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Ero in sala a provare e riprovare un pezzo che nonostante il mio sforzo non mi riusciva alla perfezione.
Le lezioni erano finite da un bel pezzo ormai ma testarda come sono rimasi li fino a quando non fui soddisfatta del pezzo.

《Chiara dai,andiamo a mangiare》 si lamentò Andreas 《ti viene bene questo pezzo quando lo capirai?》 sbuffò ancora, guardai l'orologio e mi accorsi di aver fatto davvero tardi. Erano le sei del pomeriggio, raccolsi le mie cose e insieme ad Andreas mi diressi verso il luogo dove alloggiavamo.
Mi feci una doccia veloce e poi accontentai Andreas,lo portai a mangiare una pizza in centro.

Sembrava un bambino felice mentre aspettava la sua pizza 《perchè mi guardi?》 domandò 《perchè sei buffo》 dissi ridendo leggermente e come risposta ricevetti una smorfia di disapprovazione.
Iniziammo a parlare del più e del meno senza badare all'orario.
《Ti rendi conto che tra poco tutto questo finirá?》 dissi malinconica 《è passato troppo in fretta il tempo..ma guarda il lato positivo torneremo a Roma》 sorrise cercando di convincere anche se stesso.
Volevo davvero tornare a Roma?
Certo,da Adriano.
Ma con Adriano c'era anche Niccolò,ero pronta a rivederlo? Aveva rovinato tutto,era sparito,le sue promesse volarono via con un soffio di vento. Lui era quello che ci sarebbe sempre stato,quello che non mi avrebbe mai fatto del male,quello che non se ne sarebbe mai andato.
《Chiara prima o poi dovrai rivederlo》 disse Andreas forse vedendo il mio sguardo perso nel vuoto, scossi la testa 《e se si è scordato di me?》 chiesi con la voce strozzata 《credi davvero che Peter si scorderebbe della sua Wendy?》 domandò cercando di farmi sorridere 《non lo so》 sussurai.

POV'S NICCOLÒ

Non mi aspettavo che accettasse il mio invito,sorrisi e mi alzai dal tavolo seguito da lei.
Andai al bancone e pagai per entrambi poi con lei al mio fianco mi diressi verso la mia BMW nera.
《è tua questa macchina?》 chiese perplessa,sorrisi 《si》.
Il viaggio fu silenzioso,si sentiva solo la melodia delle canzoni che passavano in radio, c'era imbarazzo.
Fortunatamente casa non distava molto dal bar così arrivammo dopo soli dieci minuti.

Aprii il portone e salii le scale con sempre lei che mi camminava dietro.
Aprii la porta e subito Spugna saltò addosso a me ma appena vide Federica subito corse da lei che si sedette a terra per fargli le coccole,li guardai sorridendo.
《Scusami per il casino》 dissi guardando il disordine che c'era nella mia dimora 《tranquillo,non importa》 disse sorridendo.
Gli mostrai velocemente casa poi,arrivai davanti la stanza più importante per me,ero indeciso,non sapevo se mostrargliela o meno.
Volevo che lei guardasse Niccolò e non Ultimo.
Passai subito altrove tornando in cucina 《mangi qui?》 le domandai 《se non disturbo》 rispose semplicemente 《se disturbavi non te l'avrei chiesto》 dissi ridendo facendo ridere anche lei 《carbonara?》 chiesi annuì e insieme iniziammo a preparare il pranzo.

A tavola sembrava che avesse preso confidenza infatti parlammo come se ci conoscessimo da una vita,rideva e il tempo si fermava.
Eravamo sul divano a giocare con spugna quando mi squillò il telefono: 'Adriano'

"Che vuoi?" chiesi
"Domani devi svegliarti presto"
"Perché?"
"Hai un'intervista a Milano"
"Ah..a che ora?"
"Nel pomeriggio e siccome non vuoi prendere l'aereo,partiamo la mattina con il treno così poi quando arriviamo ci riposiamo prima dell'intervista"
"Ok ok va bene..devo portare la valigia?"
"No,giusto un cambio.. poi il giorno dopo torniamo a Roma"
"Ok va bene mo te lascio che so impegnato" dissi guardando Federica che accarezzava spugna, ruffiano di un cane.
"Ti lascio,a domani"

Attaccai e mi avvicinai di nuovo a loro 《secondo me tu sei venuta per Spugna e non per me》 dissi facendo finta di essere offeso 《tu dici? Forse hai ragione》 rispose sorridendo.

