Capitolo 24

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Carlotte si prese un impegno: doveva assolutamente aiutare il fratello. Erano due i motivi che la spingevano a farlo. Il primo era perché non poteva sopportare che Benjamin si negasse l'amore che avrebbe trovato in Mosly, come lei nel fratello. E secondo, sapeva che Mosly lo avrebbe amato tanto quanto lei amava Peter. Li aveva osservati bene, il giorno prima a cena, e sperava che nel cuore Mosly serbasse qualche sentimento per Benjamin. Ma aveva fatto una promessa al fratello. Così tutte le volte che sarebbe venuto fuori un discorso del genere, lei avrebbe avuto un'incredibile discrezione. Ci pensò Peter, a colazione il giorno dopo. "Sono contento che Benjamin si stia per sposare.". Mosly si blocco con la forchetta a due centimetri dalla bocca. "Non si sta per sposare. Neanche sono fidanzati. E poi non sta bene unirsi in matrimonio con la figlia di un uomo che deve le sue ricchezze al sacrificio di così tanti uomini.". "Cosa intendete?" chiese Mosly, fingendo un distaccato interesse. "I Dallas possiedono le maggiori produzioni di armi da guerra. Inoltre sembra abbiano dei loschi affari: sono soliti assoldare persone di poco conto, che sembrino dei poveracci, per, come dire, farsi aiutare a eliminare la concorrenza". Mosly era scioccata "Dei sicari? Oh di grazia!". "Su, signore! Non è una cosa da dire di una famiglia rispettabile come la loro". Benjamin si sarebbe sposato con una famiglia dedita a una cosa tanto orribile? Chissà se lo sapeva.
Mosly non poteva più stare lì. Doveva andarsene per un po'. Quella casa, benché avesse la compagnia del cugino e dell'amica, la circondava di tristezza. "Farò un viaggio. Pochi giorni, forse neanche una settimana. Andrò ai laghi. In primavera sono meravigliosi.". "È una splendida idea, Mosly. Un po' di aria fresca ti farà bene. La mia famiglia ha un possedimento, a ovest della valle, potresti andare lì. Anzi, mando già i domestici, così al tuo arrivo sarà sistemata". A Mosly pareva un'ottima idea. Un po' di distacco da quella vita così monotona di città le avrebbe fatto sicuramente bene. Fece chiamare Clorilda. Voleva la accompagnasse. Due giorni dopo la domestica era a casa Rosestone, in città. "Pronta a partire, signorina?" le chiese con un sorrisone. Mosly annuì. Presero una carrozza e iniziarono il viaggio. Mosly aveva molto di cui parlare. Le spiegò la faccenda.
"Signorina, voi dovreste proprio dirlo a Mr Lought quello che provate per lui". "Oh Clorilda. Sapete che non mi è affatto facile esprimere i miei sentimenti.". Clorilda ci penso un po' su. "Allora non ci pensate, ora stiamo per arrivare alla residenza dei Lought che lady Charlotte ci ha generosamente prestato. Vedrete che sarà un toccasana per il vostro animo.". Dalla finestrella della carrozza si vedeva già la villa. Imponente, come ogni proprietà dei Lought.

Villa RosestoneWhere stories live. Discover now