Capitolo 8

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Arrivò il giorno delle nozze di Mary e Lucas Tellimbur. Una festa sfarzosa ma elegante, con invitati di prestigio e pietanze ricercate. Benjamin Lought si fece vedere poco, mentre Charlotte e Peter fremevano nell'immaginarsi al posto dei due sposi. Mosly notò che erano una coppia perfetta. Sembrava si completassero a vicenda. Era sicura che neanche Mary era più felice di uno di loro due. "Mosly!" la chiamò Peter, a braccetto di Charlotte. In loro compagnia vi era un gentiluomo di bell'aspetto, alto e dalle spalle larghe, in un'uniforme blu. "Cugina, vi presento il generale John Winneinsburg, amico di vecchia data." rise e lo guardò. Il generale fece un profondo inchino. "Sono così contento della notizia che uno dei miei più vecchi amici si stia per sposare. Scelta ardua, ma direi che è un pericolo degno di essere corso" volse un cenno del capo al lady Charlotte. Lei sorrise e guardò Peter. "Voi dicevate, non avete ancora preso moglie?". Mosly si stava annoiando in quella conversazione ma per affetto al cugino rimase. "No. Il matrimonio è l'ultima delle cose che mi interessano.". Tanto bastò ad attirare l'attenzione di Mosly. "Questo non significa che mi vieti di fare gentili conoscenze. Solo ho troppi impegni per potermi concentrare sul matrimonio. Inoltre il mio lavoro mi vieterebbe di stare in compagnia della donna che amo, poiché per me il matrimonio è questo. Non di affari, non per fare un favore alle famiglie. Ma uno come il vostro, che garantisca una felicità duratura.". "Vedi cugino. Non sono l'unica a pensarla così.". Si voltò verso Peter, scoprendo che lui la stava già osservando soddisfatto. "Cara, vado a prendere qualcosa da bere, torno subito" disse Peter. Charlotte rimase a conversare con loro. Se ne andò che i due neanche se ne accorsero. Mosly aveva trovato un uomo che la pensava come lei. Sapeva che sarebbe stato l'inizio di una grande amicizia. Poiché di tutti gli invitati sia Mosly che il generale Winneinsburg conoscevano ben poche persone, inavvertitamente finirono per conversare tutta la durata della festa e anche durante il ballo a fine serata. "Permettetemi di accompagnarvi a casa e promettetemi che ci rivedremo ancora, magari per una passeggiata." disse lui a festa conclusa. "La mia carrozza è qui, ma per la passeggiata accetto volentieri" rise Mosly. "Domani, dopo pranzo?". "Perfetto" e lo salutò con un inchino. Durante il viaggio si rese conto. La compagnia del generale Winneinsburg le era stata più gradita del previsto. E il suo aspetto elegante lo aiutava a farsi benvolere.
"Cugino non mi riconosco" disse a colazione, dopo un lungo silenzio. Peter aspettava dalla serra prima che lei le parlasse di Winneinsburg. "Ho accettato una passeggiata col generale, oggi dopo pranzo. Non devo temere, vero?". Lo guardò preoccupate. Lui rideva sommessamente "Scoprilo" le rispose semplicemente. "Magari scopri che il genere maschile non è così marcio come pensi" rise e finì la colazione.

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