Capitolo 33.

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"Non è una buona idea."

Artym ripeté per l'ennesima volta quella frase, venendo nuovamente ignoranto da Jet.

"Non è una buona idea."

Lo seguì velocemente per i corridoi scolastici, cercando di fermare i suoi passi, ma, anche questa volta, venne ignorato.

"Non è una affatto una buona idea."

Jet entrò nella grande stanza, stringendo una busta tra le mani. Si diresse verso il tavolo poggiandola sopra ignorando, ancora, Artym.

"Non è assolutamente una buona idea."

Artym chiuse la porta dietro di sé, andando poi dall'amico che sbuffò, girandosi verso di lui.

"Qual'e il tuo problema? Eravamo d'accordo o no?"

Il moro spalancò la bocca, indicandosi con un dito nello stesso momento. Stava cercando di fermarlo dalla sera prima da quell'idea folla e ora diceva che lui non aveva obiettato?

"Cosa c'è di male in quest'idea?"

Jet sbuffò, ponendo un'altra domanda non permettendo all'altro di rispondere. Artym indicò la busta chiudendo e aprendo la bocca varie volte, cercando le parole giuste da usare.

Non poteva avere un amico così stupido.

"Cosa c'è di male? Vuoi far mangiare di nascosto quelle noci alla moon di infermieria, noci alle quali è allergico, per far vincere la tua facoltà così da dedicare la vittoria a Alex per non farlo essere triste a causa della perdita, dicendogli poi di amarlo. È totalmente fuori di testa."

Artym prese la busta, facendo nuovamente sbuffare l'amico. Era l'unica idea che gli era venuta in mente, in alternativa c'era il farlo ingelosire con qualcuno, litigare e poi fare pace dicendogli i suoi sentimenti. Guardava molti film, si. Forse troppi.

E probabilmente non si sarebbe mai più alzato se avesse messo su una scena del genere. Amava anche la delicatezza di Alex comunque.

"Quindi cosa proni di fare?"

Si poggiò con la schiena al tavolo, guardandolo con le braccia incorniciate. Avrebbero fatto bene ad andare via, non potevano stare lì a quell'ora, ma prima doveva sapere come dichiararsi.

Sperando che nessuno li scopra, Artym avrebbe rischiato il ruolo da capo Hazer altrimenti e anche in quel caso non si sarebbe più alzato, ma perché morto. Gli voleva bene nonostante la sua natura violenta.

Era giusto specificarlo.

"Non lo so, dirglielo e basta? Devi dirgli che lo ami, non che stai per morire, andiamo."

Artym mise le mani nella giacca da Hazer, guardandolo come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Perché i suoi amici non usavano semplicemente la comunicazione?
Erano stati dotati di lingua per un motivo, cioè la comunicazione. Anche per altro, ma soprattutto per la comunicazione.

Jet scosse la testa, non gli piaceva quell'idea. Voleva qualcosa di sorprendente e che rimanesse impresso nella sua mente.

"Ho un'idea!"

Si staccò velocemente dal tavolo, correndo fuori la stanza. Artym sospirò pesantemente, prendendo una noce dalla busta e mangiandola. Era davvero amara.

Quale ragazzo non lo stava portando a niente di buono, se lo sentiva.

Posò la busta sul tavolo, non preoccupandosi di chi l'avrebbe presa e corse dietro l'amico, pronto ad evitare un'altra possibile morte.

°

"Non so come prenderai queste parole, spero che non mi allontanerai e che continuarai a tenere a me...sembra che tu l'abbia tradito così."

But i still want you Where stories live. Discover now