Fidanzamento

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Quando Hermione mise piede a Hogwarts dopo le vacanze natalizie, non aveva idea di come si sarebbe dovuta comportare con Draco Malfoy.

I primi giorni di lezione del nuovo anno, li trascorse ad osservarlo a distanza.

Malfoy che parlava con Zabini e la Parkinson, Malfoy che aveva profonde occhiaie, Malfoy che mangiava poco, Malfoy che scompariva i pomeriggi, Malfoy che non la guardava mai.

Avrebbe voluto avvicinarlo, forse perché sperava ancora che tutto si potesse in qualche modo risolvere, ma ogni volta si bloccava, rendendosi conto che non spettava a lei quella mossa.

Hermione si trovava nella scomoda situazione di essersi innamorata della persona sbagliata.

La faceva stare male vederlo così distante a lezione; sembrava essere diventato la copia sbiadita di se stesso.

A Hermione piaceva pensare, forse perché la faceva sentire importante, che quel cambiamento così radicale in Malfoy fosse stato dettato dal loro definitivo allontanamento.

Razionalmente sapeva che non era così, che non era possibile che Draco Malfoy apparisse così distaccato, così perso, solo perché lei non aveva risposto alla sua lettera, chiudendo una volta per tutte la loro relazione; eppure l'idea rimaneva e la faceva illudere che i sentimenti di Malfoy nei suoi confronti fossero più profondi di quanto avesse mai pensato.

Era arrivata a invidiare profondamente Pansy Parkinson, Blaise Zabini e Astoria Greengrass, che sembravano essere le uniche persone a cui Draco permetteva di parlargli e respirare la sua stessa aria.

Per Hermione era difficile ammetterlo, ma le mancava; Draco le mancava come mai avrebbe pensato.

Ogni tanto osservava la piuma Feder che le aveva regalato per Natale — oggetto che teneva al sicuro nel suo baule, insieme alla boccetta di inchiostro multicolore e alla polvere di Fata — e ricordava i momenti che aveva passato con lui, non solo quelli belli, e cercava di convincersi che era meglio lasciare le cose così come stavano.

Fu verso la fine di Gennaio che le capitò casualmente di udire Daphne Greengrass spettegolare con Millicent Bullstrode nell'aula studio dove si trovava a finire il tema di Pozioni.

Hermione non amava particolarmente i pettegolezzi e i pettegoli, ma quella volta le bastò sentire il nome di Draco, pronunciato dalla Greengrass, per interrompere lo studio e prestare loro la massima attenzione.

«Non devi dirlo a nessuno Milly, Malfoy mi ucciderebbe se sapesse che te lo sto raccontando, lui vuole che rimanga un segreto».

«Terrò la bocca chiusa, puoi fidarti di me, Daphne».

«Non so se hai notato che ultimamente mia sorella siede sempre vicino a Malfoy durante i pasti».

«Sì che l'ho notato! Parkinson la guarda sempre male!»

Hermione cercò sulla pagina il punto in cui era arrivata a leggere, pronta a tornare a studiare, ma le parole successive della Greengrass glielo impedirono.

«Malfoy ha scritto a mio padre per chiedere la mano di Astoria!»

«Non ci credo! Raccontami tutto!»

«Ovviamente dovranno entrambi terminare la scuola prima, ma dopo cinque anni di fidanzamento ufficiale il Mondo Magico assisterà al matrimonio più bello di sempre, il vestito di Astoria entrerà nella storia!»

Hermione chiuse per un istante gli occhi, cercando di calmare il battito impazzito del proprio cuore ferito.

Era irrazionale il dolore che provava, il dubbio che si faceva strada nella sua mente: per questo Draco non la guardava più? Era passato ad un "passatempo" più piacevole, più adatto ad un Purosangue come lui?

Gioco di sguardi #1 (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora