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Mi ricordo che quando iniziai a studiare il pianoforte, ascoltai questo pezzo da un mio compagno di studi musicali. 

Sognavo, quando lui lo suonava, ma non tanto perché lo eseguiva molto bene, ma per la profondità del brano. 

E anche perché quel ragazzo mi piaceva tanto. 

Gli scrissi anche una lettera molto romantica, a dire la verità, e speravo che potessi far breccia nel suo cuore, ma lui una sera mi vide in giro e mi disse: «Non l'hai capito che mi fai schifo?» 

«Vaffanculo!» sbraitai sdegnosa.  

Frammenti di una mente immoraleWhere stories live. Discover now