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Mi svegliai con il fastidioso suono del mio campanello, presi il telefono e controllai l'orario, lo schermo luminoso mi accecò per qualche istante per poi mostrarmi la scritta "05:00", chi si presentava a casa mia alle cinque del mattino?!

Innervosito da tutto mi alzai frettolosamente e scesi alla porta, "chi cazzo sei? Che cazzo vuoi? CHE CAZZO SUONI ALLE CINQUE DEL MATTINO.", sbroccai senza neanche guardare, "vestiti esaurito, andiamo a Busan", riconobbi subito la voce di Namjoon e alzai la testa di scatto per guardarlo, "cosa?", sgranai gli occhi vedendolo sventolare i biglietti del treno, "il treno parte tra meno di un ora, ti spiego nel tragitto, muoviti".

Corsi al piano superiore, mi infilai al volo una felpa grigia,dei jeans neri e un capelli di lana sempre nero, presi il mio telefono e indossai le mie solite vans per poi lanciarmi ,letteralmente, in macchina di Nam.

"Lo hai davvero convinto a uscire a quest'ora?", Jin era seduto al posto del passeggero accanto a quello del guidatore, "ma vieni con noi?", lo guardai confuso, "no vi accompagno, qualcuno deve pur riportare la macchina a casa e assicurarsi che voi arriviate vivi alla stazione",non risposi mi limitai a guardare fuori dal finestrino.

Namjoon accese l'auto e sfrecciò fuori dalla via di casa mia, "ora mi spieghi, non avevi solo un biglietto?",lo guardai, la mia voce era ancora estremamente roca e il mio umore sotto i piedi dato il cattivo ,anzi pessimo, risveglio, "un mio amico ,che doveva fare lo stesso colloquio,si è preso uno strano virus influenzale e quindi mi ha ceduto un biglietto",un virus influenzale? Ma perché stavo pensando a quello al posto di pensare al fatto che dopo poco avrei potuto spaccare la mascella a quel coglione del fratello di Chimmie?

Lasciammo l'auto e salimmo,appena in tempo, sul treno. Come previsto era estremamente affollato ma era ovvio, i treni di domenica mattina erano sempre il casino più totale.
Il viaggio sarebbe durato ,circa,due ore e mezza, le cuffie alle orecchie mi tenevano compagnia distraendomi da tutto il casino che si era impossessato della mia mente.

In poco mi ritrovai all'indirizzo inviatomi da Jimin, Nam mi aveva lasciato solo,ovviamente doveva tenere questo suo colloquio.
Non sapevo cosa fare, non potevo entrare dalla porta, del tipo "hey ciao sono qui per riprendere la persona che hai palesemente rapito", no non poteva funzionare. Potevo arrampicarmi di nuovo? Cascare di nuovo? No decisamente no.

Contemplai per qualche istante l'abitazione,notai una finestra aperta,al piano terra, e senza pensarci entrai.
Ero in un bagno,lentamente uscii e mi diressi per le scale, sentivo che si trovasse al piano superiore.

Giunsi davanti a una porta, era quella me lo sentivo, spinsi la maniglia ma realizzai dopo fosse bloccata, "cazzo" sospirai.
Stavo per girarmi ma qualcosa mi trafisse la schiena. Sentivo un indecifrabile bruciore espandersi su tutto il mio corpo.

"Game over."

Buio.

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Baby Boy  ➳ YoonminWhere stories live. Discover now