20. Fiducia, rock e lasagne

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Ogni giorno è una nuova possibilità di cambiare la tua vita, si dice.

Per me, Bianca Anastasia Ellis, ogni nuovo giorno è una gara di sopravvivenza contro la sfiga.

Io considero la sfortuna simile ad un acquazzone estivo. Un minuto prima il cielo è limpido, con un sole abbagliante che ti riscalda piacevolmente la pelle, mentre cerchi di abbronzarti (anche se con scarsi risultati). Un attimo dopo una cascata che neanche Niagara ti inzuppa dalla testa ai piedi, e ti chiedi perché Zeus ce l'abbia tanto con te.

Così anche la sfortuna.

Arriva sempre quando meno te lo aspetti e ogni volta ti coglie impreparata.E ogni giorno cerco di portarmi dietro quanti più ombrelli possibili per non essere completamente lavata a fine giornata.

Oggi posso effettivamente dire che si prospetta essere una giornata nuvolosa e molto umida.

Infatti questa mattina avevo fatto irruzione in tre classi diverse, per poi scoprire che in nessuna di esse si teneva il corso che dovevo seguire.

-Grazie al cielo poi è arrivato Fred che mi ha accompagnato a lezione di Galateo ed è riuscito a trovare anche una giustificazione per il ritardo di trenta minuti buoni- spiego ad Andrea che gioca con le lasagne nel suo piatto, ormai ridotte in poltiglia. -Quella piccola donnina tutta fiocchetti sembrava su tutte le furie.- 

È tutto il pranzo che la rossa tiene la testa bassa e il volto nascosto dai capelli. E inizio seriamente a preoccuparmi quando la mia amica non reagisce neanche al nome di Fred. Deve essere successo qualcosa di veramente grave.

-Andre,mi vuoi dire cosa sta succedendo?-

-No,tranquilla- tira su col naso e si asciuga qualche lacrima. -Non è niente- dice poi guardandomi negli occhi. Ma so che mi sta rifilando una bugia bella e buona.

-Se non vuoi dirmelo non fa niente, ognuno impiega il tempo che gli occorre per fidarsi delle persone, soprattutto io dopo la mia ultima esperienza...- cerco di rassicurarla, ripensando alla lontana S.Francisco...

Andrea è mia amica e non voglio metterle troppa pressione addosso. Mi ha conosciuta qualche giorno fa, e anche se da quel momento abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo libero insieme, è normale che io non abbia la sua completa fiducia.

Tuttavia non voglio che si senta triste, è una delle uniche persone che qui mi fanno sentire a casa, al sicuro e non come una babba e bambocciosa babbana all'interno di Hogwarts. Perciò decido di fare qualcosa per vederla di nuovo sorridere.

-Ehi,Fred!- urlo al riccio che si sta dirigendo verso i suoi amici"popolari". -Ti va di pranzare con noi?-

-Sì,certo! Arrivo subito!- risponde lui con un sorriso allegro, mettendo in mostra le sue adorabili fossette.

-Ci becchiamo dopo, Al. Vado a fare compagnia a Bianca e alla sua amica-dice rivolto al ragazzo biondo che lo affianca, per poi raggiungerci al nostro tavolo.

La rossa, alla vista della sua crush, diventa della stessa sfumatura dei suoi capelli e riabbassa lo sguardo sulle sue lasagne, iniziando a mettere di malavoglia qualcosa sotto i denti per distrarsi dal pensiero del ragazzo seduto proprio di fianco a lei.

-Buongiorno B- mi saluta Frederick. –Tu invece dovresti essere Andrea Müller, la segretaria del Congresso Principesco, giusto?-

Andrea rimane senza parole nel constatare che Fred si ricorda il suo nome, e si perde nel guardare quegli occhi smeraldo puntati nei suoi, tanto che appena il riccio corruga la fronte confuso, rifilo un calcio negli stinchi alla mia amica per evitarle altre figure di merda. Per quelle basto e avanzo io.

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