Thestral

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Harry

La sera era annebbiata. Mi ricordavo la punizione e poi la mia memoria sembrava indecisa su cosa fosse realmente successo. Ricordavo però che in qualche modo il padre di Percy si era materializzato fuori dalla sala comune. Percy aveva detto che non era stata materializzazione. Allora cosa era stato? Non riuscivo ad accettare il fatto che la mia memoria non funzionasse. Di solito andava bene, ma questa volta niente aveva senso. Era come se ci fosse stato un buco e qualcuno lo avesse riempito qualcosa ma non avesse funzionato. Decisi di uscire nella foresta mentre gli altri restarono nella sala comune a studiare per i G.U.F.O. Gli studenti dello scambio non sembravano particolarmente interessati al passare o meno, cosa che infastidiva Hermione. Tutto ciò che facevano era stare seduti in un angolo a parlare nella loro lingua speciale.

La foresta era bellissima a quell'ora. Faceva abbastanza freddo, perché si stava avvicinando l'inverno. Vidi uno dei cavalli che tiravano le carrozze e decisi di seguirlo. Trovai una mandria in uno spiazzo della foresta. Luna Lovegood era lì, a piedi scalzi, e sembrava dare da mangiare ai cavalli. Mi avvicinai a lei.

"I tuoi piedi. Non sono freddi?"

Si girò. "Un pochino. Non mi dispiace."

"Senti, Luna, la prima sera hai detto che puoi vedere i cavalli solo se hai visto la morte. È vero?"

"Sì. Sono molto speciali. Si chiamano Thestral. Non piacciono a molte persone perché, ecco..."

"Sono diversi." Finii. Luna annuì. I Thestral erano diversi. Erano scheletrici e marroni, non la sfumatura tipica dei cavalli.

"Mi piaci molto, ma no. Non ho delle ciambelle." Luna e io ci girammo per vedere Percy che rideva mentre un cucciolo di Thestral dava dei colpetti alla sua divisa. "Basta! Shh! Ci stanno guardando." Guardò verso di noi e fece il suo solito sorriso impertinente. "A quanto pare pensano che se ai pegasi piacciono le ciambelle dovrebbero provarle anche loro. Io, però, non ne ho. E un cucciolo di cavallo arrabbiato non è qualcosa che volete."

Aggrottai le sopracciglia.

"Puoi parlare con loro." Disse Luna. Esattamente quello che stavo pensando io.

Percy guardò il terreno imbarazzato. "Un semplice incantesimo." Mormorò e improvvisamente trovò qualcosa di interessante per terra. Alzò la testa di colpo e fissò dietro di me. "Io non ho perso il tocco!" Mi girai per vedere il Thestral a cui Luna stava dando da mangiare prima. Non ne ero certo, ma mi sembrava di vederlo sorridere. Guardai di nuovo Percy che aveva incrociato le braccia. "Attento a come parli. Blackjack è un grande compagno e non ti permetto di insultarlo... Hmph." C'era sicuramente dell'elettricità tra i due, il cavallo sembra stare provocando Percy. Decisi di cambiare argomento.

"Percy, perché sei qui fuori?"

"Beh, Will ha detto che dovrei tenerti d'occhio visto che sembravi un po' imbronciato quando hai lasciato la sala comune. Poi ho visto il Thestral e- non ho intenzione di chiamarti Signore del Cielo, quel titolo è già preso e sinceramente non voglio metterlo di cattivo umore. Zitto, non ho paura di lui. No."

Sospirai. Percy e il Thestral stavano litigando come fratelli. Anche se riuscivo a sentire un solo lato della conversazione, decisi di fare qualcosa. Mi girai verso il Thestral.

"Scusa, potresti smettere di discutere con Percy? Credo si stia agitando un bel po' e-"

"Basta." Percy marciò verso di lui e avrebbe realmente fatto qualcosa se Luna non si fosse messa in mezzo per difenderlo.

"Ti prego, ignora il Thestral. Non ha cattive intenzioni. Percy, l'incantesimo svanirà presto e non dovrai più ascoltarlo."

"Va bene. Come stavo dicendo prima di essere maleducatamente interrotto, ti ho seguito, Harry, perché hai l'abitudine di attirare attenzioni indesiderate e la Foresta Proibita non è esattamente il posto per andare in giro neanche di giorno. Dai, andiamo via."

Rimasi dove ero.

"Non ho bisogno di un babysitter, grazie tante. Ora, tu puoi tornare nella sala comune e parlare con i tuoi amici e magari anche lasciare la scuola se siete qui solo per controllare me."

"Harry, per favore, non renderci le cose difficili. Stiamo solo cercando di aiutare. Sarà molto più facile quando saremo nell'Ordine, magari allora ti fiderai di più di noi."

"Cosa?!" Stavo praticamente fumando. "Silente fa entrare voi nell'Ordine?!"

"Sì. Ce lo ha detto questa mattina. Ha mandato una lettera È di questo che stavamo parlando."

"Ma-ma voi siete Mangiamorte!" Urlai.

Luna mi guardò. "Harry, non penso proprio che lo siano. Sono davvero brave persone. Will Solace mi ha perfino prestato il suo inchiostro anche se sapeva che la Umbridge gli avrebbe urlato contro per non aver portato gli strumenti giusti a lezione."

Indicai Percy con la bacchetta. "Luna, ha il marchio oscuro. Credo sia una prova sufficiente. Expelliarmus!" La luce uscì dalla mia mano e colpì Percy nel petto. La sua bacchetta volò verso di me insieme a una penna. "Ma che diavolo?" Dissi prendendo la penna.

Stavo per togliere il tappo, quando Percy urlò "Non farlo" e un piccolo cavallo mi colpì all'inguine. Lasciate che ve lo dica, non è piacevole. Feci cadere la penna e Percy allungò la mano. Volò di nuovo nella sua mano e se la infilò in tasca.

"Toccala di nuovo e mi assicurerò che non sia un cucciolo a colpirti." Si girò per trovare Nico e Thalia che ridevano a crepa pelle. "Andiamo Nico, torniamo al castello." Percy mise una mano sulla spalla di Nico e Thalia gli prese un braccio. Nico non sembrò felice del contatto umano, ma sembrò ignorarlo.

Poi, scomparvero.

Babysitter a Hogwarts {Libro 1} [Traduzione di Babysitting Hogwarts]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora