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Mi svegliai verso le undici di mattina,la sera prima con Mattia avevo fatto abbastanza tardi.
Era andato tutto bene, mantenevo le distanze da lui: non avevo intenzione di avere alcun contatto fisico con lui dopo ciò che è successo in Accademia nonostante Mattia mi avesse detto che prima o poi sarebbe riuscito ad ottenere ciò che voleva.

Appena scesi in cucina non trovai nessuno così supposi di essere sola in casa.
Andai a vestirmi per poi uscire a prendere qualcosa da mangiare nei locali lì vicino.

Mi sedetti ad un tavolo vuoto e dopo qualche minuto un cameriere venne a prendere le ordinazioni.
Dopo essere andato via presi il telefono e navigai un po'su Instagram,non trovando niente di così interessante spensi lo schermo e ringraziai il ragazzo di prima che mi aveva poggiato gentilmente il mio cornetto e il mio cappuccino sul tavolo.

Mangiai tutto molto lentamente,lasciai i soldi sul tavolo e poi andai al parco.
Non andavo lì da molto tempo e per un momento mi sembrò una buona idea.
Camminavo sul brecciolino,non c'era quasi nessuno e un senso di pace interiore mi invase la mente.
Avevo il bisogno di schiarire le idee e riprendermi da ciò che è successo in questi pochi giorni: la vista di Niccolò, Niccolò che mi rimpiazza, una serata con Mattia...insomma avevo le idee piuttosto che confuse,non sapevo cosa volevo.

Forse.

Mentre camminavo e volavo con la mente verso i miei sogni qualcuno mi afferrò la mano
《Ehi bella bionda》 mi girai spaventata e confusa 《ti serve qualcosa?》 chiesi distaccata 《non proprio》rispose tenendo la sua mano sul mio polso 《mi sembra di essere stata chiara quando ieri ti ho detto che non avremmo più avuto niente a che fare》 dissi fredda 《a me sembra di averti detto che avrei ottenuto quello che volevo》 disse a sua volta Mattia toccando la mia guancia 《e cosa vuoi?》 chiesi nonostante fossi sicura che una parte di me non voleva saperlo davvero 《voglio te,magari su un letto》 sussuró ad un palmo dal mio viso 《il problema è che a volerlo sei solo tu》 risposi cercando di staccarmi da lui almeno un po' ma il tutto mi risultó difficile a causa della sua presa salda sui miei fianchi.
Accadde tutto in una frazione di secondo: le sue mani che vagavano sul mio corpo,di nuovo,la sua bocca sul mio collo,di nuovo. Cercò di baciarmi,spostai la testa di lato così da farlo innervosire abbastanza.
Non so cosa sarebbe potuto accadere se lui non fosse arrivato in tempo.

POV'S NICCOLÒ

Tornai a casa la sera sul tardi ancora incredulo sul fatto che tra non molto avrei avuto anche io i miei concerti con i miei fan.

Mi svegliai nella tarda mattinata,il pomeriggio dovevo annunciare la bellissima notizia del tour così da rendere felici le persone che stavano iniziando a seguirmi.
Mi alzai dal letto,mi vestii con un jeans chiaro e una maglia bianca, diedi il buongiorno a Spugna e dopo aver afferrato i miei occhiali da sole e le mie sigaretta uscii di casa.

Avevo la necessità di schiarire le idee e di rendermi conto di ciò che era successo in così poco tempo,non era pianificato il tutto nella mia vita.
Mi vibrò il telefono

[Federica]

Buongiornoo come va?

Ehi tutto ok,tu?

Va tutto bene,ti va di vederci?

Va bene,io sono al parco se vuoi raggiungimi

Dammi due minuti e arrivo

Ormai questa ragazza mi aveva stravolto i piani, è piombata nella mia vita all'improvviso e ha iniziato a farne parte senza nessun preavviso.
Un po'questo mi spaventava, ero pronto ad amare una persona come lei? O forse già l'amavo. Avevamo molte cose in comune e sembrava che il mio cuore non potesse fare a meno di lei.

