33. Notizia ufficiale e mani unite

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Le rotelle del mio trolley sul parquet dell'ingresso.

La porta d'entrata che sbatte.

I miei passi veloci nel corridoio.

Ti prego.

Ti prego. Ti prego. Ti prego.

Quelle due parole non hanno fatto altro che rimbombarmi nella testa per tutto il viaggio di ritorno, poche ore dopo la chiamata.

E ora sono di nuovo qui, sbalzata nel gelido inverno tedesco, dove sembra che la neve ovatti tutto e dia l'illusione che ogni cosa vada bene.

Ma non va tutto bene.

Era tutto sotto i nostri occhi, ci è passato davanti come una pellicola, ma nessuno dei quattro avrebbe saputo prevederlo.

Le parole del Signor Lorenz quel weekend di novembre.

Lo strappo di tessuto con il loro marchio di famiglia.

E gli avvertimenti dei nonni.

Tutti e quattro avremmo dovuto stare attenti, senza sottovalutare quei particolari. E ora è tardi, forse troppo. Dopo pochi metri, nel corridoio appare la figura di Jake che mi corre incontro.

-Bianca! Non so se hai capito, io... lei...-

-Ho avuto tredici ore di viaggio per riflettere e fare due più due. Siamo stati degli stupidi e ora...-

-Troveremo un modo.-

-Siamo solo tre ragazzi contro un organo mafioso chissà quanto potente...-

-Shhh, abbassa la voce. È meglio che andiamo in camera a parlarne.-

Quasi come fosse un gesto meccanico, Jacob mi prende la mano e saliamo in silenzio le scale che portano ai dormitori maschili. Quando metto piede nella sua stanza mi ritrovo davanti un Frederick Wolfe completamente diverso da come lo abbia mai visto.

Se ne sta seduto sul bordo del letto, le mani intrecciate tra di loro e i riccioli castani che gli ricadono sugli occhi. È impossibile capire che espressione abbia, eppure qualcosa nella sua postura abbandonata mi provoca una brutta sensazione alla base dello stomaco.

-Ehi, Freddie...- dico dolcemente sedendomi di fianco a lui e mettendogli un braccio intorno alle spalle.

Lui alza leggermente il capo e vengo investita dal verde più intenso che io abbia mai visto. Più verde del parco della Lobeerkranz, eppure più profondo e cupo dell'aura che aleggiava al Lorenzpalast. Quei due bellissimi occhi sono contornati da due occhiaie pesanti, segno di almeno due notti insonni, e le guance sono rigate dal segno delle numerose lacrime che deve aver pianto.

Subito mi torna in mente la prima volta che lo vidi...con quel suo sorrisone contorniato dalle immancabili fossette e gli occhi lucenti, pronto a scortarmi in giro per l'Accademia e appellato dalla preside in persona come lo studente più brillante dell'intera scuola.

Ed ora è qui, con le mani in mano, disperato a causa della scomparsa della ragazza per cui molto probabilmente prova qualcosa che va oltre la semplice amicizia. Andrea non mi ha mai detto perché si sia ritirato davanti al loro quasi-bacio, quel giorno in biblioteca. Forse non lo sa nemmeno lei; ma qualcosa mi fa pensare ora che quel rifiuto non sia stato del tutto voluto.

Perché a volte ti accorgi di quanto tieni alle persone proprio quando se ne vanno. Ma nel nostro caso la rossa non se n'è andata in vacanza. È stata rapita.

Scomparsa.

I suoi genitori non hanno lasciato nessuna dichiarazione, la notizia è comparsa sul giornale la mattina di Santo Stefano e per ora che venisse pubblicata, lo scoop si era già diffuso a macchia d'olio. Buffo come gli adulti si impegnino a sotterrare bene i loro orrori personali e a sbandierare al vento quelli degli altri senza alcun pudore.

