Capitolo 38.

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Artym posò lo zaino sul pavimento, sedendosi poi sulla sedia. Erano nel club di musica in quel momento, la matricola l'aveva portato lì per poter parlare. Era il suo club, per cui non dovevano preoccuparsi del non farsi notare lì.

"P'Artym, credo sia giusto scusarmi. Non sono mai stato molto gentile e parlando con il mio P' ho capito che il mio comportamento non era coretto. Ho chiesto anche di te ad alcuni senior o ho capito che il tuo comportamento deriva dal tuo ruolo da Hazer e non perché ci odi, mi dispiace davvero."

Il ragazzo abbassò la testa in segno di scuse, unendo le mani in modo educato. Voleva far capire al suo senior di essere davvero dispiaciuto.

Artym lo guardò in silenzio, sorpreso da quelle sue parole. Non si aspettava delle scuse da quella matricola. L'aveva ostacolato in tutto fin dal primo giorno, avevano sempre bisticciato e ora si scusava perché aveva parlato con suo fratello? Era stato così facile?

Apprezzava quelle scuse, erano un segno di grande maturità, semplicemente non se l'aspettava.

"Sono felice che tu abbia capito, Nong. Ho apprezzato queste tue scuse, davvero."

Non sapeva cosa dire e forse parlava in modo un po' troppo formale, ma non sapeva approcciare molto bene con le persone. Soprattutto in certi casi.

Ryan, 0022, sorrise al moro. Era leggermente in imbarazzo, dopo tutto quel tempo a litigare non era facile scusarsi. E comunque non era abituato a scusarsi con qualcuno, ma Artym era un'eccezione.
Rischiava di perdere il suo ingranaggio e non lo voleva.

"P'Artym, stai bene? Hai un aspetto così stanco." 

Il moro stava per alzarsi, ma si fermò quando gli venne posta quella domanda. Sapeva di avere un aspetto orrendo, ma gli sembrava da maleducati chiederlo così direttamente, senza un minimo di attenzione.

"Oh, ieri sono uscito a bere con Jet e Alex e ho esagerato con l'alcool."

Annuì come a confermare quelle parole. Effettivamente non vedeva il motivo di dargli spiegazioni, ma si era appena scusato, non voleva essere troppo acido e conversare un po' non avrebbe fatto male a nessuno.

Era una domanda innocente, dopotutto.

"Oh, quindi non è vero che sei fidanzato."

Non riusciva a capire il collegamento tra la sua uscita e il suo essere fidanzato.
Insomma, era uscito con i suoi amici, cosa c'entrava una relazione in quel caso? Assolutamente niente.

Ryan sembrò capire la sua confusione, infatti riprese velocemente parola, rispondendo alla muta domanda che leggeva nei suoi occhi scuri.

"Voglio dire, tutti sanno che l'alcool non aiuta molto nella fedeltà no? Sapendo magari il tuo passato, ecco, non sarei molto felice di farti bere senza di me."

Il giovane fece strani gesti con le mani, cercando di spiegare ciò che intendeva dire.

"Mi stai dando del poco di buono o sbaglio?"

Artym inarcò un sopracciglio, guardandolo in silenzio. Non poteva credere di aver sentito quelle parole.

Credere ancora che se si beve automaticamente si tradisce è una cosa davvero triste. Insomma, poteva tranquillamente finire nel letto di qualcuno anche da sobrio, che discorso era? Chiunque beveva era automaticamente un traditore? Assolutamente no.

Certo, l'alcool poteva aiutare l'approccio, ma dopotutto da ubriachi si fa ciò che si vorrebbe fare da sobri. Lui era ubriaco, ma ha avuto la perfetta coscienza di rifiutare chi ci provava. Certi ragionamenti non riusciva davvero a capirli.

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