Da quel giorno Hermione Granger si ritrovò più volte a studiare le dinamiche al tavolo Serpeverde, ad osservare il modo in cui Astoria Greengrass sedeva sempre alla destra di Malfoy e gli parlava con un sorriso in volto, toccandogli a volte la spalla, oppure la mano.

Hermione doveva ammettere che Astoria era una bella ragazza: pelle diafana, capelli scuri sempre acconciati in impeccabili boccoli, occhi grandi ed espressivi, labbra carnose a forma di cuore e naso piccolo e delicato. La giovane sorella Greengrass rientrava nei classici canoni di bellezza babbani e magici, Draco doveva averla scelta più per il suo sangue che per la sua bellezza, eppure Hermione non riusciva a spiegarsi perché Malfoy avesse chiesto la mano di una ragazza che, palesemente, non sopportava o che comunque non sembrava suscitargli alcun tipo di sentimento positivo.

Le loro conversazione erano sempre univoche: lei parlava, lui ascoltava. A volte Draco diceva qualche parola o annuiva, ma solitamente si limitava a rimanere nel più completo silenzio.

Lei cercava il contatto fisico, lui no. Se Astoria gli sfiorava la mano, lui sembrava innervosirsi, a volte si allontanava con delicatezza dal contatto, altre lasciava che la sua futura sposa facesse quello che voleva, ignorandola completamente.

Lei sorrideva molto e lo guardava con un'adorazione che ad Hermione infastidiva profondamente — era il tipo di venerazione che si poteva provare solo per una divinità, era il tipo di amore che lei trovava profondamente sbagliato. Lui posava lo sguardo su di lei raramente e quando lo faceva Hermione non riusciva a identificare alcun tipo di sentimento, se non indifferenza.

Hermione Granger non capiva.

Se non avesse conosciuto Draco intimamente, probabilmente non ci avrebbe mai fatto caso, avrebbe pensato che il ragazzo non fosse avvezzo ad avere una relazione con una ragazza e quindi non sapesse come comportarsi. Ma Hermione aveva conosciuto Draco e sapeva che era in grado di sorridere, di scherzare, di rispondere sagacemente e di cercare e apprezzare il contatto fisico con un'altra persona.

Forse sbagliava a fare certi paragoni, forse avrebbe dovuto semplicemente dimenticarlo e dedicarsi allo studio.

Verso la metà di Febbraio, la Professoressa Sprite decise di mescolare un po' le carte in tavola e di mettere alla prova i suoi studenti con un compito un po' diverso dal solito. Così, dopo aver formato delle coppie, diede agli studenti alcune piante e erbe magiche da riconoscere entro la fine della lezione. La coppia che fosse riuscita nel minor tempo a riconoscere tutte le piante,  sarebbe stata graziata e non avrebbe dovuto svolgere il compito per la settimana successiva, ottenendo inoltre venti punti per la propria casa e, dato che le coppie erano miste, sia Grifondoro che Serpeverde avrebbero ottenuto venti punti.

Blaise Zabini in coppia con Harry Potter, passò la maggior parte del tempo a storcere il naso per i modi rozzi del Grifondoro, mentre Pansy Parkinson, accoppiata a Cormacc McLaggen, maledisse Merlino e Morgana per tutto il tempo che fu costretta a passare a stretto contatto con quel troglodita.

Hermione avrebbe preferito trovarsi in coppia con quell'insopportabile di Daphne Greengrass, piuttosto di dover fingere indifferenza accanto a Draco Malfoy, ma a quanto pare Merlino doveva avercela con lei.

«Mandragola», disse Malfoy, indicando la prima pianta che dovevano riconoscere sul tavolo.

Hermione annuì, segnando sulla pergamena che aveva di fronte il nome suggeritole dal ragazzo.

«Geranio Zannuto», disse lei, segnando subito il nome della seconda pianta.

Osservarono per qualche secondo la terza pianta.

Fu Malfoy a parlare per primo: «Seme di Bubotubero».

«A me sembra un Puffagiolo», lo corresse la ragazza.

Gioco di sguardi #1 (Dramione)Where stories live. Discover now