Appena giunta alle orecchie della preside e dei genitori, gli studenti sono stati immediatamente rispediti in Accademia, edificio ufficialmente riconosciuto dalle forze armate come "unico luogo sicuro". La paura di un altro rapimento si è dilagata e nessun regnante vuole rischiare di perdere i propri eredi al trono. Così anche io sono stata costretta a tornare, spinta sia dalla preoccupazione per i miei amici e per Andrea, sia dalla volontà dei miei nonni.

-Nessuno...- il sussurro di Fred è tanto flebile da sembrarmi irreale.

-Come?-

-Nessuno se n'è accorto... è scomparsa senza lasciare niente... Niente, nessuno...-

-No, non è così. È Andrea! Lei...ha noi e non è vero che non c'è nessuno che non sa niente. La notizia ormai è di dominio pubblico, con l'unica differenza che noi sappiamo chi ce l'ha portata via...-

-Non ne siamo sicuri, insomma...- biascica Jacob.

-Jake! Insomma senza offesa, ma tutti gli indizi portano a tuo padre.-

Gli occhi del ragazzo si fanno impercettibilmente più grandi e la bocca si dischiude.

-Io...cioè, però lui è mio padre e io sono io.-

Jacob Lorenz genio del secolo...

-Certo Jake, non siamo gli errori dei nostri genitori e ti posso giurare che ho vissuto l'esperienza. Eppure è così, tuo padre ha qualcosa a che fare con una qualche associazione mafiosa e molto probabilmente è coinvolto con il rapimento di Andrea.-

Jacob si passa una mano nei capelli e punta il suo sguardo su Fred, mentre una tristezza mal celata gli oscura quel bel verde.

Interpretando i suoi pensieri mi alzo, gli prendo la mano e gli rivolgo un sorriso: -Non potremmo mai odiarti per questo, né Fred né Andrea. E nemmeno io. Te lo ripeto, non siamo gli errori dei nostri genitori.-

Il ragazzo sembra stabilizzarsi e gli rivolgo un sorriso più ampio, che nonostante quello che sta succedendo fa bene a chiunque.

-Be' allora voglio rimediare a tutti gli errori di mio padre. Quando lo abbiamo sentito a casa mia sembrava più un cerbiatto impaurito che un boss della mafia. Dobbiamo uscire da questo covo di traditori al più presto e metterlo con le spalle al muro, è la nostra unica fonte di informazioni se vogliamo sapere chi c'è dietro tutto questo schifo e dove si nasconde.- dice tutto d'un fiato, quasi come se volesse da sempre rinnegare ad alta voce il padre e forse è proprio così.

-Io ci sto.- dichiaro porgendogli la mano. Lui la stringe

-E tu Fred?-

Il riccio alza il capo leggermente spaesato.

-Andiamo a riprenderci la tua bella.- afferma Jake con convinzione.

Le guance di Fred diventano di fuoco ma non può non lasciarsi scappare una risatina roca.

-Consideratemi dentro.-

E così stringiamo tutti e tre le mani, quasi come in un gioco, in un girotondo, ben sapendo però che quello che dovremmo affrontare da qui in poi sarà tutt'altro che un gioco.

||angolo autrici||

...suspance...

Ciao!

Allora? Piaciuto il capitolo? Vi aspettavate che fosse proprio Andrea il bersaglio del famoso rapimento? Siate sinceri e fatecelo sapere qui nei commenti👉🏻

Comunque...una parola per descrivere Fred?👉🏻

E Jacob?👉🏻

Lasciate un stellina e grazie per continuare a supportarci nonostante i nostri immensi ritardi (nella pubblicazione dei capitoli, ma anche mentali ahahah). A parte gli scherzi, grazie davvero, anche te, lettore silenzioso che ogni giorno apprezzi ciò che scriviamo e contribuisci a far raggiungere a RS i primi posti delle classifiche❤️

Saluti e gemelli Sprouse a tutti
G&F🍫🍭

Royal SecretsWhere stories live. Discover now