«E come?» chiese, poggiando il suo palmo sulla mia gota per accarezzarmi dolcemente. Non riuscii a non abbandonarmi anche a quel tocco e spinsi il mio viso verso la sua mano. Era come se non ne avessi mai abbastanza. «In ogni caso, ci faremo del male.»  Mi morsi il labbro per impedire alle lacrime di uscire. «Tanto vale continuare a ferirci stando insieme, piuttosto che soffrire l'uno lontano dall'altra.» 

Sorrisi involontariamente, nel sentire quell'ultima frase.

«Mi hai appena chiesto di diventare la tua ragazza?» lo presi in giro, tornando ad alzare lo sguardo su di lui. Per un attimo i suoi occhi si spalancarono. Sapevo che non fosse quello il significato delle sue parole. Il suo "stare insieme" era una metafora con cui intendeva dire di non allontanarci l'uno dall'altro. «Sto scherzando.»

Gli rivolsi un lieve sorriso, sospirando. In un'altra dimensione, mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di quantomeno prendere in considerazione un'idea del genere. Purtroppo, in quella vita non potevamo nemmeno permetterci di immaginare certe cose.

«No.» disse seriamente dopo un po', guardandomi dritto negli occhi.

Corrugai la fronte, perplessa.

«No?»

«Non scherzare.» sussurrò e alzai un sopracciglio. Gli sembrava forse il momento di riprendermi?

«Ma...»

«Diventa la mia ragazza.» lo vidi deglutire a fatica, quando il pomo d'Adamo si mosse su e giù estremamente lentamente. Io, dal mio canto, sgranai gli occhi. Di certo non mi aspettavo che dicesse quelle determinate parole.

«C-Che?» balbettai, alternando lo sguardo tra entrambi i suoi occhi. «Tu non scherzare!»

«Sono serissimo!»

Una risata amara fuoriuscì dalle mie labbra senza che io potessi impedirlo. Mi stava assolutamente prendendo in giro. Come poteva anche solo parlare seriamente di certe cose!

«Jungkook, ti rendi conto di quello che hai appena detto?» domandai attonita.

«Ti ho chiesto di diventare la mia ragazza.» rispose con decisione e io lo osservai come se gli fossero spuntate delle corna d'alce sulla testa.

«Sei completamente impazzito?» gracchiai, allontanandolo malamente da me e fissandolo inorridita.

«Se non vuoi basta dirlo.» mormorò lui, facendo qualche passo indietro, assumendo un'espressione addolorata in viso. Credeva che io lo stessi respingendo perché non volevo stare con lui.

 Credeva che io lo stessi respingendo perché non volevo stare con lui

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«Non si tratta di volere o meno.» risposi velocemente, ancora incredula che stessimo avendo quel tipo di conversazione.

«E di cosa, allora?» alzò leggermente il tono di voce, facendomi sussultare lievemente.

«Cristo, Jungkook!» esclamai sconcertata. «Lo sai benissimo! Fai parte di questo mondo da molto tempo in più di me! Non possiamo semplicemente fare quello che ci pare e piace! Non ci è permesso!»

Il suo sguardo, improvvisamente, si ammorbidì quando comprese che il mio rifiuto non fosse dovuto ad una mia scelta personale. Banalmente, ci era impedito avere relazioni sentimentali con altre persone. Il suo corpo di mosse in avanti, andando ad appoggiare le sue mani sui miei fianchi, attirandomi leggermente a sé.

«Lo so.» mormorò, annuendo comprensivo. «Ma io non posso più stare lontano da te. Ho bisogno di saperti vicina. Anche se ciò significa doverci nascondere dal mondo intero.»

«Jungkook...» mormorai, ma alzò un palmo della mano per zittirmi.

«No, ascoltami.» sussurrò, tornando a posare le mani sul mio viso, avvicinandolo al suo in modo tale che i nostri nasi si sfiorassero. Chiusi gli occhi, inebriata da quel semplice tocco. «Io non so dirti esattamente cosa provo. So solo che ogni volta che ti vedo e ti stringo fra le mie braccia sento qualcosa di potentissimo dentro di me. È qualcosa che parte da qui.» gentilmente, afferrò una mia mano e se la portò contro il petto, sul lato del cuore. «E si espande in tutto il corpo. Non so cosa sia, so solo che è la prima volta che mi capita di provare qualcosa del genere e mi fa stare così bene da non volerci rinunciare, non a priori. Voglio ridere con te delle battute stupide di Jin-hyung! Voglio piangere insieme a te quando credo di essermi esibito male. Voglio essere al tuo fianco, ora che hai iniziato questo percorso nel mondo della musica. Voglio sostenerti nei momenti di sconforto, ma voglio anche riprenderti quando commetterai un errore. Voglio essere la persona da cui ti rifugi quando stai male. Ma, soprattutto, voglio vederti sorridere, Chaeng, e voglio anche essere la causa del tuo sorriso.»

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Where stories live. Discover now