Capitolo 4

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Jet e Artym erano stesi sul letto di quest'ultimo, l'uno difronte all'altro, con gli occhi chiusi.

Jet era arrivato mezz'ora prima, chiedendo al più piccolo di poter dormire insieme per quella notte.
Artym aveva semplicemente annuito senza fare domande, sapeva che l'altro avrebbe parlato da solo quando sarebbe stato pronto.

Artym si era semplicemente spostato facendolo entrare e gli aveva dato i vestiti di riserva che ognuno di loro aveva nelle camere degli altri.

Il moro si era poi steso sul letto aspettando l'altro, decidendo di non continuare a dormire per dargli tutto il tempo necessario per sfogarsi.

Jet aveva rifilato una veloce scusa a Zee per tornare in dormitorio e lui si era perfino offerto di accompagnarlo. Aveva ovviamente rifiutato.       

Jet lo raggiunse poco dopo e ora si trovavano lì, entrambi con gli occhi chiusi e in silenzio, sapendo perfettamente che nessuno dei due stesse realmente dormendo.

Artym aveva un vizio: guardare la gente. Quando parlava con qualcuno voleva tutta l'attenzione su di se per essere sicuro di essere ascoltato, guardava sempre la gente negli occhi sapendo che molto spesso il suo sguardo profondo faceva concentrare le persone.
Non lo faceva per egocentrismo, semplicemente odiava ripetersi ed era certo che così nessuno si sarebbe potuto distrarre.

Jet fu grato all'amico per aver capito e per essere andato contro la sua abitudine per farlo sentire rilassato, quegli occhi alle volte sapevano davvero metterlo in soggezione.
Capivano troppo facilmente quella che era la verità.
Aveva quello sguardo perquisitore, in grado di capire tutto a fondo, che a volte spaventata.

Come in quel caso.

"Ho fatto sesso con un ragazzo incontrato in locale, si chiama Zee."

Artym forzò se stesso per non fissare il ragazzo, non voleva metterlo in unk stato di agitazione, soprattutto sapendo quanto fosse difficile per lui aprirsi su qualcosa di personale.

Però non capiva perché gli stesse raccontando ciò. Pensò che questo Zee avesse ferito l'amico e cercò di non mostrare l'agitazione che gli procurava quel pensiero.

Non parlò comunque, l'avrebbe fatto a discorso finito così da farlo liberare completamente.

"È stato strano."

Jet continuò. Aveva aperto gli occhi e guardava il volto rilassato del ragazzo al suo fianco. Non vedeva spesso i suoi tratti così rilassati, era bello concedersi quella vista ogni tanto. Solitamente era accigliato, imbronciato o con quel suo mezzo sorriso.

"Stava andando tutto bene. Sai no? Solita avventura da una notte con un bellissimo ragazzo conosciuto in un locale. Ci sapeva anche fare, è anche più grande di noi."

Artym davvero non capiva. Aveva detto di essere stato bene e aveva detto che gli è piaciuto. Perché allora era lì da lui e non ha divertirsi con questo ragazzo?

"Eravamo in quel momento, no? Solo che...ho immaginato due occhi scuri al posto dei suoi. Ho immaginato un altro viso e un altro corpo."

Le parole di Jet erano un sussurro appena udibile, sembrava quasi avesse paura che qualcuno oltre Artym potesse sentirle.

Artym aprì gli occhi sentendo quelle parole e puntò lo sguardo sul viso di Jet, mantenendo sempre quel viso rilassato per non far agitare l'amico.

"Alex?"

Jet annuì lentamente a quella domanda. Si lasciò sfuggire un sospiro rivedendo quegli occhi felini nella propria mente, ripensando a quel momento e-

But i still want you Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