Capitolo 11

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Tutte le volte che Mosly andava a trovare l'amica, non poteva fare a meno di pensare che almeno la metà delle sue pene avrebbero potuto esserle risparmiate, se non fosse stato per la meschinità del fratello. Ma come poteva dirglielo? Sicuramente le avrebbe procurato più dolore quella notizia di quanto già non ne fosse vittima a causa delle due mancanze.
Un giorno di fine mese il generale Winneinsburg scrisse una lettera alla signorina Rosestone per informarla che il cugino, poiché la guerra era stata vinta, sarebbe tornato a casa con onore. Per la gioia, in tutta fretta, Mosly andò da Charlotte. La trovò in lacrime: la sua lettera aveva testo ben diverso. Il fratello Benjamin era rimasto ferito in battaglia e se pur non gravemente, doveva ricevere cure e non sarebbe potuto tornare a casa prima di una settimana. Quella notizia colpì Mosly più di quanto potesse immaginare. Non sapeva infatti che Benjamin Lought aveva partecipato di persona ai combattimenti. La notizia che Peter sarebbe tornato a casa presto rincuorò l'animo di Charlotte almeno un po'. Due giorni dopo il generale Winneinsburg fece visita ai Rosestone, accompagnato da Peter. Dopo un lungo abbraccio e lacrime di gioia che Mosly versò per la felicità di vedere il cugino, il generale si complimentò con lei per il grande coraggio che il cugino aveva dimostrato. Le disse inoltre si esserne orgogliosa e che uomini di così tanto valore se ne vedevano ben pochi. "A differenza di altri" concluse. Peter non capì, ma la cugina afferro a pieno il soggetto di quella frecciata. Quando il generale Winneinsburg si ne andò, Peter e Mosly rimasero soli. Peter le racconto con grande entusiasmo tutte le azioni eroiche a cui aveva assistito. Anche quella raccontatagli dal generale Winneinsburg di Benjamin Lought. "E ora come sta?" chiese preoccupata Mosly. "Bene, non è stata una ferita così grave. Io non l'ho visto ma a sentire da una lettera che mi ha mandato proprio lui non ci metterà molto a guarire.". Mosly ne era turbata. Non sapeva perché ma l'idea che Benjamin si fosse ferito, per quanto meschino, la faceva stare male. Era preoccupata per lui. Peter andò a trovare Charlotte e tornò la sera. Disse alla cugina che al ritorno di Benjamin, avrebbero celebrato le nozze. Mosly ne era contenta. Ma per tutta la notte non riuscì a pensare ad altro che a Benjamin. Ma perché, dopo quello che aveva sentito sul suo conto, le stava così tanto a cuore la sua salute? Non chiuse occhio, tra la rabbia e la preoccupazione. Qualche giorno dopo, mentre come di frequente il generale Winneinsburg era a villa Rosestone, i Lought gli fecero visita. Vedere Benjamin, nella sua eleganza e compostezza mise Mosly in soggezione. Era tornato la sera prima e stava bene, senza neanche una ripercussione della ferita che aveva subito. Il generale Winneinsburg parlò a lungo con Peter e Charlotte. "Come state, Mr Lought?" chiese Mosly, avvicinandosi. "Bene grazie, voi?". Non la guardò se non per pochi istanti negli occhi, guardando la sorella come se Mosly lo stesse deconcentrando dal seguire la conversazione. "Bene grazie.". Lui era distaccato? Lui, che non aveva ragione di darsi quelle arie. Mosly, sdegnata, non gli rivolse più la parola per tutta la visita, benché si sentisse gli occhi di lui addosso. Anzi, quasi per fargli dispetto si avvicinò di più al generale Winneinsburg. Benjamin non proferì parola.

Villa RosestoneWhere stories live. Discover now