«Il brano di Hoseok è pazzesco!» continuò Jimin. «La prima volta in cui me l'ha fatto sentire mi è subito venuta voglia di ballare per tutta la stanza!»

«Ma io non ho fatto nulla. Aveva già composto tutto lui, io ho solo aggiunto qualche piccolo elemento in più!» smentii, non volendo sminuire il lavoro di Hoseok. Non avevo fatto praticamente nulla, io.

«Ddaeng! Errore!» annunciò platealmente Jimin, puntandomi un dito contro. «Il ritornello l'hai scritto tu! Ed è una bomba!»

«Si, ma...»

«Niente ma! Proseguiamo!» mi interruppe Taehyung.

«Recentemente, hai aiutato anche qualcun altro, se non sbaglio!» disse Jimin con fare allusivo, ammiccando verso Jungkook che, però, non si accorse di nulla.

«Vero, Jk?» Taehyung alzò un po' la voce, sperando di farsi sentire dal più giovane che era fin troppo concentrato sul suo cellulare.

A quel punto, spazientito, Jimin allungò una gamba sotto il tavolo e tirò un calcio al ragazzo che saltò in aria per il dolore.

«Dannazione, hyung!» gridò, guardando Jimin in cagnesco.

«Non ci stavi ascoltando.» mormorò lui, alzando le spalle come se non ci vedesse nulla di sbagliato.

«Si vede che non ero interessato alla conversazione.» affermò l'ovvio.

«Be', si stava parlando di te quindi vedi di far crescere il tuo interesse.»

Jungkook sbuffò, togliendosi le cuffiette e appoggiando il telefono sul tavolino. Incrociò le braccia sul petto e spalancò leggermente gli occhi, stendendo le labbra in una riga sottile. Sembrava voler dire, felice, ora?

«Perfetto. Stavamo dicendo che Chaeyoung-ssi ha fatto un gran bel lavoro con il brano di Hoseok e che ultimamente ha lavorato anche con qualcun altro.» spiegò Taehyung, alternando lo sguardo tra me, Jimin e Jungkook.

«Esatto.» si accodò Jimin. «Peccato che del tuo pezzo nessuno sappia nulla.»

«Però l'avete registrato.» constatò Taehyung.

«E quindi?» alzò un sopracciglio il minore dei tre. «Cosa volete?»

«Faccelo sentire!» supplicò Jimin, unendo i palmi a mo' di preghiera.

«No.»

«Ti prego!»

«No.»

«Ti scongiuro!»

«Ho detto di no, hyung.»

«Be', allora perché non ci racconti come siete finiti voi due a lavorare insieme? L'ultima volta che vi ho visti insieme ho temuto che uno dei due potesse scuoiare vivo l'altro.» propose Taehyung, schioccando le dita, convinto di aver trovato la soluzione vincente per tutti.

«È stata lei a pressarmi.»

«Jungkook è venuto a casa mia!»

Entrambi parlammo nello stesso momento, dicendo due cose totalmente opposte, una vera e l'altra ovviamente falsa. Serrai la mascella e assottigliai gli occhi guardandolo intensamente, sperando di vederlo bruciare davanti a me.

«Non dire cazzate.» lo minacciai, puntandogli un dito contro.

«Lo stesso vale per te, ChaeChae! Sappiamo entrambi come è andata.»

Spalancai gli occhi per lo shock! Come osava?

«Stai scherzando, vero? Ti devo forse ricordare che hai passato un'intera serata a chiamarmi e che il mattino dopo ti sei presentato a casa mia mentre ero in un semplicissimo asciu...»

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora