Incomprensioni

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Finita la lezione di Lumacorno, Malfoy fu il primo ad uscire dall'aula. Ignorando le occhiate confuse di Zabini e della Parkinson, si appostò a pochi passi dalla porta, in attesa che anche la Granger uscisse.

Era irrazionale il suo comportamento, ne era consapevole, ma la gelosia che provava non gli permetteva in quell'istante di essere ragionevole. Voleva parlare con la Granger e capire quali fossero le sue intenzioni nei confronti di McLaggen e l'avrebbe fatto subito, non voleva che la gelosia lo tormentasse per ore, non l'avrebbe sopportato.

Pansy lanciò un'occhiata confusa a Blaise quando quest'ultimo la prese per il braccio e iniziò a sospingerla verso la loro successiva lezione. Un sorriso astuto albergava sul volto del moro.

Hermione uscì dall'aula scortata, come sempre, da Pel di Carota e Sfregiato, impedendo a Malfoy di avvicinarsi a lei. Tutto quello che potè fare fu incrociare lo sguardo della ragazza abbastanza a lungo da attirare la sua attenzione.
Hermione osservò l'espressione corrucciata di Malfoy e si chiese quale potesse essere il problema.
Il Serpeverde indicò con un gesto del capo il bagno a pochi passi da dove si trovavano, nella speranza che la Granger capisse che aveva bisogno di parlare con lei.
Le guance della ragazza si colorarono all'istante.
Possibile che Malfoy volesse farlo nel bagno? Non poteva aspettare la fine delle lezioni, quando si sarebbero incontrati nella Stanza delle Necessità?
Il suo corpo venne attraversato da un brivido d'eccitazione e l'idea d'incontrarsi in un luogo pubblico con Malfoy divenne all'improvviso allettante.
La ragazza si fermò e, sorridendo ai suoi amici, disse loro di andare avanti, che li avrebbe raggiunti entro breve; dopodiché si diresse verso il bagno con impazienza.
Appoggiò accanto al lavandino più vicino la borsa e il mantello, ogni senso in allerta e la pelle che le bruciava dal desiderio.
Quando sentì la presenza di Malfoy alle sue spalle, si voltò, studiando la postura leggermente rigida del biondo.
Era nervoso? Temeva che l'avrebbe rifiutato?
Senza lasciargli il tempo di aprire bocca e rovinate tutto con una qualche battuta arrogante, gli gettò le braccia al collo e premette con forza le labbra contro le sue.
Malfoy non rispose subito al bacio, confuso dal gesto inaspettato; gli ci vollero alcuni secondi prima che le sue braccia avvolgessero la vita della ragazza e le sue labbra seguissero il ritmo dettato dalla Granger.

«Non potevi aspettare?», sussurrò Hermione con un sorriso malizioso, prima di afferrare la bacchetta e chiudere la porta del bagno con un incantesimo.
Malfoy osservò confuso il gesto, gli occhi che saettavano dalla Granger alla porta.

Che lei sapesse già di cosa doveva parlarle?

Il sorriso vagamente soddisfatto sulle labbra delle Granger e il lieve rossore sul suo viso lo portavano a sospettare che trovarsi in quel bagno a parlare di McLaggen fosse proprio quello che la Granger sperava e temeva allo stesso tempo.

Un dubbio lo fece irrigidire, mentre la ragazza cercava qualcosa nella borsa: la Granger avrebbe mai potuto invitare McLaggen solo per vedere la sua reazione? Magari le supposizioni di Zabini erano errate e tra la ragazza e McLaggen non c'era nessun tipo di rapporto. La Grifondoro poteva essere tanto subdola da far girare voci false per farlo ingelosire?

«Eccolo!», esclamò la Granger, estraendo dalla borsa un "coso babbano".

La confusione di Malfoy aumentò.

«Tutto bene?», chiese Hermione, osservando la postura rigida di Malfoy e la sua espressione stralunata.

Un dubbio s'insinuò nella mente della ragazza: forse aveva frainteso tutto e il Serpeverde non voleva fare sesso. Ma allora perché chiederle di vedersi di nascosto in bagno? Per parlarle? Di cosa?

Hermione abbassò lo sguardo quando capì.

«Pensavo...», le parole le morirono in gola, avrebbe voluto sotterrarsi dall'imbarazzo: «Su, parla», lo incitò con rabbia, mentre si preparava a raccogliere i pezzi della sua dignità.

Gioco di sguardi #1 (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora