«Mamma, come faccio a sapere se mi trovo bene o no? Ho detto che sto andando a lavoro, non che sono già arrivata!» sbuffai platealmente, ricevendo un'occhiata ambigua dall'autista.

«Ah, si... Be', più tardi chiamami e fammi sapere, d'accordo?»

«Si, ti mando un messaggio.»

«Ci manchi tanto!» squittì ancora una volta, costringendomi ad allontanare il telefono dall'orecchio.

«D'accordo. Ciao!»

Chiusi la chiamata, senza troppe cerimonie. Non ero una persona particolarmente affettuosa. Anzi, si potrebbe dire che ero l'esatto opposto: spesso acida e soprattutto lunatica.

«Eccoci.» disse il conducente una decina di minuti più tardi.

Guardai fuori dal finestrino e notai un edificio completamente bianco, non particolarmente imponente, con un portone in vetro, sopra al quale si trovava la semplice scritta Big Hit Entertainment. Nulla di speciale, insomma. Avevo dato per scontato che una delle band più famose della Corea avesse un edificio importante. A quanto pareva, però, non era così.

Pagai il tassista e, mettendo da parte l'ansia che stava pian piano crescendo in me, mi diressi verso l'entrata. Prima di spingere il portone, controllai un'ultima volta l'orologio: ero in ritardo di un quarto d'ora. Ottimo.

«Salve!» entrai titubante, dirigendomi subito dalla signora alla reception.

«Come posso esserti utile?» domandò lei, squadrandomi senza ritegno.

«Sono Sin Chaeyoung, sono stata assunta per lavorare con...»

«Eccola, finalmente!» una voce imponente mi costrinse a lasciare a metà la mia frase. Mi voltai a destra e incontrai la figura abbondante di un uomo di mezz'età, intento a sorridermi. «Benvenuta!»

Si incamminò verso di me con fare deciso.

«Io sono Bang Sihyuk!»

Spalancai gli occhi nel rendermi conto chi avessi di fronte e nello stesso momento, un'ulteriore voce raggiunse le mie orecchie.

«Anche detto Hitman Bang! Il capo, insomma!»

Un ragazzo castano comparì nella mia visuale, spuntando da dietro il corpo di Bang Sihyuk.

«Per l'amor del cielo, Hoseok! Lasciami respirare per una buona volta!»

Il ragazzo ridacchiò avvicinandosi a noi e al tempo stesso, con un lungo sospiro, Bang Sihyuk tornò a rivolgermi la sua attenzione.

«Molto piacere!» dissi prontamente, inchinandomi velocemente.

«Il piacere è tutto mio.» rispose lui. «Vieni, perché non andiamo nel mio ufficio? Abbiamo molto di cui discutere.»

Mi limitai ad annuire e a seguirlo tra i corridoi dell'edificio. Ma ancora prima che potessimo allontanarci dall'ingresso, la voce del ragazzo ci costrinse a fermarci.

«Yah! PD-nim!» gridò, avvicinandosi a noi. «Almeno dammi la possibilità di presentarmi!»

Bang Sihyuk sbuffò e alzò gli occhi al cielo.

«Più tardi farò le presentazioni ufficiali!» dichiarò Bang Sihyuk con fare annoiato, ma con un cenno della mano gli fece cenno di procedere.

«Questo vuol dire che io sarò il primo che conoscerai!» ridacchiò il ragazzo, guardandomi negli occhi. «Il mio nome è Hoseok, come ha detto Hitman Bang poco fa, il mio nome d'arte è J-hope ma tu puoi tranquillamente chiamarmi Hobi!»

Mi rivolse il sorriso più raggiante che io avessi mai visto e per poco non ne fui abbagliata. Wow!

«Ehm... Io sono Chaeyoung, piacere di conoscerti Hoseok-oppa.» mormorai, inchinandomi anche di fronte a lui.

✓ Seoul, Why Do You Sound Like Soul? {BTS - Jeon Jungkook} ✓Où les histoires vivent. Découvrez maintenant