19. Il gioco era appena cominciato

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"Spiegami cosa diavolo è, dannazione!" Sbottai, frustata.

Avevo i nervi a fior di pelle e sinceramente tutta la gente qui presente non faceva altro che aumentare il mio pessimo stato mentale.

Volevo solo ritornare a casa, starmene sul divano e guardare Netflix mangiando qualche schifezza. Non mi sembrava di chiedere molto.

Emily sospirò. "È una specie di guardia e ladri." Spiegò. "Ci sono dei ragazzi, quelli con le auto, che sarebbero come la polizia e poi ci sono altri ragazzi, a piedi, che devono nascondersi in questa zona delimitata e non farsi beccare. Capito?" Con un cenno del capo indicò le fabbriche e le strade illuminate da piccoli lampioni che emanavano luce fioca.

"Per aver capito ho capito. Ma ti è per caso dato di volta il cervello?"

"Oh avanti Cindy! Sarà stupendo, te lo assicuro." Esclamò, con tono alto e un sorriso sornione, poi si sollevò in punta di piedi e agitò la mano in aria.

Mi voltai. Salutava un ragazzo, probabilmente il famoso Cole; il tipo per cui Emily si era sicuramente presa una cotta e soprattutto la causa per cui mi aveva portata in questo posto infernale.
Maledetto Cole.

"Spero almeno che l'avermi portata qui faccia scattare la freccia a cupido, perché altrimenti sarai in debito con me a vita." Dissi chiara e concisa.

Le guance di Emily presero un lieve colore arrossato. "Cole non mi piace."

"Certo, poi sono io quella che deve ammettere a me stessa ciò che provo per Sean. Fatti un lavaggio del cervello Em." ridacchiai e le diedi una spinta leggera.

"Zitta." Sibilò, nascondendosi dietro i capelli.

Avvicinò il polso al viso e sgranò gli occhi, guardando l'ora nell'orologio.

"Dobbiamo andare! Fra neanche dieci minuti si comincia."

Mi trascinò per la strada, fino ad arrivare dinanzi un'auto nera laccata.

"Ciao Cole."

Risi sotto i baffi per il tono che aveva usato Emily. Era cotta.

"Ciao Emily! Mi fa piacere vederti." Disse il ragazzo, passando successivamente lo sguardo su di me.

"Non pensavo saresti venuta." Continuò Cole.

"Oh si invece! Adoro questo gioco. Ho portato anche una mia amica, spero non ti dispiaccia."

Emily mi indicò con un cenno della testa e io abozzai un sorriso tirato.

Cole scosse la testa."Nessun problema. Però mi dispiace dirtelo ma io non ho più posto in macchina, se vuoi..."

Lo bloccai prima che continuasse.

"Peccato, sarà per la prossima volta. Ci si vede." Mi voltai di scatto e feci per andarmene, ma incontrai due occhi verdi che mi fecero togliere il respiro.

Potei sentire il rumore intorno a me scomparire, era come se fossimo solo io e lui, soli, e non sapevo se ero più stupita o incazzata nel vederlo qui.
Aveva una felpa scura, che gli fasciava le spalle larghe e pericolosamente muscolose, i jeans neri sdruciti erano calati sulla vita stretta e i suoi capelli ribelli erano bloccati da un capello con il frontino girato al contrario.

Footlover - amore in campo di giocoWhere stories live. Discover now