Neville devono venire."

"Va bene," disse Harry. Stava diventando impaziente. "Jason, Piper, andate a prendere Neville e Ginny. Ci vediamo nella foresta."

Jason e Piper annuirono e andarono via.

-------------------------------------------------------------------------------

Quindici minuti dopo, Harry aveva iniziato a giocherellare con le mani e la bacchetta.

"Dobbiamo andare!" Stava urlando.

"Eccoli!" Disse Hermione. Jason, Piper, Neville e Ginny stavano correndo giù dalla collina verso di noi.

"Okay, bene. Andiamo. È ora di andare. Ricordatemi come ci aiuterà Luna?!" Mi urlò Harry.

"Calmati, Harry! Forza, gente, seguite Luna." Mi girai verso Luna. "Dove sono i Thestral?" Lei sorrise e corse nella foresta. La seguimmo nell'oscurità, le bacchette dei maghi illuminarono la strada.

-------------------------------------------------------------------------------

Dopo aver volato al ministero, (i Thestral furono difficili da convincere, ma accettarono dopo che gli offrii delle ciambelle) Harry ci mostrò la strada verso il Dipartimento dei Misteri. Il corridoio era strano, con un goccio di inquietante. Era un corridoio lungo e dritto con un'enorme porta alla fine.

"È questo," disse Harry indicando la porta.

"Allora cosa stiamo aspettando?" Chiese Ginny. I maghi si affrettarono lungo il corridoio.

"Ho una brutta sensazione," dissi a nessuno in particolare.

"Anche io," concordò Annabeth. "Ma dobbiamo proteggere lo stesso Harry. È la nostra missione e qualcosa mi dice che siamo arrivati vicini alla fine." Ci affrettammo a raggiungere Hermione, che aprì la porta; il cigolio contribuì all'atmosfera inquietate. Una folata di aria calda ci colpì, il silenzio mi risuonò nelle orecchie. Nella stanza sembravano esserci enormi scaffali, una volta che i miei occhi si furono abituati all'oscurità.

"Lumos," dissero in unisono i maghi. Cercai la mia bacchetta nella tasca della giacca. Ripetei l'incantesimo e la punta della bacchetta si illuminò. Nove bacchette (Nico aveva dimenticato la sua nel dormitorio) illuminarono la stanza. Degli scaffali riempivano la stanza, dei corridoi conducevano verso altra oscurità. Sugli scaffali sembravano esserci delle sfere di cristallo, ognuna offuscata da una diversa sfumatura di grigio. Mi sembrò di vederne una blu, ma poteva essere stato un effetto della luce della bacchetta. Guidai gli altri nella stanza. Nel passare ogni sfera, sentii dei sussurri, ognuno con una voce diversa. Quando ebbimo superato tutti la porta, si richiuse con un cigolio. Non eravamo andati molto avanti, quando mi bloccai di colpo.

Sentii la voce di Rachel.

"Attento alla terra figlio della saetta

Dei giganti i sette sveglieranno la vendetta

Fucina e colomba la gabbia spezzeranno

E con la furia di Era la morte scateneranno"

"Cosa?!" Sussurrò Jason. L'aveva sentita anche lui. Ora che stavo ascoltando, non era l'unica profezia a sembrare familiare.

"Della saggezza la figlia da sola camminerà

Il Marchio di Atena Roma brucerà

Il respiro dell'angelo che ha la chiave dell'eterna morte

Babysitter a Hogwarts {Libro 1} [Traduzione di Babysitting Hogwarts]Where stories live. Discover now