Ero avvolto nei miei pensieri quando in lontananza vidi una coppia di fidanzati che forse avevano appena avuto un litigio visto che lei non voleva avere contatto fisico con il ragazzo.
Continuando a camminare nella loro direzione mi mancò il respiro per un attimo: la coppia si rivelò come Chiara e quel tipo della sua Accademia, Mattia.

Le mani di lui camminavano su tutto il corpo debole di Chiara mentre la sua bocca si alternava tra il collo e il viso finché non tentò di baciarla sulle labbra.
Decisi di intervenire quando mi resi conto che lei non voleva questo.
《Aho nun l'hai capito? Te devi staccá!》 esclamai con un pizzico di rabbia prendendo la ragazza dal braccio e tirandola a me 《senti pop star fatti gli affari tuoi io e Chiara abbiamo da fare》 disse cercando di afferare la mano della ragazza che era dietro le mie spalle 《no ragazzí Nun hai capito te ne devi anná n'te vole》 dissi arrabbiandomi ancora di più 《mo te lo ridico: fatti i cazzi tuoi》 disse dandomi una leggera spinta,non ero il tipo da rissa. 《sei de coccio》 dissi cercando di restare calmo 《nun la devi toccá》 aggiunsi e le sue spinte aumentavano,levai bruscamente le sue luride mani da me ma in cambio ricevetti solo un forte e doloroso colpo in pieno viso 《aho ma sei rincoglionito?》 chiesi incredulo e indolorito così da ricambiare il gesto che si trasformò in una vera e propria rissa.

Chiara impaurita non sapeva cosa fare quando fortunatamente due uomini che passavano da lì ci staccarono 《ecco bravo vattene! coglione!》 dissi ancora tra le braccia di colui che ci ha separati quando vidi Mattia andarsene.
Il tipo se ne andò e io mi sedetti su una panchina lì vicino 《niccolò...》 sussuró chiara con voce tremante,alzai lo sguardo 《che hai combinato?》 chiese guardando il mio viso 《ti avrebbe stuprata》 dissi 《non potevo stare lì con le mani in mano a non fare niente per aiutarti Chia》 dissi ancora,sorrisi debolmente 《grazie》 sussuró sedendosi al mio fianco 《vieni a casa mia,ti medico le ferite》 mi disse gentilmente,alzai lo sguardo che però mi cadde dietro di lei,vidi Federica a qualche kilometro di distanza: non sapeva se avvicinarsi o meno,dal suo sguardo capii che aveva assistito alla rissa.
Io non ero così,io non picchiavo la gente così.
Mi alzai velocemente dalla panchina dove ero seduto e mi diressi a passo svelto da lei ignorando completamente la proposta di chiara.
Più avanzavo verso di lei e più vedevo l'imbarazzo e le sue guance rosse.
Sì spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio 《fede..》 sussurai 《ti giuro che io non sono così...io non vado in giro a fare caos con altri ragazzi per favore credimi》 dissi ansioso 《ehi..tranquillo io so che tu non sei così,so che sei un ragazzo con il cuore d'oro non devi giustificare nulla..》 rispose,vidi la sincerità nei suoi occhi che tanto amavo,sorrisi ma me ne pentii subito quando sentii del dolore sul mio volto 《ti fa tanto male? Vuoi andare in ospedale? Non lo so..hai bisogno di qualcosa?》 non sapeva che fare 《tranquilla non è niente,un po'di acqua ossigenata e andrà meglio》 dissi cercando di tranquillizzare più me che lei.
《Andiamo da me? Non c'è nessuno a casa così ti posso medicare》 disse e subito mi ricordai di Chiara,mi voltai di scatto ma sulla panchina non vidi più nessuno.

Se ne era andata come avevo fatto io con lei.

Dove i sogni non hanno fine.|| A.M/N.M Where stories live. Discover now