Mio piccolo guerriero - 19

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Will lo aveva beccato di nuovo a farlo. Stesso bagno, stessa lametta, stesso dolore.
Solo che sta volta non gli aveva neppure dato il tempo di alzarsi le maniche che era entrato nel bagno.

-Nico... esci- Will lo guardò freddo come mai prima di allora.
Il ragazzo ubbidì senza protestare e si appoggiò al muro della sua stanza.
-Guardati allo specchio-
Nico si posizionò davanti allo specchio, senza però alzare lo sguardo. Sembrava volersi nascondere da sé, scappare quasi.

-Non riesci a guardarti, vero? Hai paura di quello che potresti vedere: un errore, un rigetto della società, vero? Il tipico esemplare di figlio di Ade- Sputò acido Will, facendogli stringere i pugni - Alzati le maniche della felpa-
Nico si girò verso di lui tenendo sempre lo sguardo a terra, e si sfiorò le braccia, non riuscendo comunque a scoprirle

-Hai paura, paura di te stesso. Paura di non essere abbastanza, vero?-
Nico alzò la testa e lo guardò negli occhi azzurri.
Will gli si avvicinò e gli accarezzò una guancia per scacciare una lacrima.
Nico si allontanò a quel tocco. Ormai aveva paura di tutto, perfino di Will.
Il figlio di Apollo non si fece scoraggiare e gli ritoccò il volto
- Vuoi sapere invece cosa vedresti? Vedresti una persona magnifica, il ragazzo più bello che io abbia mai conosciuto. Vedresti Nico Di Angelo, la persona che io amo con tutto il mio cuore. E se ti alzassi le maniche vedresti quanto hai sofferto, vedresti tutti i miei tentativi falliti nel farti sorridere-

Nico, però, tremava ed era ancora scosso dai brividi.
-Io... Io... stammi lontano, Will. Ti... ti farò soffrire se continui a starmi vicino-
Will avanzò, noncurante delle parole del figlio di Ade. Nico si ritrovò spalle al muro:- Nico... Io per te sarei disposto a tutto, lo sai. Anche a morire.  Cadrei anche nel tartaro se questo significasse vedere un tuo sorriso-

-Will non mi toccare!- gridò Nico tremando come una foglia.
Will si sentì davvero male. Gli venne un colpo nel vederlo così spaventato da lui.
-Nico...- sussurrò il figlio di Apollo
-Non... Non volevo dire questo... Io... oh, Will!- Nico si fiondò fra le braccia del ragazzo che lo accolse senza esitazioni e lo baciò sui capelli.

Nico strinse così forte alla maglietta del figlio di Apollo che le nocche gli divennero bianche. E pianse, pianse forte e scaricò tutto il suo dolore, mentre Will lo coccolava senza proferir parola.

-Va meglio, mio piccolo guerriero?-
Nico annuì e si sedette sul letto della casa 13.
-Puoi... puoi restare con me stanotte?- domandò timido
-Certo. Non ti lascerò mai solo, mio piccolo guerriero-

Si baciarono. Un bacio caloroso, pieno di affetto. Perché loro si amavano e non avrebbero mai smesso di farlo, qualunque cosa fosse successa.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now