Speciale ChrisArtym.

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"Finalmente sei tornato!"

Artym si avvicinò a Chris, ancora fermo all'entrata, abbracciandolo.
Gli era mancato davvero tanto in quei giorni.

Chris avvolse il suo corpo con le braccia, abbassandosi alla sua altezza, venendo raggiunto immediatamente anche dai due figli. Aspettarono pazientemente che i due si separasserò, così da poter salutare il padre.

L'uomo era stato assente da casa per alcuni giorni a causa di alcuni impegni lavorativi, era infatti tornato in Cina con suo padre e suo fratello, sentendo la mancanza di quella che era la sua famiglia.

Fortunatamente era una questione che avevamo risolto velocemente in quei giorni, per cui non sarebbe ripartito per mesi.

Non faceva quei viaggi spesso, massimo due volte l'anno, e ogni volta portava con se anche Artym, Kit e Kay. I bambini erano sempre felici di tornare in Cina, il paese nativo di uno dei loro padri, così da poterla visitare. Amavano Pechino e tutto ciò che ospitava.

Li avrebbe portati anche quella volta, tanto i piccoli erano in vacanza dalla scuola, ma purtroppo Artym era occupato con il lavoro e così avevano deciso di restare tutti e tre a casa. Chris non avrebbe avuto tempo per occuparsi da solo dei bambini.

"Mi siete mancati anche voi, ma ora fatemi fare una doccia. Fa freddo, voglio riscaldarmi un po'."

Chris provò a staccare da se i bambini, così da poter fare una doccia per poi riposarsi. Dopo quelle ore di viaggio aveva bisogno di sano riposo o sarebbe crollato.

I piccoli si staccaro dal padre con un piccolo broncio, lamentandosi dolcemente. Avevano sentito la sua mancanza, volevano stare con lui, ma sapevano che doveva riposarsi un po' o non sarebbe rimasto sveglio nemmeno per la cena.

"Su, fate i bravi e fate lavare papà. Venite con me a preparare la cena."

Artym lasciò un piccolo bacio sulla guancia di Chris, andando poi in cucina con i bambini. Voleva parlare un po' con suo marito, ma sapeva che i piccoli l'avrebbero tormentato finché non avrebbe lasciato tutto per giocare con loro e non voleva ciò. Aveva bisogno di rilassarsi un po' sotto l'acqua, per poi dedicarsi totalmente a loro.

Chris salì in camera, portando con se le valigie che avrebbe sistemate il giorno dopo. Prese i vestiti di ricambio, andando poi in bagno e gettandosi sotto la doccia dopo essersi spogliato.
Il getto caldo dell'acqua era incredibilmente rilassante.

Uscì dalla doccia dopo poco, per quanto rilassante fosse aveva fame e voleva passare un po' di tempo con la sua famiglia, per cui fu veloce nel rivestirsi e scendere. Aveva lasciato solo i capelli bagnati, aveva troppo sonno per asciugarli. Magari avrebbe chiesto a suo marito di asciugarli.

Scese di sotto, entrando in cucina e sedendosi al tavolo con i bambini che stavano aspettando che Artym servisse la cena. A quanto pare non l'avevamo più aiutato con la cena, probabilmente perché volevano solo mangiare e il moro glielo avrà sicuramente vietato.

Iniziò a parlare con i bambini, facendosi raccontare ciò che avevano fatto in quei giorni. Gli raccontarono del loro essere andati alla scuola di ballo con Artym, prendendosi cura di lui come avevano promesso.
Erano molto protettivi con loro padre, probabilmente perché lo vedevano sempre più piccolo confrontato a Chris. E bhe, l'altezza era quella che era.

Amavano guardarlo ballare, quasi quanto lo amava lui, e ogni volta provavano ad imitarlo. Peccato che quando provava ad insegnare i balli loro scappavano, perché annoiati dall'insegnamento.

Si alzò dalla sedia, ricordandosi dei regali che aveva comprato, tornando poi da loro con una borsa tra le braccia. I bambini si agitarono sulla sedia, cercando di prendere la borsa, venendo fermati da Chris che rise.

But i still want you Where stories live. Discover now