Capitolo 28.

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"Ricordami perché devo venire."

Chris richiamò l'attenzione di Alex, mentre si dirigevano verso il ristorante in cui Jet e Artym li stavano aspettando.

Come promesso, avevano organizzato un'uscita con il più grande, così da farlo conoscere meglio a Jet. Non che a Chris dispiacesse incontrarli, semplicemente non veda il senso di quell'uscita considerando che già si conoscevano.

"Jet voleva farlo e Artym l'ha accontentato. Preparati alla domande, il mio ragazzo è invadente. Anche troppo."

Alex rise dentro di sé al pensiero di quella serata, si sarebbe divertito. Se lo sentiva.
Era sicuro che il ragazzo avrebbe fatto domande scomode sulla loro relazione, soprattutto sulla loro prima volta.

Sperava solo che fosse in grado di capire dove fermarsi e quante domande non fare. Era talmente curioso da essere invadente delle volte, non lo faceva di proposito ovviamente, ma era meglio non esagerare.

Arrivarono al ristorante scelto  guardandosi attorno, Jet e Artym erano già lì ad aspettarli mentre parlavano, e si avvicinarono a loro vedendoli in piedi d'avanti al tavolo.

Entrambi si girarono sentendoli avvicinarsi, sorridendo.

"Swadekrub P', swadekrub Alex."

I due fratteli ricambiarono il saluto, sedendosi poi al tavolo che gli era stato assegnato. Fortunatamente al posto delle solite sedie c'erano dei divanetti, cosa che portava sempre i tre amici ad andare lì per stare comodi. Oltre al buon cibo, ovviamente. 

Si erano seduti in modo molto basico, Alex e Jet difronte a Artym e Chris. Il posto più esterno era stato presso volontariamente dal moro e dal bianco, obbligando i fratelli a mettersi dal lato chiuso, contro il muro. Per loro due questa postazione era più comoda, avevano bisogno di avvicinarsi ogni qualvolta fosse possibile.

"Abbiamo ordinato anche per voi, spero non sia un problema. Artym ha ordinato per te P'Chris. Ci ha detto che ami il sushi, quindi siamo venuti qui."

Jet spiegò brevemente ai nuovi arrivati, così da informarli. Non che potessero cambiare idea, gli ordini ormai erano stati fatti, ma informarli non avrebbe fatto male.

Voleva mostrarsi nel modo più docile possibile, dopotutto non voleva diventare un nemico di Chris, ma aveva delle domande da fare e più avrebbe fatto il bravo, più avrebbe avuto risposte. Sperava.

Lo conosceva, certo, ma aveva bisogno di attuare un test su di lui. Era pur sempre il ragazzo del suo migliore amico, aveva delle responsabilità.

"Com'è andato il lavoro P'?"

Artym chiese gentilmente al suo ragazzo, sorridendogli in modo timido. Si vergognava un po' a mostrare qualsiasi tipo di affetto d'avanti ai suoi amici, ma allo stesso tempo era interessato alla sua giornata. E non poteva certamente ignorarlo tutta la sera.

Jet guardò attentamente Artym, segnandosi quella domanda. Era interessato alla sua giornata e non solo per gentilezza.
La conversazione l'aveva iniziata lui, non l'aveva chiesto come gentile replica ad una sua precedente domanda.
Gli suscitava interesse, il che voleva dire che lo trattava bene.

"Bene, stancante come sempre. La vostra?"

Chris rispose in modo altrettanto gentile al fidanzato, portando poi l'attenzione anche al resto del tavolo. Per quanto gli piacesse parlare con il suo ragazzo non poteva escludere gli altri.

Jet segnò anche la sua risposta gentile. Aveva risposto dolcemente, preoccupandosi di risolvere i suoi dubbi, parlando ai presenti solo dopo.

"Bene P', è stata noiosa."

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