Capitolo 28

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Le previsioni di Charlotte si avverarono: qualche settimana dopo furono invitati a cena dai Lought, con la scusa di far conoscere la futura mogliettina ai Rosestone. Fu invitata anche Mosly. Appena arrivarono, ad accoglierli c'era una giovane, leggermente in carne, ma di aspetto nobile e gradevole. Aveva dei grandi occhioni azzurri e le guance rosse sulla pelle bianca. Tutti si inchinarono alla solarità della ragazza. Accanto a lei Benjamin, serio e diritto. Mosly non poteva vederlo così, soprattutto dal ballo, in cui aveva fatto sfoggio uno dei suoi meglio riusciti sorrisi. Ma per educazione alla nuova conoscenza, fece finta di apparire felice di presentarsi e desiderosa di saperne di più di lei. Le due, con qualche intervento di Charlotte parlarono a lungo. Mosly non ci mise molto a capire Brigitte: era una ragazza viziata, istruita a essere gentile con tutti, ma acida e di critica facile, se glie ne si offriva l'occasione. Non la sopportava. E era sicura che Brigitte non sopportava lei, ma si divertiva a trascinarla per più tempo possibile lontano da Benjamin. Non era quello che lui voleva e Mosly lo sapeva. Per tutto il tempo che passarono insieme, Brigitte cercava con lo sguardo il suo futuro marito ma Mosly vedeva bene che lui la ignorava. Ed era soprattutto questo a divertirla. Ma la ragazza, appena poteva, si attaccava al braccio di Benjamin che rimaneva distaccato, se non per rispondere a monosillabi alle stupide domande che gli faceva tipo: "Ci sposeremo presto, vero Mr Lought?". Così, sia Mosly, sia Benjamin, sentivano una fitta al petto, inconsapevoli l'uno dell'altra.
Mosly era costretta a vedere spesso i due: da quando era tornato Benjamin, i Lought facevano si che più spesso possibile, amici e conoscenti, vedessero insieme i due, così davano balli e cene. Mosly parlava poco con Benjamin, ma i loro sguardi si incrociavano spesso. Lei cercava tutte le volte di prenderlo da parte. "Mr Lought." arrivava come un tornado all'attenzione del povero ragazzo. Vederla a quelle feste, consapevole del fatto che l'avrebbe visto con Brigitte, era un tormento enorme. "Lady Rosestone." "Questa festa è stata organizzata proprio bene, ma personalmente c'è troppa gente". "Non posso negarlo ma di certo non posso fare a meno di rimanerci in mezzo" fece un sorriso amaro. "Mr Lought, perché non facciamo due passi fuori. Di certo un po' d'aria fresca ci aiuterà a sopportare la serata.". Oltre al fatto che lei effettivamente volesse passare del tempo con lui, anche senza proferire parola, lo vedeva pallido e ciò la preoccupava. Benjamin abbassò lo sguardo e disse, evitando gli occhi inquieti della ragazza. "Ho impegni a cui non vorrei sottostare ma che devo rispettare". Benjamin le guardò per un secondo: i suoi occhi sembravano chiedere aiuto. Ma prima che lei potesse dire qualcosa, il ragazzo si voltò per andarsene. "Lo capisco." consenti Mosly, col cuore in gola. Rimase qualche secondo a guardargli le spalle, poi i riccioli neri, che sparivano tra la folla. Perché quell'amarezza era l'unica cosa che sul suo viso si trasformava in un sorriso?

Villa RosestoneWhere stories live. Discover now