Capitolo 39 - " Don't let your past changes your present and your future"

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"Amen" un coro si solleva all'interno della piccola chiesa. 

"Bene, vuopi tu Michael Clifford prendere come tua sposa Jasmine Baker?" è arrrivato il momento, ora o mai più.

"Si, lo voglio" Mickey mi stringe le mani guardandomi negli occhi. Sorrido. 

"E vuoi tu, Jasmine Baker, prendere come tuo sposo Michael Clifford, nonchè capelli arcobaleno?" scherza il parroco mentre mi preparo mentalmente. Mi giro verso mio padre, mi sorride. Cerco anche Calum, alza i pollici. Guardo verso l'entrata, un ciuffo verde e castano richiama la mia attenzione. Collin. Con qualche sforzo riesco a vedere il suo volto, non è cambiato, è ancora lui, è ancora vivo. I suoi occhi si incrociano ai miei mentre i minuti passano e i borbottii intorno a me si fanno sempre più forti. Nonostante il mio corpo sia bloccato da una strana ed immaginaria forza, riesco a girare la testa e guardare Michael, ha uno sguardo spaventato. Collin. Michael. Michael, Collin. Presente, passato e futuro. Ora bisogna capire chi sta dove. Collin è stato il mio primo amore, Collin mi ha salvata dai miei tagli, Collin mi ha insegnato ad amare. Ma Collin è nel mio passato. Io ora vivo a Sydney, faccio la fotografa, sono innamorata di Michael. Collin è il passato, un meraviglioso passato. Ma Michael, il ragazzo davanti a me con le mani che tremano, è il mio presente e il mio futuro. Sorrido nella direzione del passato e guardo negli occhi il mio presente. 

"Si, lo voglio" tutti tirano un sospiro di sollievo, Mickey compreso. 

"Bhe, ora puoi baciarla" Mio marito mi bacia portando le mani sui miei fianchi. Mio marito. 

"Scusa per l'attesa" dico sulle sue labbra. 

"Un po' di adrenalina fa sempre bene, poi mi spiegherai. Ora andiamo" urla le ultime due parole trascinandomi verso l'ingresso. Cerco Collin con lo sguardo, è sparito; ora basta però, Michael è mio marito e sono felice. 

"Auguriii" Candace si butta su di me urlando mentre Luke da una pacca sulla spalla a Mickey, che lo abbraccia. 

"Sono orgoglioso di te" mi giro e vedo mio padre con le lacrime agli occhi. Lo abbraccio forte.

"Sono così felice papà. Sai, prima mi è sembrato di vedere Collin all'entrata, per questo mi ero persa nei miei pensieri" sussurro al suo orecchio. 

"Non lasciare mai che il tuo passato cambi il tuo presente e il tuo futuro" mi lascia un bacio sulla fronte e si allontana. 

"Allora piccolina, andiamo a mangiare?" Mickey mi abbraccia da dietro.

"Oh si! Tutti al ristorante!" urlo aprendo la portiera e salendo velocemente in auto provocando una risata collettiva di parenti e amici. 

E' fatta. 

That guy with green hair//Michael CliffordWhere stories live. Discover now