39. Per questo sei la mia ragazza

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«Ha conosciuti i tuoi genitori? E non si è ammazzato con Barrie? Woah, incredibile

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«Ha conosciuti i tuoi genitori? E non si è ammazzato con Barrie? Woah, incredibile.»

Emily mi guardò sorpresa e si strinse la coda di cavallo con le mani. Io annuii, scrollando le spalle. «Mio padre all'inizio sembrava volerlo prendere a pugni, gli ha perfino chiesto se fosse "il ragazzo che si porta a letto la sua bambina"» mimai le virgolette con due dita e scimmiottai la voce di mio padre con un tono spazientito.

Emily sgranò gli occhi e si portò una mano alla bocca, scoppiando in una risata.

«Non ci credo!» strillò, tra le risate, poi il suo sguardo si fece improvvisamente serio e una piccola ruga comparì sulla sua fronte.

«Spero per te che tu non ci sia andata a letto senza dirmelo, perché se fosse così la nostra amicizia sarebbe terminata qui.»

Spalancai la bocca, interdetta. «Cavolo no! Sei fuori di testa Em? È già tanto se ci siamo baciati un paio di volte.» Spiegai, gesticolando con agitazione.

«oh bene.» soffiò. «Comunque i Monster quando avranno un'altra partita? Perché dobbiamo assolutamente andarli a vedere. Io per ammirare Cole e tu per fare il tifo al tuo belloccio.»

A sentire la parola partita mi venne un attacco di cuore. «Merda,» Mormorai, passandomi una mano sulla faccia. «questo pomeriggio ce l'ho io una partita. Quasi me ne stavo scordando.»

Con la cena di ieri e l'imbarazzo alle stelle mi era completamente andato via di testa che oggi ci sarebbe stata una partita delle regionali.

«Alla grande! Hai invitato la tua fiamma?» la mia amica si prese gioco di me, guardandomi con le sopracciglia sollevate.

«Zitta e no, non l'ho assolutamente invitato, perché dovrei?» Brontolai, sbattendo insistentemente il piede a terra.

«ehm scusa?! Mi pare ovvio il perché! Lui verrà a vederti e alla fine della partita tu gli correrai incontro e gli salterai addosso, poi lui davanti a tutti ti bacerà e al diavolo tutte le ragazzine che credono di poterlo conquistare!»

«Frena. Credo che tu abbia guardato troppi film romantici.» constatai, increspando le labbra con fare corrucciato.

Emily sbuffò pesantemente e roteò gli occhi al cielo. Nell'esatto momento in cui stava aprendo bocca per continuare con i suoi discorsi poco realistici da telenovela spagnola sulla mia patetica vita, la campanella suonò ponendo fine al discorso.

«Addio amica, io vado ad allenarmi per la partita. Almeno tu vieni a tifare per me, intesi?» Strillai, mentre me la filavo via con lo zaino in spalle verso gli spogliatoi.
Nonostante fossi abbastanza distante riuscii a sentire la sua risposta ovattata.

«Stai a vedere cosa ti combino, ingrata!» e una risata sfuggì ad entrambe, prima che la sottoscritta finisse dietro al muro della mensa, ponendo fine al contatto.

Footlover - amore in campo di giocoWhere stories live. Discover now