Speciale AlexJet.

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"Buongiorno."

Jet sussurrò in modo dolce, affondando il viso nel petto nudo di suo marito. Era stanco, voleva continuare a dormire e non alzarsi dal letto per i giorni restanti.

Faceva freddo quel giorno, lui era particolarmente freddoloso e il corpo caldo di Alex lo stava implorando di restare lì, con lui. Sarebbe dovuto andare a lavoro, ma non aveva molto da fare quel giorno, quindi avrebbe potuto chiedere a Chris un giorno libero. Il bello di avere un amico come capo.

"Buongiorno a te."

La voce assonnata di Alex risuonò nel suo orecchio, facendolo rabbrividire leggermente. A distanze di anni ancora non si abituava alla bellissima voce che aveva da appena sveglio.
O meglio, che aveva sempre.

Jet fece un piccolo sbadiglio, stringendosi di più a lui. Iniziò ad accarezzare lentamente la sua pelle con le dita, respirando a pieni polmoni il profumo dell'altro mischiato al suo. Quando faceva freddo amava restare a letto, tra le braccia dell'altro, con una buona colazione.

Alex in quegli anni, stando con lui, aveva imparato a cucinare e spesso gli portava la colazione a letto, rendendolo incredibilmente felice. Per lui il cibo restava sempre tra le cose più importanti.

Doveva ammettere che prima del matrimonio aveva paura che la sua vita diventasse monotona. Forse troppo influenzato da film o da persone che raccontavano la loro storia, ma era felice che tra loro non fosse diminuito niente.
C'erano sempre momenti dedicati completamente a loro e altri, com'è giusto che sia, dedicati ai loro figli. Avevano un bellissimo equilibrio.

Si poteva notare anche da piccoli gesti come la colazione. Magari qualcuno l'avrebbe trovato stupido, ma secondo loro era importante dedicarsi anche quelle piccole attenzioni.

"Come stai?"

La voce di Alex richiamò la sua attenzione, facendolo uscire dai suoi pensieri.
Alzò semplicemente le spalle confermando che stesse bene, guardandolo subito dopo.

"Tu piuttosto, tutto bene?"

Alex annuì leggermente, non volendo aggiungere altro. Jet, a causa della partenza di Chris, era rimasto a lavoro più del dovuto e in quei giorni aveva avuto poco tempo per la sua famiglia, ma ora che era tornato aveva finalmente più tempo per loro.
E, inutile dire, che ne avevano approfittato immediatamente per stare insieme ai bambini e poi, da soli, nella propria camera.
Alex ancora non si abituava al cambio che facevano di tanto in tanto, ma non gli dispiaceva, anche se non l'avrebbe mai ammesso.

E, nonostante gli anni insieme, non si stancavano mai della presenza dell'altro. In nessun ambito.

Certe abitudini non morivano mai.

Jet stava per chiedergli nuovamente come stesse, giusto per infastidirlo un po' e per sapere se realmente non aveva dolore, ma non fece in tempo ad aprire bocca che la porta si spalancò, facendo entrare in camera due bambini. Uno, il più grande, più calmo e uno, il più piccolo, più agitato.

I due adulti sorrisero, sedendosi mentre i due bambini salivano sul letto, avvicinandosi a loro. Avevano già fatto la doccia la sera prima, indossando anche dei pantaloni di tuta, per cui non avevano problemi nell'accoglierli.

"Io ho fame."

Shirym poggiò il mento sul petto di Jet, sporgendo in modo dolce il labbro inferiore e guardandolo con i suoi occhioni marroni.
Si vedeva lontano un miglio il loro essere padre e figlio, lo stava educando a sua immagine e somiglianza.

Yang si avvicinò ad Alex, infilandosi tra le sue braccia, e chiudendo gli occhi. L'unica cosa che voleva fare lui era dormire e amava farlo tra le braccia di suo padre. Era comodo e si sentiva incredibilmente protetto.

But i still want you حيث تعيش القصص. اكتشف الآن