《Ti piace la musica?》 chiesi guardandola 《si,davvero tanto》 sorrisi 《cantante preferito?》 domandai 《Vasco》 sbarrai gli occhi e sorrisi, con questa ragazza sorridevo ogni secondo 《anche il mio》 vidi le sue labbra curvarsi《abbiamo davvero tante cose in comune》 disse guardandomi.
Mi alzai,gli presi la mano dopo questo contatto entrambi venimmo percorsi da una serie di brividi,la feci alzare e la portai nel mio rifugio personale.
Aprii la porta senza lasciargli la mano forse per paura che scappasse,forse perché volevo avere un contatto con lei.
Appena spalancai la porta davanti ai miei occhi si presentò ciò per cui vivevo 《è tuo?》 chiese indicando il mio pianoforte bianco 《si è mio》 dissi.
La portai con me e la feci sedere al mio fianco sopra il piccolo sgabello di pelle che c'era davanti i tasti dello strumento.
Sì guardò un po'intorno e non poté fare a meno di notare i miei premi 《si sono miei anche quelli》 dissi ridendo, sorrise 《sono premi di canzoni》 vedevo che era curiosa ma si vergognava a chiedere.
《Si,sono un cantate》 dissi ridendo 《mi stai leggendo nella mente》 ammise  《sono un super eroe e questo è il mio potere 》 dissi fiero,come risposta ricevetti una pizza sul braccio 《mi suoni qualcosa?》 chiese guardando i tasti bianchi e neri davanti a noi.
Posai delicatamente le mie dita su essi e subito iniziarono a muoversi da sole.

Voglio parlarti di me,tu cosa hai saputo di me? Mi manca mancare a qualcuno vieni,ti porto dove. Dove si parla di te,fiori che nascono soli,non hanno bisogno di un cielo crescono senza colori. Tu che rinchiudi in te stessa ogni parola mancata sai,mi manca la testa la fine è una vita iniziata; provaci ad essere vera come i tuoi occhi al mattino quando c'è il sole vicino,sul volto il segno del cuscino.

Resti stasera? Resti di sera. Che fuori piove e non ho voglia di altro stasera. Resti stasera? Resti di sera. Che il mondo è strano e non lo voglio incontrare stasera.

Voglio sapere se c'è un posto in cui perdo una parte di me. Sciogli tutti i capelli. Se il mondo si spara sono gli amanti i veri ribelli. Scrivo per non sentirmi solo sono un bambino col fuoco: amo vederlo bruciare se intorno c'è il vuoto. Senza senso scrivo però mi sento vivo,parlo di cose che non ci sono senza un motivo... E tutto quello che chiedo e avere te che detesti litigarci il cuscino mentre di notte calpesti.

Resti stasera? Resti di sera. Che fuori piove e non ho voglia di altro stasera. Resti stasera? Resti di sera. Che il mondo è strano e non lo voglio incontrare stasera.

Finii di suonare,mentre cantavo non staccai nemmeno per un secondo gli occhi da quelli suoi 《è davvero stupenda..》 disse 《per chi l'hai scritta?》 chiese 《nessuno, è una cosa immaginaria》 dissi 《ma forse adesso posso dedicarla a qualcuno》 aggiunsi guardandola 《tutto quello che chiedo è avere te 》 sussurai, le sue guance si colorarono subito di rosso.

《tieni, quando vai a casa ascoltalo》 dissi porgendogli il mio album,lo prese e mi ringraziò.
《Hai fame? Facciamo le pop corn?》 chiesi per metterla a suo agio,sorrise e insieme andammo in cucina.

Dove i sogni non hanno fine.|| A.M/N.M Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum