Capitolo 27.

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"Patatine classiche o piccanti?"

Artym alzò due buste di patatine, piazzandole avanti al viso dei due amici.

Jet e Alex alzarono lo sguardo sugli snacks, ispezionandoli con attenzione. Forse troppa per delle semplici patatine.

"Piccanti."

Dissero quella parola allo stesso tempo mentre il più alto prendeva la busta, sedendosi sul divano accanto al ragazzo.

Artym alzò le spalle sedendosi lontano da loro, così da allungare le gambe su quelle di Jet. Finché patatine a lui andava bene tutto.

Erano arrivati a casa di Jet un paio di ore prima, Artym e Alex si eramo subito buttati sul suo cane, accarezzandolo. Amavano quel piccolo husky, era meraviglioso.

Avevano discusso un po' su cosa fare, optando poi per un semplice film. Avevano ordinato della pizza, prendendo poi bevande e patatine. Si trattavano bene.

Ci avevano messo un po' per decidere cosa vedere, scegliendo poi un semplice film internazionale basato sul natale. Decisione assolutamente non condizionata da Artym.

Avevano aspettato pazientemente le pizze e una volta arrivata si stessero sul divano con le patatine, avviando il film. Era passato tempo dall'ultima serata dedicata a loro e a tutti e tre mancava.

Era una loro tradizione ormai, dovevano rispettarla.

"Stavo pensando, i tuoi sanno della tua relazione con Alex?"

Artym si girò verso i due amici, richiamando la loro attenzione. Effettivamente Jet era stato presentato come ragazzo, ma Alex no e si chiese se non fosse successo per mancanza di tempo o altro.

"Lo sanno, ne ho parlato con tutti. Erano sorpresi, credevano che avrei portato a casa un qualche criminale, ma erano felici. Prima o poi faremo una cena, non capisco perché i nostri genitori vogliano far finta di non conoscerci."

Jet accarezzò le sue gambe con una mano, facendolo annuire. Era una cosa insensata a detto loro, dopotutto erano cresciuti insieme.

Volevano fare quella cena per mantenere le tradizioni? Probabile, ma perché far finta di conoscersi per la prima volta? Era stupido.

"E i tuoi sanno di Chris?"

Alex lo guardò da dietro Jet, mentre mangiava la sua fetta di pizza. Artym si mise seduto, allungandosi verso le bibite, scuotendo la testa.

"Ovviamente no. Sai come la vedono i miei, non credono che io possa avere una relazione, non accetterebbero gli anni di differenza e non voglio che Chris veda il mio rapporto con loro."

Non aveva un brutto rapporto con i genitori, anzi, ci andava fin troppo d'accordo. Avevano avuto difficoltà nell'accettare la sua sessualità all'inizio e ora cercavano di trattarlo nel modo più signorile possibile. Lo viziavano più che potevano.      

Erano sempre lì, pronti a realizzare ogni suo desiderio, anche quello più piccolo. Erano così appiccicosi che Artym faceva fatica a sopportarli e non voleva che Chris lo vedesse come un ragazzino viziato.

In più i suoi genitori erano convinti che non avrebbe mai trovato nessuno. Sapevano la sua indole a divertirsi, sapevano che non apprezzava le relazioni serie ed erano sicuri che se mai si fosse fidanzato sarebbe stato solo per avere un partner fisso con cui fare sesso. Ecco perché non tornava mai a casa, i suoi lo infastidivano.

In più si aggiungeva il fattore età. I suoi genitori avevano una mentalità retrograda e tutti quegli anni di differenza non avrebbero dato una buona impressione.

But i still want you Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt