bullismo - 8

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Nico's pov
Che palle. Un'altra giornata di scuola. Non penso di poterlo sopportare ancora, sopratutto nella mia condizione.
Sopratutto dopo che ho fatto l'errore di farglielo capire.
Di che sto parlando e di chi ha capito cosa?
Sto parlando dei miei compagni di classe.
Ho fatto un errore madornale e ora tutti sanno il mio segreto più grande. Qualche giorno fa, la mia compagna di banco, Drew Tanaka, (una di quelle che sta tutto il giorno in tangenziale, capite voi a fare cosa) mi ha preso il cellulare di nascosto. Non aveva nulla di strano, è un cellulare come un altro, tranne per il fatto che è pieno di musica deprimente e che ha tutti gli sfondi neri.
È entrata nella rubrica ed ha trovato un nome. L'unico nome che non doveva vedere, l'ha visto.

E quel nome è "Sunshine💖"
E ovviamente quell'oca doveva capire a chi apparteneva quel numero. Così, durante la ricreazione ha urlato a tutta la classe di accendere il cellulare perché "il piccolo Nico Di Angelo è innamorato".
Come se avesse avvertito la classe di un'imminente bomba atomica, tutti si sono radunati attorno a me e a lei ed anno tirato fuori i telefoni.
-Ora chiamo questo numero e il cellulare che suonerà sarà quello della fortunata- aveva detto Drew.

Si perché, non so come, piaccio ad un po' di gente. Anzi, a molta gente. Mi considerano il classico cattivo ragazzo che apre il cuore ad una tipa su mille e che le fa vivere una relazione amorosa da soap-opera.

-Drew, Non ci provare. Non vi piacerà vedere di chi è il cellulare. Non farlo, ti prego. Dammi il telefono-
-Col cavolo. Pronte?- mi aveva ignorato lei, urlando a tutte le sue amiche.
Anche i ragazzi si erano avvicinati, per vedere a chi sarebbe sfuggita la ragazza dei sogni. Come se fosse stata una di loro il mio raggio di sole.

Così, Drew lo fece. E tutte le ragazze constatarono che il loro cellulare non squillò.
Ma, ad un certo punto, il silenzio fu rotto da una melodia.
"Cazzo. Sono fottuto"
-Solace spegni quel coso, non sentiamo i nostri - Drew gli aveva urlato in faccia.
Will, a quel punto, le aveva mostrato lo schermo:-Non credo che i vostri telefoni squilleranno mai, se il cellulare Nico è impegnato nel chiamare il mio- aveva detto imbarazzato.
Eccolo lì, il mio segreto svelato davanti a tutti. Esatto, avete capito. Sono innamorato di Will Solace, un ragazzo. E che ragazzo, aggiungerei. È il più popolare della scuola, ma non mi interessa per quello. Mi piace per il sorriso, i capelli biondi e gli occhi, azzurri, che amo alla follia. E si, sono un maschio anche io. Ma che ci posso fare se sono così? Se il mio raggio di sole è lui? Niente, ecco.

Ma i miei compagni mi hanno subito preso di mira, mentre le ragazze cercavano di capire cosa stesse succedendo e perché.
-Ma non lo capite? Oltre ad aprire le gambe, per una volta potete aprire la mente?- le aveva prese in giro un tale, Ottaviano.
-Ottaviano, dillo di nuovo e non ti si aprirà la mente, ma la faccia. E comunque, no, non capiamo-
- Ah, le donne quando sono innamorate. Il vostro carissimo Nico è gay. Si è preso una cotta per Solace il frocetto-

E questo è più o meno ciò che è successo qualche giorno fa, tralasciando che tutti mi si sono rivoltati contro, i bulli mi hanno preso come bersaglio preferito e Will non mi si avvicina nemmeno più.

Entro in classe e, come al solito, le chiacchiere si spengono e si riaccendono solo quando mi siedo.
-La docente di aritmetica è assente, vista la mancanza di un sostituto potete fare quello che volete.- ci comunica la bidella, senza nemmeno affacciarsi dalla porta.
Prendo le mie cuffie nere e comincio ad ascoltare della musica, ignorando tutte le occhiate che continuano a lanciarmi.

Mi sento toccare la spalla. 

È la prima volta che qualcuno mi tocca per non picchiarmi, da quando hanno scoperto la verità sul mio orientamento sessuale.
Alzo la testa e mi abbasso le cuffie, lasciandole appese al collo: Will mi sta guardando sorridendo.
-Posso sedermi?- mi chiede, indicando il posto vuoto accanto a me
-Sicuro che vuoi farlo?-
-Perché non dovrei?-
-Fai tu.- alzo le spalle

-Cambio di programma ragazzi, tutti fuori dall'aula. Si va in cortile, qui devono riparare il buco nel muro che Ottaviano ha gentilmente scavato mentre picchiava Nico- ci informa Drew, sbattendo le ciglia palesemente finte.

