2. 18 anni e cazzate

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-Biancaaa!-

Le mie povere orecchie!

-Svegliatiiii!-

Non si prendono neanche la briga di salire le scale per venire a svegliarmi decentemente...che razza di incivili che sono i miei genitori.

Ieri sera dopo essere andata a letto arrabbiata con il mondo perché quei geniacci della televisione hanno posticipato la data della annuale maratona di Harry Potter, mi sono messa a scrivere al computer.

Adoro scrivere, scioglie i nervi e aiuta a liberarmi dei ogni pensiero, sicuramente meglio rispetto a quel corso di meditazione a cui mi aveva iscritta mamma qualche anno fa sostenendo che "svuota la mente" e "alleggerisce il pensiero".
Scrivere è anche gratis rispetto alle rate spropositate pagate dai miei per farmi entrare in una stanza bianca, sedere su un tappetino e chiudere gli occhi muggendo come una mucca.

-Ti vuoi sbrigare?!- mi urlano dal piano di sotto.

-E state calmi...- borbotto con la voce ancora impastata dal sonno e gli occhi più chiusi che aperti, alzandomi dal letto e camminando a tentoni verso le scale.

-Ahia, porco Crono!- Logicamente chi doveva andare a sbattere contro la porta perché é così intelligente da non aprirla? -Prevedo una giornata fantastica...-

Arrivo in cucina e la prima cosa che vedo è un piatto di pancakes allo sciroppo d'acero appena spadellati. Sopra una candelina con il numero 18 viene quasi travolta dalla sottoscritta che si ingozza come se non vedesse del cibo da mesi. Poco dopo finisco in bellezza la colazione bevendo una spremuta d'arancia.

Per tutto questo tempo sia mio padre che mia madre mi hanno fissata con sguardo grave.
O sono spaventati dalla mia voracità e hanno capito che hanno un pozzo senza fondo al posto di una figlia o stanno per sganciare una bomba.

Che ci sarà di così importante da dirmi?

-Bianca, tesoro, innanzitutto auguri, oggi compi 18 anni!- Esclama la mamma riacquistando un po' di positività.

-Grazie, grazie...- dico abbracciando un po' riluttante i miei.

-Passiamo a cose più serie- aggiunge papà, come se avesse fretta di giungere al punto.

-Ecco qui. Apri la busta, sei abbastanza grande per capire.-

Sì, lo avete già detto tipo un trilione di volte, penso mentre mi porge la solita lettera giallastra che ricevo ogni anno, sigillata con la ceralacca rossa; dopo averla aperta inizio a leggere.

Signorina Bianca Anastasia Ellis,
all'alba dei suoi diciotto anni, in quanto prossima erede al trono del regno e legittima succeditrice del re di Papierwald Ezra IV, siamo lieti di accoglierla a palazzo reale e di ammetterla automaticamente all'Accademia per Futuri Regnanti "Lorbeerkranz".
Il materiale e il programma scolastico la attendono alla reggia di Papierwald dove le verrà illustrato tutto nei minimi dettagli.
Distinti saluti,

Frau Bauer, preside dell'Accademia Lobeerkranz.

-AHAHAHAH! CHE BELLO SCHERZO! PERCHÉ È UNO SCHERZO, VERO?!- sono sconvolta.

Dovrei esserlo vero? Non so se vi è mai capitata una cosa del genere, ma voi lo sareste, no?

-Cara, ti possiamo spiegare tutto, devi solo starci a sentire...- cerca di dire mamma.

Ok, non è una balla.

Spingo lo sgabello più lontano dal bancone e mi alzo, per schiarirmi le idee, per quanto possibile, camminando avanti e indietro con la testa fra le mani.

Royal SecretsWhere stories live. Discover now