8. Montavivande e volo per Stoccarda

4.4K 313 49
                                    

Il giorno dopo, avendo bigiato scuola per evitare figure di merda davanti a tutti con la scusa che mi dovevo preparare mentalmente al trasferimento imminente, nel pomeriggio mi ritrovo in strada a passeggiare diretta al solito posto.

Cammino per le viuzze poco conosciute della città, e infine arrivo davanti a quel condominio abbandonato vecchio e fatiscente.

Era lì che io e Amber ci incontravamo dopo la scuola.

Faccio il giro dell’edificio fino a trovare l’ingresso segreto che usavamo da piccole e varco la soglia della porta di servizio che dà su un muro del cortile interno
Mi siedo nello spazio ristretto del montavivande e inizio a tirare su la corda con fatica fino ad arrivare al secondo piano.

Non è cambiato nulla da come lo avevamo lasciato quasi due anni fa e mi spunta un sorriso ebete in faccia mentre ispiro a pieni polmoni il profumo di casa. Il nostro porto sicuro.

Faccio ancora un giro delle stanze che conosco come le mie tasche e finalmente mi decido a sedermi sulle coperte polverose che avevamo accatastato in un angolo a mò di giaciglio.

I minuti scorrono e alle 14.58 esatte sento il cigolio del montavivande, da dove sbuca Amber, che si siede accanto a me.
14.59. Stessa ora, stesso posto ma nemiche.

-Pensavo mi avessi dato buca- ammetto un po’ titubante, non sapendo che cosa dire
-Non lo avrei mai fatto.- La risposta di lei mi spiazza un po’ -Per quanto abbia cercato di evitarlo in questi anni, dobbiamo chiarire tutto.-

-Sono contenta che la pensi così.-

Silenzio imbarazzante.

-Devo dire che il tuo messaggio mi ha sorpresa…- ammette Amber. –Trovare una notifica di Bia♥♫ sul cellulare devo dire che mi ha portato indietro i vecchi tempi...-

-Senti… sto cercando di capire da due anni come mai non mi hai più richiamata dopo quell’estate- dico impaziente di sapere la verità.

Non ci guadiamo in faccia. Abbiamo gli occhi puntati davanti a noi, ad ammirare il nostro posto pieno di storie e segreti.

Amber sbuffa quasi divertita.

-Semplice. Appena sono tornata Ashley mi ha scritto. Ha detto che eri uscita con Luke per un appuntamento galante…-

-O Dio mio…ti piaceva seriamente Luke?!- sbotto incredula.

-Anche adesso (credo sia intuibile), ma comunque sì. E tu non te ne eri nemmeno accorta. Pensa a cosa ho dovuto passare in quegli anni. Vedere la tua migliore amica andare dietro al ragazzo che piaceva anche a te e che ti raccontava ogni giorno delle sue imprese amorose e degli sguardi rubati fra voi due non doveva essere sicuramente positiva come cosa. Perché diciamolo chiaro e tondo: alle medie eravate cotti l’uno dell’altra, ma non avevate le palle per dichiararvi-

-Amber…me lo potevi dire, avremmo risolto insieme la questione…-

-E cosa ti avrei dovuto dire, eh?!- Ha alzato il tono di voce e adesso mi sta guardando dritta in faccia.

–Non volevo litigare con te per uno stupido ragazzo! Volevo che lui fosse felice con te e, cosa più importante, che tu fossi felice con lui! Mi accontentavo delle volte in cui mi dicevi di essere cotta di Luke e mi informavi delle tue uscite con lui…poi più niente, visto che per due cazzo di mesi non ci siamo sentite! E quando sono tornata a casa ho saputo che sei uscita con lui!-

-Ashley ti ha detto una cazzata. Non sono mai uscita da sola con lui. Eravamo in gruppo e non mi sono mai staccata dalla comitiva. Potevi dirmelo.-

-Mettiti nei miei panni: a chi avrei dovuto credere?! Ero talmente arrabbiata che non riuscivo neanche a ragionare! Solo ora so che Ashley ha mentito!-

Royal SecretsWhere stories live. Discover now