Capitolo 4

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Il mattino dopo Peter non faceva altro che parlare di Charlotte Lought. "Potreste essere veramente amiche. È una donna estremamente interessante. È così intelligente, colta, elegante..." "Inespressiva" rise Mosly. "Non è affatto inespressiva. Anzi ha un sorriso che di bellezza potrebbe quasi uguagliare il tuo, cugina mia.". Lei sorrise cogliendo la presa in giro. "Vi voglio chiedere di mandarle una lettera per invitare lei e suo fratello a pranzo da noi, domani. Anzi già oggi. Sono sicuro che se la spedite subito le arriverà in tempo.". Era agitato all'idea di mandarle un invito. "Perché non lo fate voi? Sono sicura risulterà più gradita". Mosly non aveva la minima intenzione di invitare anche Benjamin Lought a pranzo da loro. Doveva fare svanire in lei quella voglia di rivederlo. Non poteva abbandonarsi a simili tentazione, ferma sulla sua decisione di non avere alcuna amicizia intima con un uomo che non fosse suo cugino. "Non sarebbe conveniente. Se la invitassi io risulterei sfrontato. Vi prego, insisto." "Perché siete voi a chiedermelo, acconsento. Ma il fratello non lo inviterò.". Peter le guardò incuriosito. "Ha l'età e il patrimonio adatto perché possa sembrare l'uomo adatto a un mio matrimonio con lui. La zia potrebbe pensare che io abbia mire sul suo conto. E è assolutamente cosa che voglio evitare.". Peter rise. "Ho capito. Ma converrete che non è buona educazione non invitarlo, se si invita la sorella.". Mosly ci pensò un po' su e concluse. "E allora inviteremo anche lui, cosi da avere qualcuno da stuzzicare. Vi prego di non sgridarmi se lascerò trapelare le mie intenzioni di non conquistarlo.". Sottolineò l'ultimo "non" alzando il tono della voce. "Allora state attenta cugina, perché sono proprio le vostre parole pungenti a conquistare un uomo, stuzzicando il suo intelletto. Se di un uomo di intelletto si tratta. E dato quello della sorella, quello di Benjamin Lought non dev'essere da meno." ridacchiò. Mosly incrociò le braccia. "Non potete negarmi il mio unico divertimento.". "Allora dovete essere pronta a pagarne le conseguenze" rise lui.
Terminata la colazione Mosly si impegnò a scrivere una cordiale lettera di invito alla nuova amica invitando lei e il fratello a pranzo con la scusa di volerle mostrare le migliorie riportare dal cugino al giardino che circondava la villa. Fu spedita immediatamente, e la risposta non tardò ad arrivare. Purtroppo per quel giorno avevano ospiti ma il giorno dopo sarebbero stati contenti di accettare l'invito. Così Mosly ebbe il tempo di riflettere sul comportamento da avere nei confronti di Benjamin Lought. Fu così che, il giorno seguente, finito il pranzo, Mosly, che non aveva proferito parola se non per rispondere alle domande dei fratelli, insistette perché si facesse una passeggiata nel giardino. Prese sotto braccio Charlotte che evidentemente voleva stare invece con Peter. Fu così che con Benjamin Lought si ridussero al minimo le occasioni di dialogo. E lui certamente non sembrava insistere per averne con lei. "È stato un pomeriggio delizioso" disse, tenendo le mani della amica. "Concordo. Ora dovete assolutamente accettare il nostro di invito. Quando vi verrà più comodo, saremmo ben lieti di invitarvi da noi, senza il caos di un ballo." disse Benjamin, guardando la sorella che annuiva. Poi spostò lo sguardo su Peter per vedere come avrebbe reagito alla proposta. Lui sembrava ben lieto. "Molto volentieri." disse lui. Aiutò Charlotte a salire in carrozza. Benjamin salutò prima Mosly poi Peter con la stessa cortesia per entrambi. Questo fece piacere a Mosly perché stava a significare che li metteva sullo stesso piano di conoscenza.
"Potevi lasciarla passeggiare con me." "Scusa cugino, non succederà più. Ho visto come Benjamin Lought mi guardava e non ho notato differenze negli sguardi diretti a voi. Questo mi porta a non aver ragione di credere che possa pensare che io abbia alcun interesse per lui." disse soddisfatta. "Siete troppo severa. Perché non volete dare a nessun uomo la possibilità di conoscervi? Non che questo non mi riempa di onore." "Poiché sono sicura che qualsiasi altro uomo se non voi non possa nutrire per me l'affetto che invece avete voi. E nessuno a parte voi merita il mio rispetto.". Dicendo ciò si sedette sul divano a ricamare. La sera la passarono così, mentre Peter la deliziava con le sue prove al pianoforte e Mosly ricamava.

Villa RosestoneWhere stories live. Discover now