cinquantatré

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Ero letteralmente su di giri.

Finalmente, avevo parlato. Finalmente, ero riuscita a dire ad alta voce tutti i segreti che, per anni, ero stata costretta a nascondere. Finalmente, Jungkook aveva scoperto la verità.

Ma ciò che aveva fatto in modo che mi sentissi al settimo cielo era che Jungkook aveva scelto di restare. Nonostante tutto ciò che aveva subito e vissuto a causa mia, non se n'era andato. Nonostante le bugie, non mi aveva abbandonato. Mi bastava questo per sorridere.

Eppure, la realtà andava affrontata. Ero felice che, dal punto di vista personale, tutto si era risolto nel migliore dei modi. Il problema era ciò che ci attendeva al di fuori delle mura dell'ufficio di Bang Sihyuk. Non avevo idea di come dovessi comportarmi.

«Sono felice che tu abbia scelto di dirgli la verità.» mi sussurrò Namjoon, dopo che tutti i ragazzi ci avevano raggiunti nell'ufficio.

Namjoon era l'unico che, insieme a Bang Sihyuk, era a conoscenza della verità fin da subito. Lui stesso mi aveva spronata ad accettare la proposta del signor Hong, ma non gliene facevo una colpa. Dopotutto, lui non sapeva cosa effettivamente quell'uomo avesse fatto per farmi firmare il contratto. Non sapeva della minaccia rivolta a Jungkook. Credeva semplicemente che si fosse interessato a me e che, di conseguenza, mi avesse chiesto di entrare a far parte dell'agenzia.

«Anche io.» gli sorrisi in modo sereno, come non facevo da tempo. «Sento di essermi liberata da un grosso fardello.»

«Bene!» esclamò Bang Sihyuk, tornando a sedersi davanti alla sua scrivania. Noi eravamo seduti a semicerchio di fronte a lui.

«Adesso?» domandò Jimin che, come gli altri, era contentissimo di vedermi di nuovo insieme a loro.

Bang Sihyuk sospirò profondamente.

«Adesso, dobbiamo capire come sia meglio muoverci.» tutti annuimmo in accordo. «Chaeyoung-ssi non è più una persona qualunque. Il suo fanbase, seppure sia uscita allo scoperto da pochi mesi, è molto ampio e io non voglio in alcun modo danneggiare il suo pubblico, soprattutto se deciderà di continuare questo tipo di carriera.»

Deglutii, abbassando il capo sulle mie gambe. La domanda era implicita, ma fin troppo chiara. Volevo continuare ad essere un'idol o tornare ad essere una persona qualunque? Non lo sapevo nemmeno io.

Sospirai, mordendomi l'interno della guancia.

«Sinceramente, da quando la mia carriera è iniziata – ovvero sin da quando ho firmato il contratto – mi è sembrato che la mia vita si stesse sgretolando pian piano, pezzo dopo pezzo. Da quando sono entrata a far parte della Cube Entertainment ho letteralmente visto la mia privacy svanire: il mio telefono era controllato assiduamente dal nostro manager; non avevo la possibilità di uscire in autonomia, se non in rare occasioni; non potevo più indossare vestiti scelti da me; dovevo sottostare a milioni di regole rigide; non sono mai stata pagata in modo adeguato; non mi è mai stata data la possibilità di scrivere o produrre delle mie canzoni; non mi è mai stata data la possibilità di esprimere me stessa attraverso ciò che più amo al mondo, la musica. Ho odiato – e odio tutt'ora – la persona che sono diventata negli ultimi due anni, quella che tutti conoscono come Dafne, la rapper principale delle Twilight Dream. Se penso a tutto ciò che mi è stato tolto da quando ho firmato il contratto,» il mio sguardo involontariamente giunse sul viso di Jungkook che, sorpreso e confuso, mi rivolse un labile sorriso, «allora la mia risposta è: no, non voglio continuare.»

Bang Sihyuk annuì lentamente, dimostrandomi di comprendere appieno le mie parole.

«Ma devo anche ammettere che non ci sono esclusivamente aspetti negativi.» involontariamente, sorrisi. «Grazie a quel contratto, sono riuscita a scoprire un nuovo lato di me, più sicuro e audace, che si rivela solo quando sono sul palco. Amo esibirmi davanti ad un mare di persone che, in un modo o nell'altro, mi sostengono. Amo salire sul palco e dare il mille per mille di fronte al pubblico. Amo dimostrare di cosa sia effettivamente capace. Grazie al contratto, ho conosciuto altre quattro ragazze che, nonostante siano completamente diverse da me, mi hanno sempre sostenuta quando pensavo che non ci fosse nessuno a supportarmi. Insieme, ci siamo fatte forza e siamo cresciute. Insieme, abbiamo coronato un sogno che tutte custodivamo nel cassetto fin da quando eravamo piccole. Infondo, nonostante le cose brutte che sono successe, amo ciò quel contratto mi ha dato la possibilità di fare. Per questo motivo, allora, la mia risposta dovrebbe essere affermativa. Voglio continuare questo percorso, lo voglio con tutta me stessa.»

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Where stories live. Discover now