pills

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Hi! Vi sono mancata?
A me siete mancati tantissimo, perciò eccomi qua, anche se non con una classica storia.
Per compensare l'assenza, ho deciso di lasciarvi dei piccoli momenti Solangelo davvero carini e delle storie che mi sono venute in mente, così da farmi perdonare  e regalarvi un capitolo più lungo del solito.
Buona lettura!

(PS. le pills saranno in inglese, per facilitare la riuscita dei giochi di parole, ma non preoccuoatevi: sotto lascerò sempre la traduzione♡)

•••

#1

*duringthe breakfast*

new girl: *sits next to Will*

Will: *scotts away*

new girl: hey, I don't bite! *smiles*

Nico: *slams hand down on the desk * I fucking do.

Traduzione:

*durante la colazione*

nuova ragazza: *si siede accanto a Will*

Will: *si sposta*

nuova ragazza: hey, non mordo *sorride*

Nico: *sbatte la mano sul tavolo* io sì.

•••

#2

Thunders|short story

Un fulmine squarciò il grigio e buio il cielo notturno e immediatamente un tuono lo seguì, come un cane col padrone.

Nell'ala maschile della cabina di Apollo, un ragazzo dai ricci capelli biondi era rannicchiato nel suo letto, tutto tremante e avvolto in delle voluminose coperte che avrebbero dovuto proteggerlo dalla tempesta che stava incombendo sul campo mezzosangue.

Lì non pioveva mai a meno che non lo si volesse, ma in quel caso era davvero necessario: nonostante fossero passati alcuni mesi dalla guerra contro Gea, sembrava che fosse stata scagliata una maledizione sul terreno fertile della baia di Long Island.

Nemmeno i figli di Demetra, che erano soliti dedicarsi alla cura degli orti (e dei campi di fragole), erano riusciti a far crescere qualcosa. Il terreno era arido, secco e sembrava gridare aiuto. Qualora avessero provato ad annaffiarlo, l'acqua sarebbe stata assorbita senza dare risultati.

Nonostante i vassoi della mensa del campo si riempissero per magia, chi era Chirone per impedire ai figli della dea dei raccolti di fare ciò che amavano?

Si aggiravano nel campo così tristi e sfibrati della speranza e vitalità che li caratterizzava, nessuno riusciva più a vederli così.

Perciò, per il loro bene, tutti avevano concordato che fosse il caso di cercare una soluzione alternativa: i campi dovevano allargarsi.

Il terreno non avrebbe potuto assorbire tutta quell'acqua, no? E anche se l'avesse fatto, la maledizione avrebbe dovuto perdere di potenza, così da permettere ai figli di Ecate di disinnescarla, mentre i figli di Demetra potevano usare i loro poteri per continuare a forzare quella sorta di barriera magica.

L'unico svantaggio sarebbe stato il fatto che avrebbero dovuto lavorare sotto la pioggia, i tuoni e i lampi... ma questo non sembrava essere un problema per nessuno, specialmente per Percy, che contribuiva a convogliare l'acqua nei punti più utili. La cosa doveva divertirlo un mondo, perché non accennava a voler entrare nella sua cabina.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now