Don't cry - 16

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Nico's pov

Sto girando per i vicoli della città, le mani in tasca e lo sguardo basso, sperando di non incontrare lui...
Sento una mano posarsi sulla mia bocca per impedirmi di urlare.
-Hey, Nicky...-
No... Non di nuovo, vi prego.
-Che c'è? Hai paura? Sono solo io. Oh, è vero. È questo il problema-
Mi tira a sè con l'altro braccio e fa scontrare la mia schiena col suo petto. Non riesco a fare nulla, sono pietrificato dalla paura.
-Ti prego, lasciami, Andrew- riesco a sussurrare.

Andrew, un ragazzo che ha sempre vissuto da solo, senza regole. Per la prima volta, ci siamo incontrati a scuola. Si vedeva lontano un miglio che non è un bravo ragazzo e io mi ero subito allontanato. Ma lui non si è lasciato scoraggiare. Mi aveva preso in un vicolo, come questo, mentre tornavo a casa. Ma io credevo fosse solo un bulletto da nulla e non ho capito di essere in reale pericolo finchè non mi ha baciato per la prima volta. Poi le cose si sono fatte ancora più gravi per me.
Da quel giorno ogni settimana, se non di meno, mi fa venire a casa con lui. E, se non è ancora chiaro cosa mi faccia una volta entrati, lo spiego con parole semplici: mi fa del male.

- Non devi avere paura di me... in fondo mi conosci più di quanto mi conoscano gli altri. Oh, è vero. Oggi sono proprio sbadato. È questo il problema. Perché mentre sembro cattivo, in realtà sono peggio-
Mi gira, in modo tale da potermi guardare negli occhi, le sue mani sui miei fianchi.
Ride nervosamente e poi avvicina il viso al mio.
Il mio primo istinto è di tirarmi indietro, ma so che se lo facessi, lui me la farebbe pagare. Lui si vendica di tutto, anche della minima cosa.

Così non mi allontano e mi lascio baciare, trovandomi costretto anche a dovermi alzare sulle punte.

-Vedo che hai imparato. Lo sai cosa succede adesso e, questa volta, ti consento perfino di piangere-
Abbasso il capo, incapace di sostenere il suo sguardo.
Mi faccio schifo da solo. Incapace di difendermi, debole all'ennesima potenza. Un essere inutile che non è capace nemmeno di scappare dai bulli. Ecco cosa sono.

Andrew mi passa un braccio attorno alle spalle e comincia a trascinarmi verso l'inferno che mi aspetta.
Evidentemente tremo troppo dalla paura, perché ad un certo punto mi guarda -Piccolo Nico... spaventato come un cucciolo...- ride, prendendosi gioco di me -Non è divertente se hai così paura.- Andrew continua a ridere con una sadica luce negli occhi.

La conosco bene quella luce, eccome se la conosco bene. Ce l'ha sempre quando deve farmi male. Sempre.
Continuo a tremare e questo deve parecchio innervosirlo, perché mi prende per il colletto e mi sbatte al muro, alzandomi così tanto da non farmi toccare terra con i piedi.
-Forse non ti è chiaro che tra noi due a comandare sono io. E che non la finirò tanto facilmente, quindi devi piantarla di avere così paura, perché questo è il solo destino che ti attende. Capito?-
Annuisco debolmente e mi lascia andare. All'improvviso si fa più dolce e mi accarezza la guancia. Cambia spesso umore da un momento all'altro. Certe volte, se sono sfortunato, cambia quando siamo a letto e mi fa un male incredibile, spingendo dentro di me sempre più forte, finchè non urlo dal dolore.

Ormai siamo quasi arrivati, ho imparato la strada a memoria. Ogni volta spero che qualcuno ci veda e non si limiti a pensare che siamo solo due ragazzi che entrano in un palazzo, ma che qualcuno mi prenda e mi porti via da questo inferno.
-Hey, Andrew!-
Andrew si gira e sorride:-Hey, Will!-
Mi giro anche io e i miei occhi neri incontrano quello celesti del ragazzo. Quegli occhi che io amo tanto e che non possono comprendere cosa sto per passare.
-Nico, ciao. Non sapevo che foste amici-
Will si è avvicinato a noi
Non rispondo e Andrew parla al posto mio:-In effetti si, siamo molto amici, vero Nico?-
- Si...- dico con voce sottile, ovviamente spaventato da quello che potrebbe farmi se dicessi la verità.
-Andrew, posso rubarti Nico per oggi? È urgente-
Andrew mi guarda, ma non ha il tempo di dire nulla che io trovo il coraggio di parlare:-Se è urgente allora va bene. Scusami Andrew- mi affianco a Will immediatamente
-Ok, allora passo a prenderti domani. Fatti trovare- mi dice lui.
Annuisco, consapevole delle minacce che mi sta facendo, anche se Will non lo capisce.

Quando ci allontaniamo, chiedo a Will il motivo dell'urgenza
-In questi casi si dice grazie-
-Eh?-
-Vieni, ne parliamo quando siamo a casa- apre la porta e mi fa entrare, si siede sul divano e mi invita a fare altrettanto.
-Io so com'è Andrew. So cosa stava per farti- esordisce
-C... come lo sai?- abbasso lo sguardo
- Si vede da come ti guarda, come ti tocca. Si vede dai tuoi occhi che stavi stavi per soffrire. Si vede da come ti lasci toccare da lui, senza opporti in alcun modo o senza cercare di allontanarti. Si vede e basta.-
Rimango in silenzio
-Non sei il primo, comunque. L'ho visto con altre ragazze, ma non ho mai creduto che lo facesse solo con loro. -

Una lacrima mi scende lungo la guancia. Non sono l'unico... Non sono il primo e probabilmente nemmeno l'ultimo.
Will mi passa il pollice sul viso e mi abbraccia:- mi dispiace che ti abbia fatto del male... se... se l'avessi capito prima...-
Piango sulla sua spalla, sfogando tutto il dolore che mi sono portato dietro, ma a lui non sembra dispiacere.
Mi stringe ancora più forte e mi da un bacio sui capelli.
Lo guardo negli occhi, con le lacrime che ancora affiorano dai miei.
-Will...- sussurro -Puoi farlo...-
Sembra capire: non ho paura che mi possa far del male anche lui.

Mi sorride e avvicina il viso al mio facendo scontrare le nostre labbra. È un bacio dolce, il cui sapore di mischia a quello amaro delle mie lacrime.
Non osa fare più di toccarmi le labbra, ha ancora timore che possa avere paura. Deve avermi visto tanto spaventato da Andrew e teme che possa avere lo stesso sguardo mentre sono con lui.
Quando ci stacchiamo sorrido anche io e lui comincia a baciarmi tutto il viso.
- Ti amo Nico. Non permetterò ad Andrew di toccarti ancora, promesso.-
-Ti amo anche io Will-
E restiamo così, abbracciati, a sussurrarci "ti amo" e a baciarci, con il sole pomeridiano che ci scruta dalla finestra. Con la unica differenza che, mentre il sole tramonta, il nostro amore sorge.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now