Compleanno

17.1K 784 181
                                    

All'ora di pranzo, dopo quella che era sembrata la lezione di pozioni più lunga di sempre, Hermione si era seduta a tavola tra Ginny e Ron, aspettando con impazienza il momento in cui qualcuno si sarebbe ricordato del suo compleanno e le avesse fatto gli auguri.

Aveva iniziato a mangiare con calma, chiedendosi chi se ne sarebbe ricordato per primo.

Harry, forse?

Voltò il capo verso il suo amico e lo vide piuttosto intento a torturare con la forchetta un povero e ormai defunto pezzo di pollo, mentre accanto a lui, Neville, gli parlava di quanto fosse sbagliato considerare la Mandragola una generica e normale pianta, dato che gli studiosi preferivano etichettarla come radice o tubero.

No, Harry era troppo preso dalla conversazione, non che gli interessasse per davvero, ma gli dispiaceva ferire i sentimenti di Neville e mai e poi mai avrebbe interrotto quel noiosissimo colloquio.

Ginny, forse?

Hermione spostò lo sguardo alla sua destra, notando come la piccola di casa Weasley non avesse ancora toccato cibo, troppo intenta a sfogliare una rivista di moda, vecchia di due settimane che le aveva passato Lavanda Brown dopo aver imparato a memoria ogni articolo. Ginevra, notando lo sguardo incuriosito di Hermione le sorrise, mettendo in mostra i denti bianchi: «Qua dice che il prossimo anno andrà di moda il viola».

No, Ginny era troppo presa della rivista per ricordarsi del suo compleanno.

Ron, forse?

Hermione spostò lo sguardo verso la sua sinistra, dove notò con disappunto che il suo rosso amico e Dean Thomas stavano facendo a gara di chi mangiava più patate al forno nel minor tempo possibile.

Ergo: neanche Ron sembrava ricordarsi di che giorno fosse.

Hermione sospirò affranta, giocherellando con quello che aveva nel piatto per qualche minuto prima di alzare lo sguardo e guardarsi intorno, alla ricerca di qualcuno che avrebbe potuto ricordarsi il giorno del suo compleanno.

Senza volerlo finì col posare lo sguardo su Malfoy che, dall'altra parte della stanza stava ascoltando con poco interesse quello che Pansy Parkinson gli stava dicendo.

Hermione appoggio il gomito sul tavolo, così da poter sostenere con la mano il viso.

"Tu", pensò, senza distogliere lo sguardo dal viso affilato di Malfoy: "Tu ti ricorderesti il mio compleanno?"

Era stupita dai suoi stessi pensieri, tanto che cercò di concentrare la propria attenzione su qualcos'altro, ma immancabilmente tornò a rivolgere lo sguardo al biondo: "Se tutto fosse diverso, se io non fossi io e tu non fossi tu... Se il mondo fosse privo di pregiudizi, se fossimo due semplici ragazzi come tanti altri, tu mi guarderesti come ora stai guardando la Parkinson? Come una tua pari?"

Hermione abbassò lo sguardo, confusa dai suoi stessi pensieri e dalla fastidiosa stretta al cuore che le fece mancare il respiro per qualche secondo.
S'impose di smettere di fare certi pensieri e tornò a mangiare, anche se non aveva molto appetito; perdendosi le veloci e furtive occhiate che Malfoy continuava a lanciarle, mentre si chiedeva perché quel giorno la Grifondoro fosse triste.

Gioco di sguardi #1 (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora