Capitolo 31 - "Green water"

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«Dicevamo, signorina Baker, com’è la sua vita?» il professore cerca convinto di incitarmi. 

«Bhe, la mia vita è fantastica. Ho un padre meraviglioso che mi ama, che è orgoglioso di me, come io lo sono di quello che è diventato da qualche anno a questa parte. Ho tanti amici, due dei quali si stanno per sposare, poi capirete perchè, ho anche un ragazzo meraviglioso» dico girandomi per guardare Michael « sapete lo amo tanto, siamo felici. Non avrei potuto desiderare vita migliore» dico soddisfatta. 

«E di quell’incidente?» continua il prof. di scienze, quanto odio quell’uomo. 

«Quella non è la mia vita, più che altro non era vita, era sopravvivenza. Sono orgogliosa di aver avuto mia madre, sono orgogliosa di aver avuto Ashton come amico anche se per poche ore, sono anche orgogliosa di aver conosciuto Collin, tanto so che conoscete già tutta la storia, la sa già tutto il paese.» i professori mi guardano, alcuni con le lacrime agli occhi e alcuni, come quel carissimo professore di scienze, mi guardano stupiti. 

«Bene, iniziamo l’interrogazione» dice il professore di italiano. Mi giro un’ultima volta verso il mio Mickey, mi sorride, con gli occhi rossi e le guance rigate da qualche lacrima, non credevo che anche lui si sarebbe emozionato. 

L’esame prosegue bene, sono riuscita a rispondere alla maggior parte delle domande e sono orgogliosa di me stessa. 

«Bene, l’ultima domanda» la professoressa di inglese mi guarda. «cosa ne pensi della felicità?» cosa c’entra con il mio esame. 

«Bhe, credo che la felicità sia solamente una cosa immaginaria. Non credo che la felicità esista, davvero. Soprattutto perchè ognuno può avere una diversa idea di cosa essa sia, perciò penso che sia solamente un’idea umana. Per quanto mi riguarda, la mia felicità è il ragazzo che ho dietro» la prof. di inglese si alza dopo avermi sorriso ed inizia ad applaudire, seguita da tutti gli altri. E’ strano, non mi pare di aver detto qualcosa di estremamente speciale. 

«Puoi andare» mi sorridono mentre prendo lo zaino ritirandoci i libri che avevo usato. Michael mi prende subito la mano e mi accompagna fino alla porta, mi giro, vedo molti dei miei professori che si sporgono per guardarci. Sorrido divertita e mi rigiro, sicura che la mia mano fosse in quella del mio vero amore, di quello che starà con me tutta la vita. 

«Vieni da me a pranzo?» mi chiede Mickey mentre entriamo in macchina, annuisco mentre lui accende la radio. 

«Che disco metti?» sta frugando nel cruscotto mentre lo guardo curiosa. 

«Vedrai» prende un cd e lo infila nello stereo, parte subito American Idiot dei Green Day.

«Ma vedi perchè ti amo, vedi?!» urlo entusiasta mentre lui ride.

Cantiamo per tutto il viaggio verso casa, felici, spensierati, estremamente liberi. 

Arriviamo a casa e, dopo essere entrati, troviamo Candace e Luke che si baciano. 

«Ehi C, menomale che dovevi studiare per l’esame eh» dico prendendola un po’ in giro. 

«Piccola pausa. Com’è andata?» mi fa la linguaccia per poi venirmi ad abbracciare. 

«Tutto benissimo» rispondo stringendola. 

«Dai andiamo a mangiare, lasciamogli finire le loro piccole pause» dice Mickey prendendomi per mano e accompagnandomi in cucina. 

«Allora, che vuoi mangiare?» mi chiede mentre mi siedo a tavola. 

«Non lo so, ma niente sushi» dico, so che a lui piace e che lo compra spesso, ma io non riesco nemmeno a vederlo. 

That guy with green hair//Michael CliffordWhere stories live. Discover now