Lui si era vendicato per il male che gli avevo fatto. Quale male poi gli avevo fatto? Non avevo accettare che era stato con diverse ragazze prima di me. Un pensiero forse malato, ma che ci potevo fare se volevo un ragazzo vergine? Forse questo pensiero era dovuto dal fatto di aver preso la mia religione, lasciandomi condizionare dalla sua dottrina. Forse a peggiorare, quel mio pensiero, erano stati i miei complessi d'inferiorità.
Avevo sbagliato facendogli venire i sensi di colpa, ma lui era stato spietato. Non volevo giustificarmi, ma non lo facevo apposta a rinfacciarglielo. I miei complessi e i miei conflitti interiori mi facevano brutti scherzi, non per mia volontà; invece lui il male me l'aveva fatto di proposito.
Era stato senza cuore.
STAI LEGGENDO
Frammenti di una mente immorale
ChickLitDaniela, giovane pianista siciliana, si troverà prigioniera del suo stesso pensiero. Un marasma esistenziale, il suo, che la vedrà vittima e carnefice delle sue azioni. Una mente giovane e contraddittoria, quella di Daniela, combattuta tra giusto e...