21. Sei gelosa da morire

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L'aria fresca mi sbatteva sul viso come una patina umida. Sorridevo come una scema, non riuscivo a smettere, mi sentivo come sotto l'effetto di droghe.

Ero arrivata alla fine della stradina e potevo vedere luccicare nei miei occhi l'insegna del traguardo.

Fottetevi tutti, sbirri, Cindy Lewis è imbattibile.

Pensavo che fosse andato tutto liscio, ma ovviamente, mi sbagliavo.
Frenai di colpo arrestando i piedi a terra quando una macchina inchiodò davanti a me.

Fanculo!

Aprii la bocca incerta su cosa fare e mi guardai attorno smarrita.
Mancavano neanche dieci dannati mentri alla fine. E questo squilibrato proprio adesso doveva venire a rompere le scatole?

Non era possibile. Non potevo perdere, non ora che avevo preso per il culo fino alla morte Sean; se dovessi perdere me lo rinfaccerebbe a vita, e non potevo permettere ciò.

Ridussi gli occhi a due fessure e provai a riconoscere le figure che erano dentro l'auto.

Sbarrai gli occhi quando riconobbi Emily.

"Em!" Gridai, agitando le mani in aria. Nel frattempo sentivo altri rimbombi di motori farsi sempre più vicini. Era arrivata la mia ora, addio mondo crudele.

Vidi la mia amica spalancare la bocca e muoversi sul sedile. Cole, era al suo fianco e sorrideva vittorioso. Razza di faccia da schiaffi, che cazzo ti ridi.

Mi abbandonai alla vergogna della sconfitta e sbattei le mani sui fianchi, sbuffando talmente forte che ebbi paura mi avessero sentito anche da casa mia.

Sia Emily che Cole scesero dalla macchina e la mia amica affiancò il ragazzo, guardandomi con sguardo scioccato.

"Ci hai provato. Ce l'avevi quasi fatta, ma ora hai finito di giocare, mi dispiace." Rise Cole, passandosi una mano sui capelli.

Fissai Emily e la fulminai con lo sguardo, facendole chiaramente capire che me l'avrebbe pagata cara.
Ma la mia amica mi fece l'occhiolino e arricciò il naso, poi sorrise maliziosa, senza farsi vedere da Cole.

"Okay allora, prendimi, bamboccio." Sfidai il ragazzo biondo, allacciando le braccia al petto.

"Ai suoi ordini." Sorrise e fece un passo in avanti, verso di me, prima di essere travolto da Emily, che attaccò le loro labbra, saltandogli addosso come un koala.

Oddio!

"Emily ti amo!" Strillai ridendo, prima di riprendere a correre come una forsennata, approfittando del momento di distrazione da parte di Cole.

Il rumore delle auto era sempre più vicino e così feci l'ultimo scatto finale, prima di oltrepassare la linea disegnata a terra, che poneva fine a questo gioco.

Il resto dei fuggitivi era in 'carcere' dentro un recinto formato da un filo di ferro e quando videro che qualcuno era davvero riuscito a vincere, mollarono un grido forte tanto quanto quello che mollai io.

Secondo i miei calcoli l'indomani mi sarei svegliata senza voce, avevo sprecato le mie corde vocali nell'urlo della vittoria, ma ne era valsa la pena.

I fuggitivi si liberarono e corsero verso da me, tra di loro riconobbi il ragazzo che avevo utilizzato come cavia, ma feci finta di non vederlo.

Nel giro di pochi millesimi di secondo mi ritrovai sospesa in aria, acclamata da tutti i presenti. Altroché adrenalina, questo era come iniettarsi una dose massiccia di cariche esplosive.

Footlover - amore in campo di giocoWhere stories live. Discover now