Capitolo 17.

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"Quindi dici che la camicia è troppo per un acquario? Dovrei mettere il maglione che mi ha regalato lui?"

Artym era avanti lo specchio mentre metteva sul proprio petto la camicia, alternandola al maglione. Era al telefono con Jet ed entrambi stavano decidendo cosa indossare per quel weekend.

Chris e Alex sarebbero passati da loro tra un'ora e volevano parlare mentre si vestivano al meglio. Non che fossero due amanti della moda, comunque, ma per una volta avrebbero fatto un'eccezione.

Jet fece un verso d'assenzo, parlando dall'altro capo della linea telefonica.

"Si, così capirà anche che ci tieni a quel maglione. Io cosa posso mettere invece? Non voglio strafare."

Artym alzò gli occhi al cielo buttando la camicia sul letto e si tolse la maglia a maniche corte che usava come pigiama. Aveva fatto la doccia prima di iniziare la conversazione con Jet, per cui poteva tranquillamente vestirsi.

Buttò anche la maglia sul letto e infilò il maglione, mentre gesticolava per parlare. Doveva smetterla con quel vizio.

"Sappiamo entrambi che restarai la maggior parte del tempo nudo, perché sforzarsi tanto nel cercare dei vestiti?"

Si sfilò i pantaloni della tuta, prendono un paio di skinny neri semplici. Niente strappi o catene, solo semplici.

Sentì Jet sbuffare dall'altro lato del telefono e dai rumori in sottofondo capì che stava riempiendo la vasca di acqua.

"Almeno io resterò nudo, non posso dire lo stesso di te."

Se fosse stato presente sicuramente si sarebbe preso uno schiaffo in testa, con tanto di sguardo omicida.

Lui e Chris appena si abbracciavano, il momento di vedersi nudi era lontano e ne fu felice. Valeva la pena aspettare e soprattutto voleva fare le cose con calma.

"Dovresti sapere che le migliori scopate si fanno dopo un lungo periodo di forte astinenza, quando sei pronto a saltargli addosso immediatamente. Tu dovresti saperlo, sei andato avanti di seghe per due anni a causa di Alex."

Sentì Jet urlargli dietro degli insulti e scoppiò a ridere, sedendosi sul letto. Prese il telefono tra le mani e tolse il viva voce, portando poi il telefono all'orecchio.

"Metti qualcosa di semplice, tanto andrete al mare no? L'hai obbligato ad andare lì. Metti una maglia bianca e dei pantaloncini neri. Porta vestiti leggeri, ma non troppo, ci avviciniamo all'inverno dopotutto."

Novembre era quasi finito e si chiese come quei due potessero andare al mare. Certo, l'aria non era ancora freddissima, ma se fosse stato per lui avrebbe passato il tempo in qualche posto caldo.

Aveva sempre amato l'inverno ed era felice del suo arrivo. È nato in una famiglia buddista, ma da qualche anno aveva imparato ad interessarsi al natale.

Non era religioso, da piccolo era stato guidato verso il buddismo, ma iniziando a crescere aveva deciso di prendere una strada diversa.

In realtà non festeggiava neanche il natale, gli piaceva solo mettere le lucine nella sua stanza facendo poi regali agli amici e dolci di natale.  

Quell'anno però avrebbe avuto una cosa in più da festeggiare. Il 30 dicembre avrebbe festeggiato il compleanno di Chris, quell'uomo era il su regalo di capodanno, ne era sicuro.  

Sorrise ripensando al più grande che pian piano si faceva sempre più spazio nel suo cuore. Non vedeva l'ora di vederlo.

"Ai'stronzo, mi ascolti o no?"

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