Royal Secrets

13. Shopping e Louboutines

Il mattino dopo a svegliarmi è qualcuno che bussa violentemente alla mia porta. Con un grugnito di stanchezza mi trascino giù dal letto e apro la porta.

-Signorina... Signorina Meier! Non è ancora vestita? Sono le otto e mezza, santo cielo. Sua Maestà vuole vederla a colazione, ha esattamente dieci minuti per presentarsi da basso.-
Chiudo la porta in faccia a Käthe, che dall’alto del suo tacco dodici, mi guarda con un’espressione indignata dal mio gesto poco cortese.

Al diavolo il galateo!

Sul regolamento ho letto che la colazione viene servita dalle otto e mezza fino alle dieci del mattino. Col cavolo che mi vesto e scendo; se sono dei bravi nonni capiranno, se non lo sono, non vedo perché non dovrei tornarmene seduta stante a San Francisco. Tutti i nonni ti lasciano dormire fino a tardi, vero?

Mi butto ancora sotto le coperte e sonnecchio finché dei nuovi colpi alla porta non mi fanno svegliare di nuovo.

-Signorina Meier, se non apre subito questa porta le giuro che farò venire qui sua Maestà in persona! E le posso assicurare che non è il massimo della gentilezza quando è arrabbiato-
Una piccola pausa e poi: -Mi ha capita signorina? La informo inoltre che oggi continueremo il nostro giro informativo della reggia. Il sovrano la avvisa che un comportamento simile a quello di ieri sarà tutt'altro che tollerato-

Sento i suoi passi farsi più lontani nel corridoio e avrei una grandissima voglia di mettermi dei tappi nelle orecchie e ricominciare a dormire, ma sinceramente non voglio vedere il nonno arrabbiato.
Quando arrivo in sala da pranzo, solo il mio posto è ancora apparecchiato.

-Buongiorno-
Mi siedo dalla parte opposta del tavolo, senza guardare in faccia nessuno. Io e le mie occhiaie vogliamo essere lasciate in pace.

I nonni hanno già finito di mangiare e del loro pasto non rimangono nemmeno le briciole.

-Ieri sera, cara Bianca, ti abbiamo espressamente chiesto di raggiungerci alle otto e mezza per fare colazione insieme; avremmo dovuto puntualizzare gli ultimo dettagli, per organizzare al meglio il tuo primo giorno all'Accademia. Eppure tu non eri qui all'orario prestabilito. Saresti così gentile da illustrarci il motivo di questa assenza?-

Certamente. Vedi, nonno caro, io sono un'adolescente e gli adolescenti hanno delle abitudini piuttosto particolari, ad esempio dormire fino a tardi -molto tardi- la mattina.
Il mio programma è: sveglia alle 10, colazione alle 11, cazzeggio fino alle 12.30, l’ora di pranzo e poi cazzeggio ancora, pausa bagno, libro, doccia ristoratrice, cena, serie tv e poi a nanna solo quando ti ritrovi a sbavare sul pc.

-Mi dispiace ma ieri sera non avevo capito.- Così però sembra che faccio la figura della cretina…

-Be' Bianca, abbiamo mandato Kathe per svegliarti, ma tu non hai fatto ciò che ti ha detto. E non è la prima volta- aggiunge dopo una breve esitazione.

I miei occhi fanno di tutto per non incontrare quelli del nonno, so bene di essermi comportata male -non sono un'imbecille- ma sono pur sempre una teenager e per di più non molto incline al rispetto delle regole; per un attimo guardo la nonna ma il suo sguardo è la copia perfetta di quello del marito.

-Ieri è stato il tuo primo giorno qui, Kathe ti ha accompagnato in un sommario tour della Dimora; stasera invece ci sarebbe un evento più importante a cui io e tua nonna desideriamo che tu partecipassi-

-Ehm... ok.-

-Devi prometterci però che ti dimostrerai all'altezza di ciò che ti stiamo proponendo. Si tratta di una cena con i nostri più cari Conti e con i reali dei regni vicini; siamo molto legati e più volte ci hanno aiutato in situazioni per così dire...critiche-
Ora a parlare è la nonna
-Questa mattina andremo in città a far confezionare il tuo primo abito da cerimonia, ci accompagnerà Kathe, e nel mentre ti illustrerò le nozioni principali sui questi nostri cari amici e sul comportamento da tenere in loro presenza, o, più in generale, durante una cena formale e con rappresentanti di famiglie di alto rango sociale-