48- Pace fatta

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Aver passato le selezioni era solo un piccolo passo verso la conquista del primo posto al torneo di quell'anno. Come tutti sanno la squadra era composta da sette giocatori più una riserva, pertanto gran parte degli alunni, sia serpeverde che grifondoro presenti alle selezioni, vennero scartati e dovettero ritornare all'interno del castello.  Harry venne preso per il mio stesso ruolo, quindi come cercatore. In effetti c'era da aspettarselo, Baston puntava tutto su di lui. 

Stavo guardando Potter volare e non potevo negare fosse davvero in gamba, giocava lealmente, infatti ancora non riuscivo a spiegarmi il motivo per cui mi avesse buttato giù dalla scopa l'anno prima. Mi cadde l'occhio sulla sua cicatrice a forma di saetta. Quel piccolo segno lo aveva reso uno dei maghi più famosi  di tutto il mondo magico. Mi ricordavo ancora quando eravamo a bordo del treno il primo anno  e lui aveva raccontato come se la fosse procurata. Un grande mago oscuro gliela aveva fatta, cioè colui che poi si rivelò mio padre...

<<un momento!>> Pensai <<Mio padre?>> mi venne un'illuminazione! E se fosse stato mio padre a farmi cadere da quella scopa?! Nel senso, se a Harry fosse successo quello che era accaduto a me? Magari aveva preso il controllo del suo corpo! Dovevo parlare con Harry, il prima possibile!

Aspettai che lui atterrasse e non persi tempo ulteriormente. Appoggiai la mia scopa vicino alle mura che delimitavano il campo e mi incamminai a passo spedito verso Harry, il quale si trovava insieme ai suoi compagni al centro. Appena i grifondoro mi videro, iniziarono a parlottare tra di loro, ma avevo cose più importanti a cui pensare.

<< Harry dobbiamo parlare!>> dissi alzando il tono della voce in modo che non potesse ignorarmi, dato che era di spalle, ma appena udì la mia voce si voltò. Mi guardava in modo sprezzante e nervoso. Dopotutto non mi aspettavo fosse al settimo cielo vedendomi, considerando tutte le volte che mi ero rifiutata di ascoltarlo.

<<Credimi, non ho niente da dirti>> disse voltandosi nuovamente verso i suoi compagni di squadra. Non volevo scusarmi davanti a tutti, purtroppo il mio orgoglio continuava a prevalere, infatti avevo bisogno un'altra via per convincerlo ad ascoltarmi e l'avevo appena trovata.

<<riguarda Tu-sai-chi>> spiegai tranquillamente, sapendo che non si sarebbe tirato indietro. Notai i ragazzi di Grifondoro rimanere alquanto stupiti per la mia affermazione, invece Harry mantenne il suo sguardo fisso su di me per alcuni secondi, ma poi si decise ad ascoltarmi.

<<Andiamo laggiù>> disse brevemente, indicando un punto isolato del campo, in modo che non ci sentisse nessuno. Quando fummo completamente soli, iniziammo a parlare. Anche se mi sentivo, come dire, osservata. Spontaneamente mi guardai attorno e vidi il mio capitano fissarmi, sembrava quasi infastidito di vedermi affianco a Harry.

<<Allora? Che mi devi dire?>> domandò Harry duramente.

<<innanzitutto volevo scusarmi>> sentendo quelle parole vidi gli occhi di Potter illuminarsi <<Scusami tanto per non averti ascoltato l'anno scorso>> dissi dal più profondo del mio cuore. Stavo davvero diventando una serpe troppo buona, continuando così mi avrebbero dovuta trasferire tra i tassorosso in meno di un anno.

<<Come mai ora ti scusi? Non hai voluto sentire ragioni l'anno scorso, cosa ti ha fatto cambiare idea?>> domandò lui come se non credesse alle cose che gli stavo dicendo.

<<Semplicemente perchè è successo anche a me, quello che cercavi di dirmi un anno fa.>> affermai guardandolo, cercando qualche segno di approvazione da parte sua << L'anno scorso mio padre aveva preso il controllo di te giusto? E' andata così, non è vero?>> aggiunsi

Harry iniziò ad annuire. Avevo fatto centro. <<tu come lo sai? Hai parlato con Ron?>> mi chiese lui abbastanza sorpreso

<< no.>> mi limitai a dire << te l'ho già spiegato, mi è successa la stessa cosa l'altra sera in sala grande Harry. Ho solo fatto due più due.>> continuai

L' erede di serpeverde|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora