Capitolo 42 - "Nobody can divide us"

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Quanto è passato da quei tempi. Quanto è passato dal mio bellissimo matrimonio, da quella splendida vacanza al mare, da quando ho conosciuto e amato Michael. Quanto tempo è passato dal matrimonio di Candace e Luke, è passato tanto anche dal fidanzamento di Calum e Mattew. Sono passati così tanti anni che quasi mi sembra un’altra vita. Sembra che io e quella adolescente che ha perso la mamma e cambiato completamente vita siamo due persone diverse. Però sono orgogliosa di sapere che in realtà questa è la mia vita. E’ strano come da un giorno all’altro io mi sono accorta di quanto sia stata forte e di come io abbia scacciato tutto il male dalla mia vita. So di aver fatto tantissimi errori e so anche che se avessi potuto, parecchi passaggi della mia vita sarebbero stati diversi. 

Solo una cosa non cambierei mai: il fatto di aver conosciuto Collin. Quel ragazzo, nonostante tutto quello che è successo, mi ha insegnato ad amare, mi ha insegnato a stare bene con la persona che amo. E forse è proprio grazie a lui che oggi sono così felice con Michael. Collin è stata la mia malattia e allo stesso tempo la mia medicina. E non posso far altro che ringraziarlo infinitamente per questo.

«Jas, hai capito?» la voce di Michael mi risveglia dai miei pensieri. Siamo a fare una passeggiata con i ragazzi e la piccola Ally. E’ nata sana e bellissima e ora ha già due anni.

«Si, cioè no. Scusate mi sono persa tra i miei pensieri» rispondo mentre gli altri ridacchiano.

«stavamo ripensando a quando ci siamo conosciuti tutti, con storie e occasioni diverse. Sembrano passati i secoli» dice Calum.

«E’ vero, ma le vere amicizie sono destinate a durare, no?» dico guardandolo.

«Giusto» risponde Candace «E anche gli amori» guarda teneramente Luke. Sembrano ancora due fidanzatini di sedici anni, quei due. 

«Tanto si sa che farete ottanta bambini nel giro di due minuti, non fate i teneri» se ne esce Mattew facendoci scoppiare tutti a ridere. 

Continuiamo a camminare spensieratamente senza una meta precisa, finchè non alzo lo sguardo e lo vedo. Sta spingendo una carrozzina con accanto la ragazza bionda. Quella ragazza bionda. Mi blocco di scatto. 

«Ehi è tutto ok?» Michael si gira verso di me, segue poi il mio sguardo e lo vede anche lui. Questa volta non è un sogno, lui è davvero davanti a me. Ci stiamo guardando negli occhi, mi mancavano quei suoi occhi. 

Camminiamo lentamente uno verso l’altro, senza che nessuno dica una parola, senza che nessuno interrompa questa marcia. 

«Non credevo di rivederti mai più» dico in un sussurro.

«Perchè mi hai abbandonato?» mi chiede. 

«La tua famiglia non mi ha permesso di vederti dopo che hanno scoperto il colpevole del tuo incidente. Non ce l’avrei fatta a non vederti sapendo che ti avevo così vicino. Poi a mio padre hanno offerto un lavoro e credevo che la cosa più giusta da fare, per me e per te, fosse andarmene via. Non volevo farti andare contro alla tua famiglia per colpa mia» le lacrime scendono lungo il mio viso. So che i ragazzi mi stanno osservando, ma è come se ci fossimo solo noi due.

«Piccola Jasmine» dice prima di abbracciarmi.

«Oh Collin» appoggio la testa sulla sua spalla e piango, forte, tanto. 

«Ho notato che hai una ragazza» dico. 

«Si chiama Violet, è mia moglie. E tu?» mi risponde, stringendomi di più. 

«Il pazzo con i capelli verdi, si chiama Michael» dico staccandomi dall’abbraccio e indicando mio marito che ha gli occhi lucidi.

«Vedo che i capelli verdi ti attirano molto» mi dice ridendo.

«E’ stata la parte cruciale del nostro rapporto. Per un annetto li ho avuti anche io così» rispondo.

«Oh davvero? Mi sarebbe piaciuto vederti» dice. 

«Mi sei mancato così tanto» gli dico.

«Anche tu, ti ho cercata ovunque dopo che ho scoperto il piano di mia sorella» calma.

«Che piano scusa?» chiedo.

«Tu non lo sai? Ha sempre fatto in modo di dividerci, in realtà l’incidente non è stato causato dal tuo ex, era un uomo ubriaco. E io non sono morto, come puoi vedere. Ho scoperto che è sempre stata contro dite, contro di noi. Voleva solo che il nostro amore finisse. E ha raggiunto il suo scopo.» Non posso crederci. Kim ha fatto tutto questo. E io che le ho creduto e le ho voluto bene. 

«Avrà anche fermato il nostro amore ma non riuscirà a dividerci» 

«Mi sono appena trasferito qui con Violet e il bambino, credo che possiamo rimanere amici» dice tendendo una mano verso di me.

«Credo proprio di si» afferro la sua mano e lo attraggo a me abbracciandolo.

«Comunque, come si chiama il tuo bambino?» gli chiedo sorridendo a Violet. 

«Si chiama Matt» dice imbarazzato. Non ci posso credere. 

«Gli hai dato il nome che avevamo scelto insieme?» chiedo incredula. 

«Si, tu come hai chiamato tua figlia?» risponde.

«Ally».

Ed eccoci qui, alla fine di questa storia. 

Esatto, questo è l'ultimo capitolo e sono felice e triste allo stesso tempo che la storia sia finita. 

Ci ho messo tutta me stessa per scriverla e spero che venga apprezzata, anche da una sola persona. Ringrazio chiunque abbia letto la mia storia e gli mando un bacione. 

Per l'ultima volta, spero che la storia vi sia piaciuta. 

Un bacione, 

Giulia<3

That guy with green hair//Michael Cliffordحيث تعيش القصص. اكتشف الآن