Capitolo 13

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Le settimane passarono. Benjamin Lought tornò in città a fine estate. Charlotte disse che aveva comprato una villetta fuori città ma non aveva detto dove. "Dice che è accogliente ma per affari viaggia molto quindi non è quasi mai a casa. Spero solo ci sia per il matrimonio.". Mosly vide il dispiacere sul viso dell'amica. Si sentì in parte responsabile. Temeva infatti che il fratello avesse preso quelle distanze a causa sua, per non vedere più lei. Comunque i preparativi per le nozze proseguivano velocemente e di lì a qualche settimana il cugino e Charlotte avrebbero coronato il loro desiderio. Il generale Winneinsburg faceva spesso visita a Mosly, che inconsciamente si era resa più disponibile nei suoi confronti. Non lo amava di certo, ne trovava in lui quel genere di uomo che le avrebbe fatto cambiare idea sul matrimonio. Ma era comunque una compagnia, ben accetta, ma nulla di più.
"Posso chiedervi" disse un giorno "come deve essere un uomo per poter chiedere la vostra mano e essere accettato da voi? Vi prego di non mal interpretare questa domanda, è pura curiosità.". Ma Winneinsburg aveva ben altro in testa invece di una semplice curiosità. "Non saprei." rispose Mosly con un sorrisetto. "E allora come farete a trovarne mai uno se non sapete cosa cercate?". "Infatti, caro Winneinsburg" sperava di concludere Mosly "io non ne cerco alcuno. Non ho canoni di bellezza ne di ricchezza, non vado alla ricerca del più colto o del più istruito, non deve dimostrarmi alcuna abilità o talento. Non ne accetterei neanche io. O se preferite, ne cerco uno che abbia tutto ciò assieme. Ma poiché un uomo simile sarebbe insopportabilmente presuntuoso, temo non esista sulla faccia della terra l'uomo per me.". Il generale Winneinsburg rise, per celare l'amarezza che quelle parole gli avevano trasmesso. "Ora vogliate scusarmi, ma per il grand'evento di domani vorrei essere ben riposata." "Certamente, lasciate che vi riaccompagni". E così i due si salutarono. Il mattino seguente si sarebbe celebrato il matrimonio di Mr Rosestone e Miss Lought. Alla cerimonia Benjamin non si presentò. Aveva mandato una lettera di scuse alla sorella dicendole che affari di estrema importanza lo avevano trattenuto in città, ma che faceva a lei e a Peter le più sincere congratulazioni. "Come può aver fatto questo dispiacere alla sua amata sorella?". Mosly era incredibilmente arrabbiata. Che il suo odio per lei lo avesse portato addirittura a non volerla più vedere neanche il giorno di gioia della sorella? Si trovò a lamentarsi col Mr Shattle. "Mr Lought è molto impegnato in affari interni. La sua presenza in guerra gli ha dato un importante considerazione nel campo dell'esercito e delle milizie. Ora a lui fanno riferimento per consigli e finanziamenti molti ufficiali." Mosly non capiva di quegli affari ma il ricordo di quella faccenda la fece arrabbiare ancora di più. Il discorso fu interrotto dal giuramento dei due sposi che richiedeva da parte di Mosly la massima attenzione. Voleva fissarsi nella memoria quel momento, in cui una donna, che non era lei, aveva il suo stesso rispetto e la sua stessa fiducia da parte del cugino. E a differenza di quello che si era immaginata, le dava enorme gioia.
Il discorso tra Mr Shattle e Miss Rosestone continuò nel giardino della chiesa, a cerimonia conclusa. "Vi prego di spiegarmi quale onore possa avere un uomo che ha richiamato alle armi un amico?". Mr Shattle si stupì della domanda. "Perdonatemi ma non vi seguo." disse. Camminavano lungo un ruscello che separava il giardino della chiesa ad un ampio prato selvatico. "Mi riferisco a mio cugino". Mosly aveva un portamento invidiabile, che era capace di mantenere anche in un momento di rabbia come quello. Guardava dritto davanti a se, così da non farsi leggere nello sguardo l'odio verso Benjamin Lought da Mr Shattle. Lui rise imbarazzato "A costo di passare per uno stolto, vi ripeto che non vi seguo.". Mosly si fermò e si voltò verso di lui, con un aria tanto seria e glaciale che Mr shattle involontariamente arretrò di un passo per la paura. "Benjamin Lought ha avuto l'ardire di richiamare mio cugino in guerra, anche se solo come stratega, alla vigilia del suo matrimonio. Questa è la causa della posticipazione della data delle sue nozze.". Mr Shattle stette un secondo in silenzio, guardandosi attorno confuso. "Miss Rosestone, spero che quello che le sto per raccontare faccia placare l'ira che avete nei confronti di mio cugino."

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