trentasei

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spero vi ricordiate ancora di quegli occhi che avevo già nominato qualche capitolo fa ^-^
per chi si fosse dimenticato, vi rimando al capitolo trenta e vi ripropongo la stessa domanda: di chi sono gli occhi?

buona lettura


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«Jungkook.» sussurrai con voce tremante, tentando per l'ennesima volta di allontanare il mio viso dal suo petto. Eravamo immobili da ormai diversi minuti. Lui continuava a premere la sua mano sulla mia testa, impedendomi di muovermi. Perché non voleva lasciarmi andare?

«Chaeyoung, devi stare ferma.» mi intimò con un rauco grugnito. Sentivo il suo viso spostarsi da destra a sinistra in modo frenetico.

«Non puoi semplicemente lasciarmi andare? Vorrei rientrare in possesso del mio corpo, se non ti dispiace. È stato bello finché è durato, ma ora possiamo tornare a comportarci come sempre.» mi lamentai, cercando ancora di divincolarmi.

«Non credo tu abbia capito la gravità della situazione!» sussurrò di fianco al mio orecchio. «Quello che abbiamo sentito era il rumore di una macchina fotografica.»

«Ho capito, ma...»

«Niente ma!»

«Come sarebbe a dire, lasciami!»

«Per l'amor del cielo!» fischiò esasperato, non volendo alzare il tono di voce per chissà quale motivo. «Non ti sto abbracciando perché mi faccia piacere averti così vicina! Voglio solo evitare che il tuo bel visino venga immortalato in una foto che finirà sulla prima pagina di tutti i tabloid!»

«Credi sia un paparazzo?» domandai, immobilizzando ogni centimetro del mio corpo. Sentivo i battiti del cuore crescere a dismisura, mentre l'ansia cominciava a prendersi possesso di me.

«Non lo so, potrebbe anche essere una fan o uno stalker!»

«E ora come facciamo?» mormorai, sbattendo ripetutamente il piede per terra. Inconsapevolmente, mi aggrappai alla sua maglietta. «Potrei appena averti rovinato la carriera, Jungkook! Cosa penserà la gente quando mi vedrà avvinghiata a te? Diavolo, perché mi sono lasciata andare così?»

Lo percepii scuotere la testa con decisione.

«Sono abbastanza sicuro che, quando ha fatto la foto, il tuo viso fosse nascosto contro di me.» sospirò e, più dolcemente, aggiunse: «La tua identità è ancora al sicuro!»

«Non è questo il punto!» urlai a bassa voce. «Sto parlando di te, idiota!»

«A quello ci penseremo più tardi, ora ragioniamo su come andarcene da qua senza peggiorare la situazione.»

Dopo diversi minuti, passati nel silenzio più totale, giungemmo alla conclusione che, chiunque fosse stato, doveva essersene andato, altrimenti avrebbe fatto altre fotografie, nel mentre.

Giusto per sicurezza, concordammo che fosse meglio camuffarci il più possibile.

«Tieni, metti questo e nascondi i capelli.» disse, infilando il suo cappellino sulla mia testa. «Perché cavolo te li sei dovuta tingere di blu? Il tuo colore naturale ti sembrava troppo poco appariscente?»

«Esattamente per quel motivo! Morivo dalla voglia di essere al centro dell'attenzione di chiunque!» risposi ironica. «Non posso metterlo io, comunque. Sei più riconoscibile, senza!»

Sbuffò.

«Il danno ormai è fatto! Domani, vedremo in prima pagina la foto di Jungkook dei BTS con una ragazza! L'importante, ora, è mantenere la tua identità nascosta!» dopo che ebbe finito di sistemare i miei capelli dentro il suo cappello scuro mi permise di allontanarmi da lui di poco, giusto per verificare il risultato. Con le dita tirò ancora più in alto la mia mascherina, in modo tale che del mio volto fosse visibile esclusivamente una linea sottile da cui spuntavano a malapena i miei occhi.

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Where stories live. Discover now