Si buttano tutti fuori, io ancora rifletto sull' avvicinamento di Will.
Sto per uscire anche io, quando una voce mi ferma:-Nico, aspetta. Posso parlarti?-
-Si, Will-
Lui mi sorride e mi sento male. Male, perché stanno prendendo in giro anche lui, male perché non se lo merita.
-Tu... sei davvero innamorato di me?-
Mi chiede in imbarazzo.
Decido di dirgli le cose come stanno è inutile nascondere l'evidenza, sopratutto se è così evidente.
- Io... Si, sono innamorato di te-
Mi si avvicina ma lo blocco, probabilmente voleva abbracciarmi.
-Non mostrarmi compassione. La detesto. Ormai mi prendono tutti in giro, perché devi fingere di essere dispiaciuto?-
-Ma il mio non era un gesto di compassione, Nico-
Mi prende la mano che avevo posato sul suo petto per spingerlo via fra le sue e intreccia le nostre dita.
Il cuore mi martella nel petto e so per certo di essere diventato l'incarnazione di un gigantesco pomodoro.

Mi mette un braccio attorno alla vita, per evitare che mi sottragga a lui. Ma sono troppo in imbarazzo e troppo sorpreso da questo contatto che non oso neppure muovermi.
Mi sorride e mi tranquillizzo, non mi ero accorto che stavo tremando.
Avvicina il viso al mio e fa scontrare le nostre labbra.
Cazzo, quanto avevo atteso questo momento e, cazzo, ora prenderanno di mira anche lui.
Ma non me la sento di sciogliere il bacio così: se l'ha fatto vuol dire che sa a cosa va incontro.
Piuttosto gli infilo una mano fra i capelli biondo miele, rendendo il bacio più passionale.

Quando ci lasciamo andare abbiamo entrambi il fiato corto.
-Era un gioco?-
Chiedo in un sussurro, notando Drew a bocca aperta che ci fissava sulla soglia dell' aula.
Ho la voce rotta, il pensiero che l'abbia fatto solo per prendermi in giro mi uccide.
Will si gira appena, abbastanza da poter scorgere Drew anche lui. Mi sorride e mi accarezza una guancia, rassicurandomi.
- No, per niente. Anzi, sono felice che ci abbia visti- Will si gira verso di lei permettendo anche a quella tro... brava ragazza di sentirlo e di notare le  nostre mani legate - Drew, non ti hanno insegnato a non ficcare il naso nelle relazioni degli altri?-

-Tu... tu l'hai baciato- Drew è sconcertata
-Esatto, cara. E cambia qualcosa in me? Se amo Nico o meno? Cambierà il mio modo di essere? Te lo dico io: no di certo. Perché, allora, prendete in giro Nico? Anche io sono sempre stato così, e anche lui. Cambia qualcosa se lo sapete o meno? No. Quindi, sarei lieto se comunicassi a tutti cosa hai appena visto e che se osano ancora prenderci in giro, farò una chiacchierata amichevole con il preside. E chiamatemi pure vigliacco, ma almeno io mi sono dichiarato apertamente alla persona che amo, al contrario di tutti voi-

Will è freddo e distaccato e Drew corre subito via ad eseguire l'ordine che le è stato impartito.
Si gira verso di me e mi sorride nuovamente, prendendomi il viso tra fra le mani e stampandomi un bacio all' angolo della bocca.
- Perché piangi?-
Non me ne ero nemmeno reso conto
-Ti rendi conto di cosa hai appena detto? Ti rendi conto della gravità della situazione? Ora cominceranno a prenderti di mira, a deriderti e tutti questo per colpa mia...-
-No, no, no, no, no. Non è assolutamente colpa tua, piccolo. E poi, ho i miei assi nella manica per .- Will mi asciuga una lacrima -Sai come si chiama il preside della nostra scuola?-
-Apollo, come il dio del sole greco-
-Esatto. E sai come fa di cognome?-
- No, questo no. Tutti lo chiamano preside Apollo, il cognome non l'ho mai saputo-
-Bene, te lo dico io. Solace, il preside fa di cognome Solace. È mio padre, modestamente-
Rimango di sasso, ma ora che ci penso la somiglianza è evidente: stessi occhi azzurri, medesimi capelli biondo miele e abbronzatura perfetta. Si, decisamente sono padre e figlio.
-Quindi, don't worry-
-Ok, se lo dici tu- scoppiamo a ridere assieme.
- Ti amo, piccolo-
-Ti amo, raggio di sole-

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now