56.

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Jeongguk's pov

Porto una mano all'interno del pacchetto di patatine e ne ficco una buona quantità in bocca, con l'altra mano tengo una birra ghiacciata, le gambe sollevate e poggiate sul tavolino davanti al divano. Visto che non ho nulla da fare ho pensato bene di iniziare una bella maratona Marvel. La casa è fin troppo silenziosa e ammetto che la noia sta prendendo il sopravvento, tanto che mi ha costretto a mandare giù diversi pacchi di patatine e barrette al cioccolato. È così deprimente stare solo il giorno di Natale che quasi sono pentito di non essere andato dai miei nonni.
A dir la verità la mia intenzione era quella di passarlo con Taehyung, ma visto che ieri non ero riuscito a chiarire un cazzo con lui ero finito per rimanere solo. Chissà cosa sta facendo in questo momento, spero solo che quel Jinyoung non ci stia provando con lui. Bevo un lungo sorso di birra e appoggio la testa sulla spalliera del divano, guardo il soffitto e spremo le meningi, sperando di trovare un modo per far passare questa giornata di merda. Prendo il cellullare da sopra il divano e lo sblocco andando sulla chat di Taehyung. Come pensavo non ha mandato nessuno messaggio e io sono troppo idiota per contattarlo. Blocco nuovamente il cellulare e lo lancio dove stava prima. Sarà una lunghissina giornata.

Sento il campanello suonare e alzo il capo guardando verso la porta d'ingresso. Chi cazzo può essere a quest'ora? Rimango seduto, visto che non ho molta voglia di aprire, ma il campanello suona ancora e ancora, quindi decido di alzarmi e mandare a fanculo chiunque ci sia dietro la porta. Poso la birra sul tavolino e apro la porta. Una gran busta mi si para davanti il viso bloccandomi la visuale.
L'unica cosa che leggo è il nome del pub da cui viene quella busta.

«Pollo fritto?» riconosco la voce di Taehyung e subito dopo la busta viene abbassata rivelando degli occhioni azzurri puntati sui miei. Inutile dire che vedere il biondo davanti la porta di casa mi fa scappare un sorriso a 360 gradi.

Col cazzo che lo mando a fanculo.

«Tu che ci fai qui?» chiedo continuando a sorridere come un idiota.

«Sono venuto a passare il Natale con te» risponde lui, spingendomi ed entrando in casa senza neanche aspettare un invito. Io lo seguo con lo sguardo e richiudo la porta. Seguo ogni suo movimento, poggia la busta col pollo sul tavolino e toglie il cappotto che lascia accuratamente sul divano.

«Tu non eri con Jimin?» chiedo, mentre continuo a guardare il biondo davanti a me.

«Ero, ma non mi andava di lasciarti da solo» si guarda intorno, posando lo sguardo sui pacchi sparsi sul tavolino «Dio Jungkook, ma quanta roba hai mangiato?»

«Non avevi motivo di venire. Potevi anche rimanere con loro» non rispondo alla sua domanda, mi avvicino al piccolo tavolino in soggiorno passando davanti al biondo che non smette un attimo di fissarmi e afferro la busta «Questo lo prendo volentieri»

Vado verso la cucina e poggio il pollo fritto sul tavolo, apro il frigo ed prendo due lattine di coca «Sai amo il pollo fritto» mi avvicino nuovamente al tavolo, esco dalla busta una piccola confezione in cartone e la apro annusando il contenuto «Siediti e man-» ma non ho il tempo di finire la frase che mi afferra dal polso e mi gira verso di lui unendo le nostre labbra. Io indietreggio poggiando il sedere sul tavolo, sono completamente spiazzato da questo suo gesto, soprattutto dopo le parole di ieri. Taehyung si stacca e i suoi occhioni azzurri si posano sui miei, incatenando così i nostri sguardi. Lui rimane in silenzio semplicemente guardandomi e torturandosi le sue bellissime labbra a forma di cuore.
«Credevo avessi bisogno di tempo» mormoro non togliendo il contatto visivo. È inutile, ogni volta che mi guarda in questo modo, con questi suoi grandi occhioni io sono incapace di fare qualsiasi cosa.

Don't hate me. Love me. ~ KOOKVWhere stories live. Discover now