Capitolo 18.

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Jet aprì lentamente gli occhi, sbadigliando, e cercò di mettere a fuoco la vista appenata dal sonno appena concluso.

La stanza era buia a causa delle tende chiuse, ma intravedeva dei piccoli raggi di sole che gli fecero capire che era ormai giorno.
Aveva dolore ovunque e quando si mosse cercò di trattenere qualsiasi verso di dolore.

Era steso con la testa sul petto di Alex che continua a dormire tranquillamente e gli avrebbe tranquillamente tirato un calcio in quel momento, vedendolo così beato. Aveva passato tutta notte sveglio a causa sua e ora non riusciva a muoversi.

Aveva necessità di andare in bagno, ma le braccia dell'altro che lo stringevano, la poca forza, la stanchezza e il dolore non gli davano modo di farlo. 

Cercò di districarsi da quella stretta e dovette evitare di urlare imprecazioni vedendo l'altro che non lo lasciava. Anzi, aumentava la presa.

Poteva svegliarlo e dirgli che voleva andare in bagno, ma non gli avrebbe lasciato la soddisfazione di vederlo in quello stato dolorante. Se ne sarebbe sicuramente vantato e non era pronto a sopportarlo.

Si alzò quando finalmente, dopo vari tentativi, riuscì a sedersi sul letto. Prese l'intimo buttato a terra e lo indossò, si sarebbe fatto una doccia dopo. Ne aveva bisogno.

Camminò lentamente verso il bagno e si chiuse dentro, poggiandosi alla porta. Voleva tornare a dormire per i prossimi anni.

Uscì dal bagno dopo vari minuti e tornò lentamente sul letto, stendendosi di pancia in giù.
Controllò l'ora sul telefono e rimase sorpreso nel vedere l'ora tarda. Credeva fosse mattina, invece erano già le due del pomeriggio.

Sbuffò posando l'oggetto e si stese comodamente, sospirando sollevato. In quel modo non aveva dolore, fortunatamente.

Era sul punto di addormentarsi di nuovo quando sentì una mano accarezzargli i fianchi e le labbra del suo ragazzo sulla propria spalla mentre lascia soffici baci.

"Buongiorno."

Aveva sussurrato quelle parole con le labbra contro la sua pelle. Aveva la voce più roca del solito, causata dal sonno appena finito.

Era incredibilmente eccitante, ma non poteva ancora muoversi, quindi avrebbe fatto bene a non parlare.

"Buongiorno a te."

Si girò lentamente verso di lui cercando di non far notare il dolore, facendolo spostare un po'.

Aveva i capelli rossi sparsi sul viso e sul cuscino, i suoi occhi erano schiusi e aveva il viso incredibilmente assonnato. Nonostante ciò aveva un piccolo sorriso sulle labbra che subito portò Jet a parlare.

"Non pensarci nemmeno, mi hai tenuto sveglio tutta la notte e ora non posso muovermi. Non volevo dirtelo perché sapevo avresti fatto questi sorriso soddisfatto, ma cazzo, ho dolore. Non so cosa tu stesso pensando, ma è comunque no. Smettila di sorridere."

Alex rise stringendolo a se, affondando il viso tra i suoi capelli. Sapeva che l'altro non era in condizioni per farlo ancora con lui, ma era divertente sentirlo lamentare in quel modo.

"Perché te la prendi con me? Anche tu hai voluto farlo."

Jet sbuffò arricciando il naso. Non poteva negarlo, ma andiamo, chi avrebbe resistito dopo averlo visto mezzo nudo? Nessuno.
Non glielo avrebbe detto ovviamente, non meritava di saperlo.

"Come vuoi, sta zitto ora. Ho fame."

Alex sospirò staccandosi da lui e mettendosi seduto, aveva ancora sonno, ma sapeva che l'altro avrebbe continuato a tormentarlo finché non l'avrebbe viziato a dovere.

But i still want you Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz