Capitolo 21 - "Old friends"

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Finalmente le sei ore di scuola sono finite, in realtà non ho seguito molto ciò che hanno spiegato i professori o ciò che ha detto Candace, ho la testa fissata con l’accaduto di stamattina. E’ stato tutto così bello e, mio dio, quell’abbraccio era qualcosa di indescrivibile. 

«Jas mi stai ascoltando?» 

sono seduta sul divano di casa, mio padre mi sta parlando.

«Eh?! ah sisi, ti ascolto» dico cercando di ricordare il discorso.

«Quindi avrai anche capito che Michael vivrà con noi per due settimane» Aspetta cosa?!

«Oh mio dio, davvero?!» dico alzandomi di scatto dal divano.

«Siediti rimbambita, stavo scherzando. Ho solo detto che una mia cara amica si trasferisce nella casa accanto alla nostra. E’ sposata ed ha un figlio che ha circa la tua età, spero possiate andare d’accordo.» dice mio padre mentre il campanello suona, il suo tono sembra quasi scherzoso. «Ecco, dovrebbero essere loro» corre ad aprire. 

Entra una donna che tiene per mano un uomo, dietro di loro un ragazzo che mi sembra di avere già visto.

«Ciao, benvenuti, lei è Jasmine, loro sono Katherin» indica la donna «Andrew» indica l’uomo « e Calum» indica infine il ragazzo, sono sicura di averlo già visto e anche questo nome mi è familiare. 

«Piacere» dico porgendo la mano ad ogni membro della famiglia.

«Venite, accomodatevi. Ragazzi se volete andare in camera fate pure» dice mio padre guidandoci verso il salotto. Io faccio segno a Calum di seguirmi e ci dirigiamo verso camera mia. 

Dopo esserci seduti entrambi sul grande tappeto, decido di parlare per prima. 

«Senti Calum, non so se per te è lo stesso, ma a me sembra di averti già visto» dico girandomi verso di lui, intento a scrutare ogni particolare della mia stanza. 

«Mia madre mi ha raccontato che da piccoli giocavamo sempre insieme, eravamo inseparabili» dice facendo un piccolo sorriso.

«Aspetta un secondo..Hoodino?!» dico ricordandomi di lui, di quegli occhioni marroni.

«E tu sei Mine haha ti sei ricordata finalmente» gli salto letteralmente addosso.

«Ma dove eri finito?! i miei genitori avevano detto che ti eri trasferito!» dico staccandomi e sedendomi vicino a lui.

«Si, abbiamo passato molti anni a Boston, ma so che i nostri genitori si sono tenuti in contatto. Appena hanno scoperto che tua madre è morta, hanno subito deciso di trasferirsi qui, erano davvero dispiaciuti» dice lui facendo passare ansiosamente le mani sul tappeto.

«Tu non avevi voglia di trasferirti a Sidney?» chiedo notando il suo comportamento. 

«All’inizio no, la avevo la mia ragazza e tenevo davvero tanto a lei. Ma pochi giorni dopo che siamo partiti, ho scoperto che mi tradiva da due mesi, forse è stato un bene venire qui. E poi ho rincontrato te, mi sei mancata davvero tanto Mine» mi abbraccia.

«Anche tu Hoodino» ride.

«Potresti anche cambiarmelo il soprannome ora haha» mi dice ridendo.

«Cal le va bene altezza?» dico prendendolo in giro.

«Certo schiava» dice ridendo.

«E’ davvero bello essere di nuovo insieme Cal, ti voglio bene» dico stringendolo forte.

«Anche io te ne voglio»

«Ragazzi! Scendete a cenare» sentiamo mio padre che urla dal piano inferiore.

Corriamo giù per le scale e ci sediamo al tavolo in cucina, mentre mio padre serve della pasta. 

«Allora Mine e Hoodino si sono riuniti» dice sua madre.

«Si, è davvero fantastico Katherine» rispondo felice.

«Oh tesoro, una volta mi chiamavi Kate., così mi fai sentire vecchia» dice scherzosamente la donna.

«D’accordo Kate»

Mangiamo anche il secondo e io e Cal abbiamo il permesso per poter risalire in camera mia.

«Allora piccola, dovremmo iniziare di nuovo a organizzare le nostre avventure» dice Cal.

«Hai decisamente ragione, era così divertente quando facevamo le nostre stupidate» dico ricordando i bei momenti passati insieme a lui.

«Ho una mezza idea, se ti può piacere» è un pochino imbarazzato.

«Niente imbarazzo e racconta, forza!» dico accoccolandomi vicino a lui.

«Stanotte potremmo dormire in giardino, ricordi l’ultima volta che lo abbiamo fatto? Avevamo la tenda, i piumoni e tantissimi cuscini. Da non dimenticare la scorta di schifezze che avevamo portato di nascosto» mi brillano gli occhi « mio padre ha ancora quella tenda, che ne dici?»

«Calum è fantastico, sei davvero il migliore» dico alzandomi. 

«Lo so, piccola, Lo so» si alza anche lui e mi abbraccia. «Sento che sarà una grande serata»

«Lo penso anche io» dico, sognante. 

Ecco qui il ventunesimo capitolo. Salta fuori un vecchio amico di infanzia, che ne pensate?

Spero davvero che la storia vi piaccia e se avete qualche critica o dei pareri fatemeli sapere.

Un bacio, 

Giulia <3

That guy with green hair//Michael CliffordWhere stories live. Discover now